Questa è l’intervista svolta dalla classe 2H a Massimo Binarelli, architetto, pittore e scrittore dilettante, vincitore del premio “Il mio esordio” nel 2018 con il romanzo giallo “Il mistero del collegio abbandonato”. Queste, in particolare, sono le domande che ho personalmente rivolto all’autore.
Cosa l’ha spinta a scrivere il suo primo libro?
Lavoravo come architetto per ristrutturare un convitto abbandonato e durante i lavori ho trovato un diario, all’interno del quale c’erano anche alcuni disegni, scritto da una delle ragazze del convitto e così decisi di scriverci un libro.
Come si è sentito quando ha scoperto di essere stato lei a vincere il premio “Il mio esordio” nel 2018?
Sorpreso, perché io in realtà lo avevo scritto per me e l'avevo fatto leggere solo ai miei figli. Loro, poi, hanno deciso di farlo pubblicare. Un giorno, mentre ero in macchina ad aspettare che mia moglie uscisse dal dentista, mi chiamò questo giornalista che, chiedendomi come mi sentissi per aver vinto il premio, mi comunicò la notizia.
Sta scrivendo un altro libro?
Sì, sto provando a scrivere un altro giallo.
I detective resteranno gli stessi o cambieranno?
I detective resteranno il commissario Trevi e il brigadiere Piccillo.
Il libro è uscito senza modifiche o è stato “manomesso”?
È stato “manomesso” per renderlo maggiormente vendibile. Nell’originale il romanesco era più brusco e c’era la storia di un personaggio, un aviatore, che si dipanava per quaranta pagine e che è stata tagliata.
Lei ha ancora la copia non “manomessa” del libro?
Si, ce l’ho.
Finite le domande, abbiamo ringraziato il nonno della nostra compagna di classe per aver accettato di essere intervistato. Per me è stato un vero piacere incontrarlo.
C. C. 2H