Liliana Segre

"Siate farfalle che volano sopra i fili spinati"

LA BIOGRAFIA

Antifascista italiana (n. Milano 1930). Reduce dell’Olocausto, orfana di madre, nel 1938, vittima delle leggi razziali fasciste, fu costretta ad abbandonare la scuola elementare. Nel 1943 ha cercato di fuggire insieme al padre in Svizzera, ma furono respinti e a tredici anni è stata arrestata a Selvetta di Viggiù e da qui è stata trasferita nel carcere di Varese, poi in quello di Como e infine a Milano. Nel 1944 fu deportata nel campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz con il padre e i nonni paterni, con cui viveva. Nel campo di concentramento il padre e i nonni morirono, le venne tatuato il numero di matricola 75190 e fu impiegata nei lavori forzati nella fabbrica di munizioni Union. Venne liberata dall'Armata Rossa nel 1945. S. è una dei venticinque sopravvissuti dei 776 bambini italiani di età inferiore ai quattordici anni che furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Dal 1990 ha iniziato la sua infaticabile attività di divulgazione della sua esperienza di sopravvissuta, partecipando a molti incontri con gli studenti e convegni di ogni tipo, convinta che l’indifferenza sia peggiore della violenza. È Presidente del comitato per le Pietre d'inciampo - Milano, che raccoglie tutte le associazioni legate alla memoria della Resistenza, delle deportazioni e dell'antifascismo. Nel 2008 ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'università degli Studi di Trieste e nel 2010 quella in Scienze pedagogiche dall'università degli Studi di Verona. Nel 2018 è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica S. Mattarella per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale. Nel 2020 è stata nominata Cavaliere della Legion d'Onore.


LE MIE RIFLESSIONI SUL LIBRO DI LILIANA SEGRE


Sin dalle elementari ho sentito parlare della shoah e dei campi di concentramento, ma non ho mai letto nulla su questo argomento.

Durante la lettura di questo libro, ‘’Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre, mi sono posto tantissime domande sugli accadimenti di quel periodo. Cosa ha spinto i tedeschi a trattare in questo modo gli ebrei? Perchè trattarli come oggetti o peggio, come bestie? Cos’hanno fatto di male per meritarsi così tanta cattiveria e crudeltà?

Domande su domande a cui non sapevo dare una risposta.

Mi chiedo ancora con quanta forza Liliana sia riuscita a sopravvivere.

Aveva una forza mentale e fisica disumana, combattere contro il freddo, la fame, la vista di tutti quei morti, con tutte quelle punizioni crudeli, quei lavori durissimi, malattie che non si potevano curare, le condizioni in cui dormivano, la scarsa igiene, insomma una realtà per noi impensabile.

Questo libro mi ha colpito tanto perché parla di un argomento così pesante e delicato con leggerezza ma al contempo con tanta tristezza, come se quegli avvenimenti per la Segre fossero così lontani ma ancora così presenti nella sua vita.

Inizialmente privata di tutto a causa delle leggi razziali, poi allontanata dagli affetti a causa della deportazione, la perdita dei cari nonni, deportati e condotti subito alle camere a gas perché malati e vecchi, la perdita del padre, suo unico punto di riferimento...non so come abbia potuto resistere a tutto ciò eppure ce l’ha fatta.

Liliana è riuscita a sopravvivere, a crearsi una famiglia e avere dei figli ma sono sicuro che mai riuscirà a dimenticare l’orrore vissuto durante la prigionia ad Auschwitz e quello che il nazismo le ha tolto.

Alessandro Calafato 3E

Un asteroide avrà il nome (e il numero) di Liliana Segre

L'iniziativa proposta dall'Osservatorio Astronomico di Trieste è stata accettata dall'International Astronomical Union: il numero è quello che le fu tatuato ad Auschwitz.

Un asteroide sarà dedicato a alla senatrice Liliana Segre, testimone vivente della Shoah, che ha ricevuto nel 2008 dall'Università di Trieste la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Al corpo celeste da poco scoperto è stato assegnato nel Catasto astronomico internazionale il numero 75190, lo stesso che venne tatuato alla senatrice quando durante la prigionia nel campo di sterminio Auschwitz. Il nome sarà appunto quello della senatrice, che da anni testimonia la tragedia della Shoah vissuta sulla propria pelle e a cui una discussa delibera del Consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria di Trieste.

IL LIBRO CHE HO LETTO DURANTE LE VACANZE DI NATALE E` “ FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERÀ" SCRITTO DALLA SENATRICE LILIANA SEGRE. QUESTO LIBRO MI HA COMMOSSO PER IL RAPPORTO CHE LA PROTAGONISTA AVEVA CON IL PADRE E MI E' DISPIACIUTO MOLTO QUANDO IL PADRE MUORE NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO. HO RIFLETTUTO SULLA FORTUNA CHE ABBIAMO NOI A NON AVER VISSUTO QUEL PERIODO. MI HA FATTO VENIRE IN MENTE QUANDO ALLE ELEMENTARI SIAMO STATI IN GITA PER CONOSCERE UN SOPRAVVISSUTO AD AUSCHWITZ E MENTRE RACCONTAVA LA SUA STORIA RIMASI SENZA PAROLE.


Christian Romano 3E

È bellissimo il libro Scolpitelo nel vostro cuore (Piemme), nel quale la senatrice a vita sopravvissuta ad Auschwitz racconta la sua storia. Quella che da tanti anni racconta nelle scuole di tutto il Paese per incoraggiare i ragazzi ad affrontare i problemi («Non dite mai che non ce la potete fare, non è vero. Io ho sperimentato sulla mia pelle quanto l’uomo sia capace di lottare per rimanere attaccato alla vita») e piantare un seme che possa essere coltivato e crescere.

Il binario 21 della Stazione Centrale di Milano, da cui partivano i treni degli ebrei deportati nei lager nazisti, oggi divenuto un memoriale della Shoah