SCUOLA

COSA FARE DURANTE I MESI ESTIVI

a cura di Aurora (1A), Aurora (1B), Caterina (3B), Elena (3B)

L’anno scolastico si è appena concluso ed è da poco iniziata l’estate. Molti studenti spesso non sanno quali attività svolgere in questi tre mesi, noi siamo qui in vostro aiuto per cercare di rendere la vostra estate indimenticabile.

Ecco una lista di cose da fare che potete facilmente usare:

L'EDUCAZIONE ALIMENTARE

a cura di Antonio (2A), Daniel (1B), Leonardo (3C)

L’educazione alimentare è il processo educativo per mezzo del quale si cerca di arrivare al miglioramento dello stato di nutrizione degli individui. Le regole di buona educazione alimentare dovrebbero d’altronde essere seguite da tutti. 


In questo articolo affronteremo dei temi molto sentiti e andremo a vedere alcune regole da seguire per una buona alimentazione e una corretta educazione alimentare. 


E’ molto importante soddisfare sempre le esigenze del nostro organismo; è altrettanto importante assumere gli alimenti essendo consapevoli del loro valore nutrizionale e del loro apporto di sostanze nutritive. La piramide alimentare rappresenta un’ideale composizione della dieta mediterranea. La base della piramide è costituita dall’acqua e dall'esercizio fisico, che sono indispensabili per la salute. Seguono poi i cereali e i loro derivati, le patate e salendo ancora si trovano frutta, verdura, legumi e frutta a guscio. Formaggi, yogurt e latticini compaiono nel livello successivo, preceduti da olio d’oliva e olive. Seguendo una corretta alimentazione, questi alimenti dovrebbero essere consumati ogni giorno. 


Salendo ancora troviamo pesce e uova, che dovrebbero essere consumati qualche volta alla settimana, e all’apice della piramide troviamo carni magre, carni rosse e dolci, che dovrebbero essere consumati solo qualche volta al mese. 


Un altro aspetto da considerare è il rispetto del fabbisogno calorico giornaliero, circa 2500 kcal. 

Noi giovani, sicuramente, non rispettiamo molto le regole appena descritte. Mangiamo cibo dei fast food più volte al mese e non consumiamo spesso insalata e/o frutta.


Secondo il nostro parere, noi ragazzi dovremmo migliorare le nostre abitudini alimentari, mangiare più frutta e verdura se non lo facciamo già, e svolgere attività fisica di qualunque tipo più volte alla settimana se non quotidianamente.

LA GEOGRAFIA

a cura di Danilo (1G)

La geografia è la scienza che si occupa dello studio, della descrizione e della rappresentazione della Terra, nella configurazione della sua superficie e nell’estensione e distribuzione dei fenomeni fisici, biologici, umani.

La geografia va al di là dello studio delle carte geografiche o della topografia, aggiungendo ad esse le cause della posizione della Terra nello spazio, dei fenomeni che avvengono su di essa e delle sue caratteristiche.


Un geografo è lo scienziato la cui area di studio è la geografia, lo studio dell’ambiente fisico della Terra e l’habitat umano. Per diventare geografo è necessario aver conseguito una laurea in Geografia o Scienze Geografiche.

Anche se i geografi sono solitamente considerate persone che disegnano le carte geografiche, la carta in realtà è il campo di studio della cartografia, un sottoinsieme della geografia. 

I geografi non si occupano solo dei dettagli fisici dell’ambiente, ma anche del suo impatto sulla salute umana, sull’ecologia, sul meteo e sui modelli climatici, sull’economia e sulla cultura. In modo particolare i geografi fisici hanno il compito di identificare, analizzare e interpretare la distribuzione e la disposizione geomorfologica e delle altre caratteristiche  della superficie terrestre.

I geografi moderni sono spesso chiamati in causa nell’analisi e nelle proposte di soluzione dei problemi ambientali.


Tra le civiltà del Mediterraneo, i primi geografi furono gli antichi Egizi a cui poi si aggiunsero geografi di popoli diversi, come ad esempio Babilonesi, Indiani e Greci. Al greco Eratostene si deve l’introduzione dell’uso delle coordinate sferiche per individuare le località geografiche, mentre Ipparco di Nicea utilizzò metodi astronomici per il calcolo delle longitudini.


Il primo geografo romano di cui abbiamo notizie fu Pomponio Mela, autore del trattato Chorogràphia. Il greco Strabone compose un’opera geografica, senza però utilizzare quelle tecniche di geografia matematica introdotte in precedenza da Eratostene e Ipparco.

Lo studio della geografia matematica fu ripreso nel II sec. d.C. soprattutto da Claudio Tomoleo, la cui geografia non solo presenta le coordinate sferiche di 8000 diverse località, ma espone anche i metodi di proiezione usati nella cartografia.


Nel Medioevo anche i geografi Arabi scrissero opere di assoluta qualità, tra questi ricordiamo autori come Idrisi, Ibn Battuta e Ibn Khaldun.


Nel Settecento la geografia cominciò ad essere rivolta alla raccolta di dati sulle caratteristiche fisiche, sociali, economiche e storiche di ogni paese.

Nell’Ottocento è nata la geografia moderna; Alexander von Humboldt ne fondò l’indirizzo naturalistico, e Carl Ritter quello antropico-storico. Con il passare del tempo questi due indirizzi si unirono in uno solo e la geografia divenne anche una disciplina universitaria, insegnata nelle grandi capitali europee come Parigi e Berlino.

INTERVISTA ALLA PROF.SSA FALCIDIA

a cura di Elena (3B)

Nelle scorse settimane ho avuto l’onore di intervistare una colonna portante di questa scuola, ovvero la professoressa Maurizia Falcidia (insegnante di Francese).

Riporto di seguito domande e risposte:


- Salve, come si chiama?

- Eh, come mi chiamo… Io mi chiamo Maurizia Falcidia, è un nome che non ho mai accettato ed è diventato Maura con il tempo.


- Da quanto tempo lavora in questa scuola?

- Da 13 anni.


- Cosa l’ha spinta a fare questo mestiere? 

- Questo è un lavoro che ho scelto in seconda istanza, da giovane avrei voluto fare l’interprete, perché mi piacevano le lingue. Poi sono diventata mamma ed ho pensato che un lavoro fisso mi avrebbe reso la vita più semplice anche per la gestione della famiglia, così ho scelto la carriera da docente.


- Quali emozioni ha provato nel suo percorso scolastico?

- L’ emozione è continua, è quotidiana, giornaliera e comunque l’emozione di un’interrogazione ben riuscita, l’emozione di un contatto importante con un alunno, l’emozione di riuscire a far recepire qualcosa ai nostri scolari, l’emozione dell’esame di terza media quando riescono a ripetere dopo tre anni che cerco di far imparare loro una lingua nuova. I ragazzi mi danno sempre delle emozioni, mi piace la scuola, mi rinnovano sempre l’importanza e l’idea basica di questo lavoro, che è dare a loro, sempre.


- Come gestisce la sua pazienza davanti ad un alunno maleducato?

- L’alunno maleducato è un problema, un vero problema, perché non sempre si può far qualcosa, in quanto si educa con l’esempio e si vede che probabilmente questo esempio, l’alunno maleducato, non l’ha avuto a casa, e quindi bisogna correre ai ripari per quanto sia possibile, limitatamente alle nostre ore di lavoro.


- Quale consiglio vuole dare ai suoi allievi?

- Ai miei alunni? Ai miei alunni dico sempre di ricordarsi di far funzionare la testa e di distinguersi dalla massa, di saper discernere, di mettere tutto se stessi in quello che fanno, di non pensare che l’istruzione e la cultura sia secondaria a tutto il resto, perché non lo è, perché qualunque lavoro sceglieranno fare, che sia un bel lavoro, un esercizio commerciale, un artigianato o tutto il resto, io raccomando comunque di farlo al top, quindi anche per fare il parrucchiere bisogna conoscere i prodotti, bisogna conoscere la chimica, bisogna dare il meglio rispetto agli altri. Ragazzi, non sottovalutate un lavoro rispetto ad un altro, ma fate tutto con serietà.


- Qual è il suo rapporto con la nuova tecnologia?

- È stato un problemone per me, un grande problema. Ho arrancato all’inizio, ma ho dovuto farlo per necessità scolastica, però sai, a poco a poco, soprattutto durante il periodo del Covid, ho imparato molto. Certo, non sarò mai una bravissima tecnica informatica, però a poco a poco riesco a fare quello che mi serve.


- Come si trova con le nuove colleghe?

- Bene, nessun problema, anzi io sono per dare spazio alle nuove colleghe, devono avere spazio perché è troppo lungo l'iter per cominciare ad insegnare, invece dovrebbero cominciare ad entrare nella scuola molto prima ed in maniera più preponderante, nel senso che noi dovremmo andare in pensione prima, anche se ti devo dire che tutto sommato la mia mente è ancora lucida e fervida e ce l’ho fatta finora. Comunque sono per le nuove generazioni di docenti e non ho mai avuto nessun problema con nessuno di loro.


- Cosa ne pensa della comunità “LGBT “? Se nella sua classe ci fossero degli alunni di questa comunità come si comporterebbe?

 - Io non ho nessuna prevenzione nei confronti di nessuno, all’età di 19 anni, quando tu eri ancora neanche nella mente del Signore, io avevo un collega di Università che era gay e con cui ero diventata amica. Credo che ognuno debba poter fare quello che vuole senza essere bullizzato, senza essere categorizzato o ghettizzato.

Io appartengo a quella generazione secondo la quale e per la quale i sentimenti non vanno sbandierati più di tanto, quindi secondo me anche tenersi qualche cosa per se stessi non è male. Non sono per la diffusione e per l’effusione pubblica di quello che si sente.


- Cosa ne pensa dei matrimoni tra gay?

- Ma perché no, forse per un vantaggio economico però, se non è necessario, si può convivere senza matrimonio, ma questo in generale anche fra uomo e donna.


-  Qual è la frase che più l’ha colpita da parte di un alunno?

- Allora, non è facile così su due piedi decidere una frase che mi ha colpita. Negli anni ho sentito dire di tutto, ho sentito dire che Roma è la capitale di New York, ho sentito dire cose che non stanno né in cielo né in terra. Però mi commuovo sempre quando un alunno mi confida qualcosa che appartiene a se stesso e che stenta a confidare agli altri, perché apprezzo molto la fiducia che ripone in me e ne sono contenta.


- Cosa consiglia ai suoi ragazzi?

- Lavorate, lavorate guardandovi intorno e cercate di viaggiare, di imparate nuove lingue, non fossilizzatevi mai, soprattutto se vivete in piccoli centri. imparate una lingua nuova, le diverse culture, apritevi, perché viaggiare e conoscere gente di altre nazionalità vi offre una grande crescita personale.


Noi ringraziamo la Prof.ssa Maura Falcidia per l’impegno e la passione con cui ha svolto il suo lavoro e faremo tesoro dei suoi preziosi consigli.

INTERVISTA ALLA PROF.SSA FAZIO

a cura di Maria Laura (2C)

Nelle scorse settimane ho avuto l’onore di intervistare una colonna portante di questa scuola, ovvero la professoressa Fazio (insegnante di Scienze matematiche e Scienze chimiche, fisiche e naturali).

Riporto di seguito domande e risposte:

Mi chiamo Patrizia Fazio.

Lavoro qui da ben sedici anni.

Ho scelto questo mestiere perché poteva essere un lavoro conciliabile con la famiglia; tant’è che non mi sono potuta laureare subito perché già avevo la famiglia, due bambini e quindi ho preso la laurea successivamente ed ho capito subito che questo lavoro faceva per me. Ci ho messo tanto amore perché per me gli alunni sono come dei figli.

Per me le emozioni sono continue, soprattutto sono quelle che mi fanno stare bene, sono le emozioni che mi fanno sorridere, perché tante volte con gli alunni il sorriso lo faccio volentieri.

Davanti ad un alunno maleducato io piuttosto che pazienza metto sempre avanti le regole del buon comportamento, quindi non transigo e io rimprovero con le dovute maniere, perché per me quella è la prima cosa, stare insieme con gli altri significa stare bene.

Ai miei alunni cosa posso dire…di essere sempre se stessi, di non essere mai falsi in qualsiasi situazione, cioè la sincerità io la metto al primo posto, nello studio e nella vita.

È stato difficile, nonostante io insegni Matematica e Scienze, ma certamente la nostra età non è quella delle ultime generazioni. Ho dovuto imparare molto dal computer, ho imparato tanto anche da mio figlio che è abbastanza in gamba e poi questa cosa mi è pure piaciuta, però non sarò mai un'esperta di Informatica, come ho già detto tante cose mi sono piaciute e con la calma imparerò anche altro perché non si finisce mai di imparare 

Ne ho conosciute sempre diverse e con tutte mi sono trovata sempre bene, perché penso che basti solo rispettarsi l’un l’altro per andare d’accordo. 

Io non voglio sapere in partenza se quella coppia è gay o è lesbica, quindi a prescindere da quello, non vado nel personale, cioè non mi interessa saperlo, saranno fatti loro, quindi li rispetto come rispetto tutti. Anche io ho scoperto che due mie amiche stavano insieme, ma non ha fatto differenza, infatti ancora usciamo insieme.

Quando insegnavo ad Adrano (CT) avevo un quaderno dove scrivevo tutte queste frasi, che poi erano pure “barzellette”, che mi colpivano e quando le rileggevo associavo ogni frase ad un alunno. Anche perché gli adraniti erano monelli, però buoni d’animo.  Anche qui ne ho sentite di tutti i colori però non ve le dico, perché poi le dovete pubblicare! 

Mettete al primo posto l’amore, l’amore inteso in tutti i sensi.


È stato un piacere intervistare una delle colonne portanti della nostra scuola, la professoressa più brava che io abbia mai conosciuto. Come tutti sappiamo purtroppo quest’anno la prof.ssa Fazio andrà in pensione e tutta la redazione ha pensato di dedicarle un articolo per farle capire quanto è importante per noi.

PICCOLI ATTORI CRESCONO

a cura di Maria Laura (2C)

Cari lettori, quest’anno la prof.ssa Coco, sua figlia Desiré e la prof.ssa Riggio hanno deciso di riproporre il PON di recitazione, con l’idea di mettere in scena il “Notre-Dame De Paris” tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo.

Gli incontri si sono svolti dal 7 marzo fino al 24 maggio ed hanno avuto una durata di tre ore pomeridiane per un totale di 30 ore.

 I partecipanti a questo corso sono stati:

-ATTORI= Giuseppe, Maria Laura, Matteo, Martino, Marco, Rebecca, Sara, Tommaso, Vittoria.

-BALLERINI= Aurora, Elide, Francesco, Gabriel, Marika, Martina, Rachele, Sara, Sofia.

Ognuno di loro ha avuto un ruolo ben preciso e come in un puzzle, se manca un pezzo, il disegno è brutto da vedere e si nota.

Lo spettacolo si è svolto giorno 24 maggio 2023 alle ore 16.30 presso l’Auditorium di Camporotondo Etneo (CT), ma i ragazzi, attori e ballerini, si sono recati lì alle 13.00 per indossare i costumi di scena, farsi truccare e pettinare.

Una volta iniziato lo spettacolo, le pagine del copione scorrevano velocemente ed i “giovani” attori sono stati bravissimi. Lo spettacolo  si è rivelato un successo! 

Tutti hanno dato il meglio e come ha detto la Prof.ssa Coco: “Le urla sono servite”. Ed io che scrivo quest'articolo sono Fiordaliso, la ragazza che ha recitato su quel palco. Posso testimoniare in prima persona  che è stato un percorso entusiasmante e ricco di emozioni.