I DIRITTI DELLE DONNE
a cura di Angelica e Eliana (3B)
In Italia, ancora oggi, c’è molta discriminazione di genere per questo motivo, secondo noi, è importante parlarne, affinché queste differenze si riducano e noi donne possiamo vivere in una società più giusta e rispettosa.
I diritti delle donne sono l’insieme dei diritti fondamentali riguardanti le donne e che garantiscono loro libertà e dignità.
Questi diritti includono:
L’uguaglianza di genere
La partecipazione alla vita politica
L’istruzione
La salute riproduttiva
Il lavoro e la remunerazione equa
La sicurezza e la protezione dalla violenza di genere
Il controllo del proprio corpo e delle proprie scelte
I pieni diritti tra uomo e donna in Italia sono garantiti e riconosciuti in seguito all’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana il 1° gennaio 1948.
L’articolo più importante della Costituzione italiana per le donne è l’arti. 3 che garantisce alle donne di sviluppare appieno le proprie potenzialità e i propri talenti.
Purtroppo le donne ancora oggi devono combattere per vedere riconosciuti questi diritti, tra questi quelli che più compromettono la qualità della vita delle donne sono:
la cura, spesso esclusiva, della famiglia e dei figli
il diritto al lavoro
una giusta retribuzione che rispetti la parità di genere
In Italia, anche se ancora non abbiamo raggiunto tutti i diritti fondamentali, possiamo ritenerci fortunate rispetto ad altri Paesi, in cui le donne non possono nemmeno uscire sole da casa, non hanno il diritto allo studio e addirittura non possono mettersi un abito alla moda (principalmente in Iran e in altri Paesi arabi), tuttavia resta ancora tanto da migliorare.
Un altro fenomeno è legato al femminicidio che purtroppo accade sia in Europa, sia all’estero.
In questi casi l’uomo inizia provocando violenza psicologica alla donna e successivamente passa alla violenza fisica.
Un caso di femminicidio avvenuto lo scorso anno è quello di Giulia Cecchettin che è stata uccisa dal fidanzato di nome Filippo Turetta perché lei voleva lasciarlo, ma lui non glielo permetteva. Un giorno, con la scusa di incontrarsi per un chiarimento, il fidanzato ha ucciso la giovane ragazza che si sarebbe dovuta laureare in ingegneria biomedica il giorno seguente. Tutt’oggi lei viene ricordata per la sua determinazione e la sua forza.
HIKIKOMORI
a cura di Marilena e Sofia (2C)
“Hikikomori” è una parola giapponese che tradotta in italiano significa “stare in disparte”, e indica una persona che ha scelto di ridurre la proprio vita sociale, rinchiudendosi nella propria stanza per più di 6 mesi, spesso ricorrendo anche a dei livelli estremi di isolamento, come rinunciare a qualsiasi contatto con il mondo esterno e con le persone che stanno intorno a loro.
Questo fenomeno è nato nel 1980 in Giappone, ha cominciato a diffondersi in Europa e in America, sono soprattutto i giovani tra i 14 e i 30 anni, in particolare maschi che soffrono di questo problema.
Nella maggior parte dei casi gli hikikomori sviluppano una forte dipendenza da internet, usato come unico mezzo di comunicazione, ma a volte leggono anche manga e anime o giocano ai videogiochi.
Non abbandonano mai la loro stanza nemmeno per lavarsi, si fanno lasciare il pranzo e la cena dai genitori dietro la porta. Solitamente chi non soffre di agorafobia (paura di posti affollati) esce una volta alla settimana solo per i pasti. I ragazzi non riescono a immaginare il loro futuro, appaiono infelici e rispondono con aggressività ai propri genitori.
I suicidi tra gli hikikomori sono bassi anche se il loro desiderio è suicidarsi.
Se in casi estremi soffrono troppo di questa patologia possono rimanere nella loro stanza per anni addirittura per decenni.
Le cause di questo isolamento possono essere varie.
Caratteriali. Spesso si tratta di ragazzi intelligenti con un elevato QI ma particolarmente sensibili e introversi, e mostrano delle difficoltà ad avere relazioni soddisfacenti e durature, per questo pensano di stare meglio da soli.
Familiari. I genitori faticano ad avere dei rapporti con il proprio figlio o figlia, questi sono trattati come eterni adolescenti e per reazione manifestano forme di violenza verbale e fisica.
Scolastiche. L’ambiente scolastico viene vissuto in modo negativo, a volte dietro un isolamento ci può essere una storia di bullismo.
Sociali. I giovani hanno una visione negativa della società e difficoltà a scegliere il loro futuro e sentono delle forti pressioni per le loro scelte.
Quando ci si accorge di alcuni segnali di disagio come l’isolamento dei più giovani, non bisogna sottovalutarlo e intervenire alle richieste di aiuto favorendo l'ascolto, e il dialogo.
Per aiutare queste persone sono nate delle associazioni, come Hikikomori Italia, che offrono sostegno e consigli.
L’ASSISTENTE ARTIFICIALE
a cura di Enrico, Riccardo (3A) e Mario (3B)
COSA SONO GLI ASSISTENTI ARTIFICIALI?
L'assistenza artificiale è un programma capace di rispondere alle nostre domande, molto velocemente. All’inizio la vedevamo soltanto nei film di fantascienza, ma poi il sogno è diventato realtà cambiando il nostro modo di vivere e di pensare. Ma quali sono le sue potenzialità? In cosa ci può e non ci può aiutare? In questo articolo scopriremo le sue funzionalità, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.
COME FUNZIONA L’ASSISTENTE ARTIFICIALE?
Per far funzionare diversi tipi di intelligenze artificiali, come nel nostro caso gli assistenti artificiali, gli sviluppatori devono per prima cosa creare dei siti e degli algoritmi complessi per far elaborare al sito risposte brevi e semplici, così che chiunque possa capire le risposte. Per formulare tutte queste frasi l’IA (Intelligenza Artificiale) viene “allenata” in dei supercomputer che programmano tutte le risposte, incluse le immagini. Attraverso tutto questo sono in grado di dare le informazioni senza l’aiuto di un operatore.
QUALI SONO LE POTENZIALITA’ DELL’ASSISTENTE ARTIFICIALE?
L’IA ha molte potenzialità: un giorno potrebbe anche sostituire noi umani, infatti, già sa fare diverse operazioni, come, per esempio, accendere e spegnere le luci, un esempio ne è Alexa. L’AA (Assistente Artificiale) è la IA più basilare, perchè può creare solo testi. Ce ne sono diversi tipi, come per esempio chat Gpt e Bing che possono anche creare foto. Questi strumenti diventano sempre più complessi e sono in grado di scrivere articoli o risolvere problemi matematici.
GLI ASSISTENTI: I PRO E I CONTRO.
Nonostante le potenzialità degli IA e degli AA esistono i pro e i contro.
I pro sono:
Velocità e facilità: gli AA rispondono molto velocemente a ciò che gli chiediamo e possono rispondere a più richieste contemporaneamente, il che li rende molto più veloci degli essere umani in alcune attività.
Aiutano a gestire le attività giornaliere: gli assistenti possono svolgere molte attività semplici per noi come accendere la luce, un solito compito per esempio di Alexa, regolare la temperatura della casa o fare promemoria di appunti.
Disponibilità: gli IA e gli AA sono disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, rispondendo a tutte le domande che si vuole.
Migliorano la produttività: svolgono i lavori molto facilmente.
I contro degli IA e degli AA sono:
Privacy and policy: gli assistenti artificiali registrano tutte le informazioni e questo potrebbe preoccupare per la privacy.
Dipendenza dalla tecnologia: L’uso costante dell’AA potrebbe causare una dipendenza dalla tecnologia.
Imprecisioni e malintesi: gli AA non sono perfetti e a volte possono fraintendere le richieste o dare risposte sbagliate
Sostituisce il lavoro umano: un altro rischio degli AA è che potrebbe sostituire il lavoro umano, soprattutto la gestione delle informazioni.
In conclusione, gli assistenti artificiali (AA) sono strumenti che ci possono rendere la vita più facile, aiutandoci a svolgere molte attività quotidiane, come fare ricerche, impostare promemoria, o ottenere risposte rapide a domande. Hanno il potenziale per migliorare l'efficienza e l'accessibilità, soprattutto in ambito lavorativo e personale. Tuttavia, ci sono anche dei contro. Per esempio, l'uso degli assistenti artificiali può portare a preoccupazioni sulla privacy, poiché raccolgono e utilizzano i nostri dati. Inoltre, a volte possono fare errori o non capire bene le richieste, causando frustrazione. Un altro rischio è che, se usati troppo, possiamo diventare dipendenti dalla tecnologia e perdere alcune abilità.
In definitiva, gli assistenti artificiali sono uno strumento utile, ma è importante usarli in modo equilibrato, essendo consapevoli dei loro limiti e delle possibili conseguenze. Se sfruttati nel modo giusto, possono davvero fare la differenza nella nostra vita quotidiana.