Daniela

Il Project Based Learning in Islanda è una scelta quasi nazionale...perciò è utilizzato in moltissime scuole. E gli spunti da riportare a casa sono innumerevoli!

Domenica 13 marzo

Sì, il corso inizia di domenica. Una prima infarinatura di islandese (a proposito...sapete come mai i cognomi terminano sempre con son o dottur qui? Ve lo spiegheremo al rientro!), il programma della settimana, i compiti...e i primi scambi con i nostri nuovi compagni di avventura.

Siamo in tanti, di molte nazionalità differenti (potete vederle nelle bandiere qui a fianco)...e questo è di ottimo auspicio!

Anche gli scambi con i colleghi stranieri concorreranno in maniera determinante, infatti, all'arricchimento che questa esperienza ci consentirà di ottenere.


Lunedì 14 marzo

Raggiungere la scuola si rivela un'impresa meno semplice del previsto: i nomi delle fermate (in Icelandic, of course) non sono semplici, le linee sono molte e non è facile orientarsi e capire quale sia la migliore...quindi impieghiamo quasi un'ora per raggiungere la sede. Siamo fradici per la pioggia (no, l'ombrello in Islanda non serve granchè) ma ansiosi di iniziare e scoprire cose nuove!

Una breve introduzione ad alcune risorse utilissime (Padlet e Kahoot, che già conoscevo, più Book creator, per la produzione di e-book...veloce e semplicissimo!) poi via alla scoperta dell'istruzione islandese!


La prima cosa a colpirmi è l'estrema semplicità del curriculum. Pochi obiettivi, molto concreti ed esposti in modo accattivante in tutte le aule...perchè per gli studenti è importante sapere esattamente dove stanno andando e quali competenze devono acquisire.

Ecco un esempio:

ogni laboratorio, ogni progetto hanno obiettivi specifici, presi da tutte e 4 le aree principali del programma. Così la matematica e la storia si imparano insieme all'islandese, magari realizzando una presina con la macchina da cucire...

...perchè in Islanda il "Learning by doing" non è solo una bella frase, ma si impara davvero con le mani.

E le attività pratiche sono integrate in ogni progetto (ne vedremo molti esempi visitando le scuole)





Gli obiettivi mettono in primo piano le competenze del XXI secolo, e la valutazione è rivolta alle life skills ancor più che alle competenze disciplinari.

In conclusione...SPRELLIFIX!

Un nome impegnativo per un'attività semplice: mixare competenze e discipline in un unico, breve progetto (durata media 2-6 settimane). Ogni progetto prevede attività di base, che tutti devono svolgere, e mastery activities per chi vuole fare di più e meglio. così ciascuno può scegliere cosa desidera approfondire.

Martedì 15

Oggi visitiamo la scuola di Thor, il nostro nuovo insegnante. Ospita alunni dai 3 ai 16 anni, tutti insieme!
La prima cosa che notiamo è come insegnanti e studenti stanno a scuola: in ciabatte (i primi) e addirittura in calze (i secondi). Make yourself comfortable...perchè se ti senti a tuo agio impari meglio.


Qui siamo in Biblioteca. Anche la nostra biblioteca scolastica è fantastica...ma qui i ragazzi possono accedere da soli, ogni volta che vogliono. E se il referente non c'è gli studenti sono abbastanza responsabili da utilizzare da soli il lettore per scansionare il codice a barre del libro preso, così i docenti sanno sempre chi ha preso cosa, e soprattutto possono monitorare in tempo reale le letture e le preferenze dei propri studenti (i primi 20 minuti della lezione sono dedicati alla lettura autonoma).

C'è molta fiducia nei confronti dei ragazzi.

Quando arriviamo non è ora di intervallo, ma nel grande atrio notiamo alcuni ragazzi seduti a un tavolino, intenti a una ricerca di gruppo al pc, in completa autonomia.

Altri girano per la scuola con una pettorina gialla...ci spiegheranno che si tratta di aiutanti speciali per i più piccoli. Gli incaricati cambiano ogni settimana, perchè prendersi cura degli altri è un impegno faticoso


Si impara molto anche per "immersione"...e per i più piccoli numeri, lettere e parole sono praticamente ovunque, a partire dalla scuola dell'infanzia.

Mani in pasta!

Arte, laboratori e tanta importanza alle attività pratiche: il curriculum prevede persino economia domestica!


Gli spazi sono ben studiati, ma anche ben utilizzati: la mensa, ad esempio, si trasforma all'occorrenza in un teatro! E c'è spazio persino per ping pong e calcetto.

Mercoledì 15

Anche oggi visita a una scuola, stavolta enorme e nuovissima...e noi visitatori, italiani, spagnoli, greci and so on...la attraversiamo con deferenza e a bocca spalancata per lo stupore

Qui gli spazi sono ancora più grandi e accoglienti...



...e come sempre le soluzioni uniscono l'utile al dilettevole


Tutto (dai pavimenti ai pannelli) è fonoassorbente, e il silenzio che si respira è quasi irreale

Le aule sono molto ampie, e ciascuna di esse è affiancata a 2-3 piccole stanze comunicanti, allestite di volta in volta come angolo lettura, mercatino o qualsiasi altra cosa gli insegnanti ritengano utile

Anche qui via libera alla musica, all'arte, alle attività pratiche...cucito incluso!

L'apprendimento è, come da noi, il più possibile visuale

Giovedì 17

Facciamo il punto della situazione sul sistema scolastico islandese e scopriamo tante cose interessanti.

Ad esempio, la scuola dell'infanzia va da 1 a 5 anni, e l'educazione obbligatoria dai 6 ai 16.

Al termine, i ragazzi possono proseguire con il college, della durata di 3 anni, e in seguito con l'Università.

I migliori college sono molto selettivi, perciò i ragazzi si preparano duramente per poter essere ammessi e cercano di mantenere il più possibile alti i propri voti durante gli anni scolastici precedenti.

Oggi è previsto anche il momento condivisione: ammirare le attività svolte dai colleghi nei loro paesi d'origine è davvero entusiasmante...e alla fine tocca anche a me presentare, una icebreaking activity che fa ridere e giocare tutti, ma nello stesso tempo permette di potenziare collaborazione e problem solving.

Venerdì 16

Ultime attività per l'uso delle ICT nel Project Based Learning: stavolta tocca a Google Sites e al super-utile Nearpod

Sabato 17

Finito il corso, ritirati gli attestati, scambiati i contatti con i colleghi più interessanti...non ci resta che salutarci con un'ultima gita, e ripartire per l'Italia carichi di entusiasmo e di nuove idee da sperimentare!

Strenghts and weaknesses...

...perchè se non ti conosci non puoi dare il meglio.

Risultato?

Nel gruppo Italia siamo tutti umili....tranne qualcuno ;)