Convegno Internazionale

Padova - 21 e 22 Giugno 2024

Infanzia e Infanzie nella società postdigitale

Saperi e pratiche degli educatori, esperienze delle famiglie 


In quello che Cheney-Lippold (Cheney-Lippold, 2017, p.157) ha definito ius algorithmi, l'interazione del comune cittadina/cittadino con interfacce che offrono prodotti e servizi di suo interesse diventa materia prima preziosa per le aziende Big Tech. I dati digitali vengono spesso monetizzati e utilizzati per attirare ulteriormente l'attenzione delle persone, profilare i consumatori e aumentare i redditi.  In questo contesto, si assiste a una crescita esponenziale dei dati estratti e monetizzati.  Inoltre, una travolgente presenza di piattaforme commerciali genera una concentrazione di potere e delinea il comportamento dei consumatori (incluse famiglie e istituzioni educative).  Anche bambine e bambini, come qualsiasi altra/o cittadina/o con diritti attribuiti, fanno parte di questo panorama.

Gli educatori ECEC, in quanto parte del sistema scolastico e spazio politico all'interno del quale costruire cittadinanza, hanno bisogno di creare prospettive e pratiche riguardanti tale problema. Tuttavia, la maggiorparte dei contributi sul problema della dataficazione e platformizzazione arrivano dai contesti dell'istruzione primaria, secondaria e superiore. Inoltre, l'utilizzo delle tecnologie è legato maggiormente alla vita privata e alle scelte dei genitori. 

Introducendo i risultati del nostro lavoro di ricerca sul problema nel contesto italiano, miriamo ad ampliare la comprensione di educatori, famiglie e policy makers sull'infanzia nella società post-digitale. Diverse voci di esperti e sessioni parallele con risultati di ricerca ed esperienze educative getteranno le basi per arricchire il dibattito come motore di azioni future.

Programma Definitivo

versione PDF (ITA)

RELATORI PRINCIPALI

Prof.ssa Luci Pangrazio

Deakin University, Australia

Luci Pangrazio  è una ricercatrice post-dottorale Alfred Deakin e docente senior di lingua e alfabetizzazione presso la Facoltà di Lettere e Educazione della Deakin University. I suoi interessi di ricerca includono l'alfabetizzazione digitale e dei dati, i mondi digitali dei giovani, la gig economy, gli studi sulle piattaforme e il lavoro mediato dalle piattaforme, nonché metodi di ricerca creativa e critica. Il progetto sul quale lavora attualmente focalizza le rappresentazioni sui dati digitali per sviluppare conoscenza e comprensione di questioni come la privacy e la protezione dei dati. È anche ricercatrice capo di due progetti ARC: "Data Smart Schools: Enhancing the Use of Digital Data in Secondary Schools" (guidato dalla Monash University, 2019-2021) e "Australian Centre of Excellence for the Digital Child" (guidato di QUT, 2021-2028). Il suo progetto precedente (2018-2020) prevedeva la collaborazione con l'Universidad de ORT Uruguay sullo sviluppo dell'alfabetizzazione dei dati dei bambini. Il libro più recente di Luci Pangrazio, "Imparare a vivere con la dataficazione: casi di studio e iniziative educative da tutto il mondo", è stato scritto in collaborazione con Julian Sefton-Green e pubblicato nel marzo 2022 (Routledge). È anche coautrice di un libro con Neil Selwyn intitolato "Critical Data Literacies" (MIT Press, 2023). Il suo libro precedente è "L'alfabetizzazione dei giovani nell'era digitale: continuità, conflitti e contraddizioni" (Routledge, 2019).

Genitori “assemblati”*: Come sta cambiando la genitorialità digitale nell'era della datificazione


L'intervento si concentra sul modo in cui la genitorialità digitale sta cambiando nell'era della datificazione.

Sulla base di un progetto biennale con famiglie australiane, Pangrazio analizza il modo in cui i genitori navigano e comprendono la datificazione in casa, compreso il modo in cui mediano l'uso di Internet da parte dei figli. Basandosi sull'idea dell'assemblaggio dei dati, l'autrice sottolinea come la datificazione abbia cambiato non solo il modo in cui i bambini sperimentano le tecnologie digitali, ma anche il modo in cui queste vengono mediate dalle famiglie. I risultati suggeriscono che i genitori devono ora affrontare una serie di sfide e tensioni complesse, tra cui la possibilità di offrire opportunità digitali proteggendo al contempo i figli dai danni online; la mancanza di scelta per quanto riguarda le piattaforme digitali imposte dai fornitori di servizi educativi e di cura; e la sconcertante consapevolezza che la maggior parte delle esperienze digitali comporta l'erosione della privacy delle famiglie e la mercificazione delle informazioni personali. Poiché i genitori sono solo una parte dell'insieme dei dati, le loro priorità devono competere con una serie di forze contrastanti. L'intervento discute come la datificazione stia cambiando la "genitorialità digitale" e conclude con alcuni suggerimenti per la ricerca e il supporto futuri alle famiglie.


* L’autrice fa riferimento alla relazionalità tra interfacce, algoritmi e infrastrutture di dati nonché modi di uso di queste tecnologie. Questi elementi messi in relazione vengono considerati un “assemblaggio”. Pertanto genitori “assemblati” indica la problematica post-digitale che affronta la genitorialità. 

Parole chiave

datificazione, piattaforme digitali, genitorialità, infanzia, riferimenti

Riferimenti

Pangrazio, L.; Selwyn, N. (2023). Critical Data Literacies Rethinking Data and Everyday Life. MIT PRESS.

Pangrazio, L., & Mavoa, J. (2023). Studying the datafication of Australian childhoods: learning from a survey of digital technologies in homes with young children. Media International Australia, 0(0). https://doi.org/10.1177/1329878X231162386

Perrotta, C., & Pangrazio, L. (2023). The critical study of digital platforms and infrastructures: Current issues and new agendas for education technology research. Education Policy Analysis Archives, 31. https://doi.org/10.14507/epaa.31.7952 

Prof.ssa Maria Ranieri

Università degli Studi di Firenze

Maria Ranieri, PhD, è professoressa di Educazione, Media e Tecnologia all'Università di Firenze, Italia, specializzata in teoria e metodologia dei media e della tecnologia educativa. Ha lavorato e coordinato una serie di progetti di ricerca europei su media, apprendimento, tecnologia e inclusione sociale, tra cui e-Engagement Against Violence (2012-14) e Media Education for Equity and Tolerance (2016-2019). È autrice del toolkit Media & Digital Literacy Education. Una guida per l'insegnante che fornisce agli insegnanti risorse didattiche adatte all'uso in classe. Ha pubblicato più di duecento articoli e capitoli e dieci volumi. Ha curato Populism, Media and Education: Challenging Discrimination in Contemporary Digital Societies (Routledge, 2016). È presidente della Conferenza Europea su “Social Justice, Media & Technology in Teacher Education”, ATEE Spring Conference, Firenze (IT), 20 – 22 maggio 2020. Maria è Vicepresidente dell'Associazione Italiana di Media Education e co-editore di Media Education: Studies, Research and Good Practices & the Journal of Media Literacy Education. È editore associato di The International Encyclopedia of Media Literacy (John Wiley & Sons, 2019).

Gli educatori in un'era post-digitale: in dialogo con Maria Ranieri 


L'integrazione dell'educazione alla tecnologia e ai media nella formazione e nelle pratiche quotidiane di educatori e insegnanti presenta sfide e opportunità uniche nel contesto postdigitale. A livello universitario, la formazione iniziale di questi professionisti deve evolversi per includere un'educazione completa alla tecnologia e ai media, rispondendo alle esigenze specifiche di educatori e insegnanti. Nel lavoro quotidiano, soprattutto nel sistema integrato 0-6 anni, l'uso della tecnologia e dei media richiede una riflessione attenta per migliorare le pratiche pedagogiche. La pandemia COVID-19 ha accelerato l'adozione delle tecnologie nei nidi d’infanzia e nelle scuole primarie, spingendo a rivalutare il ruolo e l'efficacia della media education. Inoltre, l'attuale discorso sulla tecnologia nelle scuole si estende all'intelligenza artificiale (AI), sollevando domande sul suo potenziale per una didattica attiva e partecipativa e sulle sue implicazioni per il processo di insegnamento-apprendimento. L'esplorazione di questi aspetti rivela le intersezioni critiche tra tecnologia, istruzione e l'evoluzione del ruolo di educatori e insegnanti.

Maria Ranieri ha studiato la tecnologia educativa e lo sviluppo professionale degli educatori per sostenere l'adozione della tecnologia negli ultimi due decenni in Italia e a livello internazionale. La invitiamo a confrontarsi con questi temi attraverso le seguenti domande:

1. La fascia 0-11 anni fa riferimento a due figure professionali ancora piuttosto differenziate nel nostro sistema scolastico, anche per una diversa formazione iniziale: l'educatore e l'insegnante. Parlando di formazione iniziale, come possiamo porci a livello universitario per la formazione di queste figure in relazione alla tecnologia e alla media education?

2. Come immaginare l'uso delle tecnologie e la riflessione sulla media education da parte di educatori e insegnanti nel loro lavoro quotidiano con i bambini, soprattutto tenendo conto del sistema integrato 0-6 anni, che merita sempre più attenzione?

3. Il covid ha introdotto nei nidi e nelle scuole primarie tecnologie che prima erano utilizzate solo marginalmente, introducendo temi di media education in passato un po' sottovalutati da educatori e insegnanti. Cosa rimane? Quello che resta funziona o è il caso di rivedere alcune scelte e farne altre?

4. Parlare di tecnologia a scuola oggi significa anche fare riferimento all'IA e alle prospettive che essa apre in relazione alla didattica attiva e partecipativa? Anche nel caso dell'IA possiamo ragionare in termini di processo o di prodotto dell'insegnamento-apprendimento come per le tecnologie “tradizionali”?

Parole chiave

tecnologie educative, insegnamento remoto di emergenza, insegnamento post-pandemico, IA, professionalità degli educatori

Riferimenti

Carretero Gomez, S., Napierala, J., Bessios, A., Mägi, E., Pugacewicz, A., Ranieri, M., Triquet, K., Lombaerts, K., Robledo Bottcher, N., Montanari, M. and Gonzalez Vazquez, I., What did we learn from schooling practices during the COVID-19 lockdown, EUR 30559 EN, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2021, ISBN 978-92-76-28418-5, doi:10.2760/135208, JRC123654.

Gouseti, A., Lakkala, M., Raffaghelli, J., Ranieri, M., Roffi, A., & Ilomäki, L. (2023). Exploring teachers’ perceptions of critical digital literacies and how these are manifested in their teaching practices. Educational Review, 0(0), 1–35. https://doi.org/10.1080/00131911.2022.2159933

Ranieri, M. (2011). Le insidie dell’ovvio: Tecnologie educative e critica della retorica tecnocentrica. ETS.

Ranieri, M. (2020). Tecnologie per educatori socio-pedagogici, Metodi e strumenti. Carocci.

Ranieri, M. (2022). Le competenze digitali degli insegnanti. In R. Biagioli & S. Oliviero (Eds.), Strumenti per la didattica e la ricerca (1st ed., Vol. 222, pp. 49–60). Firenze University Press. https://doi.org/10.36253/978-88-5518-587-5.6

Prof.ssa Giovanna Mascheroni

Università Cattolica del Sacro Cuore

Giovanna Mascheroni è professoressa associata di Sociologia dei media e della comunicazione presso il Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo, Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università Cattolica di Milano. Fa parte del team EU Kids Online Management, è membro del comitato esecutivo e leader del WP6 nel progetto H2020 ySKILLS (DT-TRANSFORMAZIONI-07-2019 L'impatto delle trasformazioni tecnologiche sui bambini e sui giovani RIA) https://yskills. Unione Europea/. È inoltre responsabile del progetto nazionale Datafied Childhoods: Data traces in family life and the production of future data citizen (DataChildFutures) (2020-2022) finanziato dalla Fondazione Cariplo nell'ambito del contributo Ricerca Sociale 2019 - Scienza, Tecnologia, Società. Nel 2015-2019 ha co-presieduto il WG4 dell'Azione COST IS1410 “L'alfabetizzazione digitale e le pratiche multimodali dei bambini piccoli (DigiLitEY)”. Dal 2012 al 2014 ha coordinato il progetto Net Children Go Mobile (www.netchildrengomobile.eu), finanziato dal Programma Safer Internet. Dal 2007 è il contatto nazionale del progetto EU Kids Online (www.eukidsonline.net). Dal 2013 al 2016 è stata co-PI del progetto FIRB "Costruire società inclusive e un'Europa globale online: informazione politica e partecipazione sui social media in prospettiva comparata" (www.webpoleu.net) finanziato dal MIUR. È stata Visiting Fellow presso il Dipartimento di Media e Comunicazione della LSE dal 01/09/2013 al 30/06/2017. Il suo lavoro si concentra sul modellamento sociale e sulle conseguenze sociali di Internet, dei media mobili e dell'IoT per bambini e giovani, in particolare sulla dataficazione e le sue implicazioni per la cittadinanza digitale.)

Famiglie e bambini nell'era post digitale: in dialogo con Giovanna Mascheroni


Negli ultimi dieci anni, la presenza dei media digitali nella vita dei bambini e delle loro famiglie è cresciuta in modo esponenziale, rimodellando le interazioni e le routine quotidiane. Quando ci riferiamo ai dati sull'infanzia, intendiamo i dati creati da e sui bambini come risultato dell'uso delle tecnologie digitali. Questa trasformazione ha un impatto profondo sulla vita quotidiana dei bambini e delle loro famiglie, influenzando tutto, dal gioco all'apprendimento, dalla socializzazione al coinvolgimento dei genitori. A livello macro, questi cambiamenti riflettono i più ampi spostamenti della società verso l'integrazione digitale e la crescente importanza degli approfondimenti basati sui dati. La ricerca ha risposto attivamente a questi cambiamenti, esplorando le implicazioni per lo sviluppo infantile, l'istruzione e le dinamiche familiari. In prospettiva, gli scenari futuri prevedono un rapporto più sfumato tra l'infanzia e le tecnologie digitali, sottolineando la necessità di approcci equilibrati ed etici che salvaguardino il benessere dei bambini sfruttando al contempo i vantaggi dei progressi tecnologici.

L'influente lavoro di Giovanna Mascheroni ci ha portato a riflettere sulle diverse forme di esposizione alla tecnologia e sulle vulnerabilità dell'infanzia. Il suo punto di vista sarà esplorato attraverso le seguenti domande:

1. Come è cambiata la presenza dei media digitali nella vita delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni?

2. Cosa si intende quando si parla di dati sull'infanzia?

3. Quale impatto può avere questa trasformazione sulla vita quotidiana delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie?

4. E cosa possiamo vedere a livello macro?

5. Come sta rispondendo la ricerca a questi cambiamenti?

6. Quali sono gli scenari futuri che immaginate nel rapporto tra infanzia e tecnologie digitali? 

Parole chiave

datificazione, piattaforme digitali, infanzia, futuro

Riferimenti

Mascheroni, G., Siibak, A. (2021). Datafied Childhoods. Peter Lang Verlag. https://www.peterlang.com/document/1140627

Mascheroni, G., & Zaffaroni, L. G. (2023). From “screen time” to screen times: Measuring the temporality of media use in the messy reality of family life. Communications. 0(0), 1-22.

         https://doi.org/10.1515/commun-2022-0097

Mascheroni, G., Cino, D., Amadori, G., & Zaffaroni, L. G. (2023). (Non-) Sharing as a Form of Maternal Care? The Ambiguous Meanings of Sharenting for Mothers of 0-To-8-Year-Old Children. Italian Sociological Review, 13(1), 111-130. https://doi.org/10.13136/isr.v13i1.635

Mascheroni, G., & Zaffaroni, L. G. (2022). MeTag App and MeTag Analyze. M&K Medien & Kommunikationswissenschaft, 70(3), 292–302. http://dx.doi.org/10.5771/1615-634X-2022-3-292

Mascheroni, G. (2020). Datafied childhoods: Contextualising datafication in everyday life. Current Sociology, 68(6), 798-813. https://doi.org/10.1177/001139211880753

Prof. Pablo Rivera-Vargas

Universitat de Barcelona, Spagna

Pablo Rivera-Vargas (lui/suo) è docente presso il Dipartimento di Insegnamento, Apprendimento e Organizzazione Educativa dell'Università di Barcellona (Spagna). Dottore in Educazione e Società presso l'Università di Barcellona. Membro del gruppo di ricerca ESBRINA - Soggettività, visualità e ambienti educativi contemporanei (2017SGR 1248) e ricercatore senior dell'Istituto di Ricerca in Educazione dell'Università di Barcellona.) In linea con il suo interesse e i suoi studi sulle alfabetizzazioni digitali critiche e sullo studio critico di tecnologie educative. Tra le altre reti e progetti nazionali e internazionali rilevanti guidati, la Dott.ssa Rivera-Vargas ha recentemente coordinato il progetto EDIT analizzando la problematica questione della platformizzazione nelle scuole pubbliche durante e dopo la pandemia. Il gruppo ha individuato alcune delle tensioni che l’intensificazione dell’adozione di piattaforme educative digitali ha portato alla luce nell’ambiente scolastico e familiare. Sulla base di un disegno metodologico misto, che comprendeva sei interviste approfondite con dirigenti scolastici e un sondaggio condotto su 2112 famiglie, hanno analizzato le posizioni della comunità scolastica e delle famiglie sull’uso delle piattaforme educative digitali nelle scuole pubbliche della Catalogna. Ha inoltre collaborato ad azioni rilevanti per diffondere una prospettiva critica sulle tecnologie e sulla ricerca educativa attraverso la serie di podcast/video-interviste “Educar con Sentido”, giunta alla quarta stagione dal 2020.

Piattaforme digitali commerciali nell'istruzione pubblica. Sfide emergenti in materia di privacy e protezione dei dati


L'intervento analizza il punto di vista di figure di spicco della comunità educativa sull'utilizzo delle piattaforme digitali in ambito educativo, con un'enfasi specifica sulle preoccupazioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati. L'intervento si basa su uno studio che ha utilizzato tecniche qualitative e quantitative, integrate da un approccio etnografico, per esaminare sei esempi distinti all'interno di varie istituzioni educative della Catalogna, tra cui scuole elementari e medie. Il processo di raccolta dei dati ha incluso la conduzione di interviste e la facilitazione di gruppi di discussione con team di gestione, insegnanti e studenti. L'analisi convergente dei discorsi e dei dati raccolti da più di 2000 famiglie rende evidente che tutti gli attori coinvolti hanno mostrato un riconoscimento comune dell'importanza della privacy e della sicurezza dei dati nell'era della tecnologia digitale. Tuttavia, le distinzioni sono evidenti nel modo in cui ciascun gruppo si comporta. La nota principale conclude che sono importanti ulteriori studi per sviluppare un ambiente digitale alternativo ed equo che impedisca l'esposizione degli individui, in particolare degli studenti.

Parole chiave

piattaforme digitali, famiglie, protezione dei dati, ricerca a metodi misti

Riferimenti

Cobo, C., & Rivas, A. (2023) The New Digital Education Policy Landscape. Routledge. 

        https://doi.org/10.4324/9781003373018-14

Cobo, C., & Rivera-Vargas, P. (2023). What is 'algorithmic education' and why do education institutions need to consolidate new capacities? In C. Cobo & A. Rivas (Eds.), The New Digital Education Policy Landscape (210-225). Routledge. https://doi.org/10.4324/9781003373018-14  

Jacovkis, J., Rivera-Vargas, P., & Helsper, E. (2024). Platforming public education: Addressing socio-digital inequalities and strengthening the role of public administration in Catalonia. International and Multidisciplinary Journal of Social Sciences, 13(1), 1-19 Page Range. https://doi.org/10.17583/rimcis.12387

Rivera-Vargas, P. y Jacovkis, J. (2024). Plataformas digitales y corporaciones tecnológicas en la escuela. Una mirada desde los derechos de la infancia. Octaedro.

Rivera-Vargas, P., Calderón-Garrido, D., Jacovkis, J., & Parcerisa, L. (2024). BigTech digital platforms in public schools: Student and family concerns and confidence. Journal of New Approaches in Educational Research, 13(5). https://doi.org/10.1007/s44322-023-00003-4

Registrazione conclusa


Vi aspettiamo numerosi: le sessioni sono aperte a tutti gli interessati.

Il Venerdì, con un ricco programma interamente online, con sessioni a scelta maggioritariamente in italiano, con una sessione internazionale.

Il Sabato, in presenza presso lo storico Palazzo del Bo, con Keynote internazionali e prime figure italiane nella ricerca su digitale e infanzia, e traduzione simultanea.

Date Importanti

COORDINAMENTO SCIENTIFICO

Juliana Elisa Raffaghelli, Emilia Restiglian, Marco Scarcelli

Con il contributo del Comitato Scientifico del Progetto

COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO

Francesca Crudele, Monica Gottardo, Romina Malghera, Paola Zoroaster