L'ARTISTA

Maria Dompé è l'autrice del monumento in memoria di Alcide De Gasperi.

La cultura dello spazio e l’impegno civile, due risvolti di un unico percorso artistico che si fondono elaborando una visione spirituale dell’arte. Maria Dompè dal 1985, anno della prima collettiva a Roma, inizia un'evoluzione artistica libera, indipendente, mai vincolata a schemi precostituiti. Un sodalizio con l'arte iniziato molto presto, applicandosi in studi specifici: dal Liceo Artistico e il diploma di scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, al lungo apprendistato scultoreo in due laboratori di lavorazione artistica della pietra, in Pietrasanta e Roma. Da menzionare anche le borse di studio internazionali vinte nel 1991 (The Japan Foundation con una permanenza in Giappone) e 1996 (The Pollock-Krasner Fondation negli Stati Uniti).

L'esigenza istintiva di Maria Dompé è mutare continuamente l'espressione della sua creatività: dall'iniziale scultura in pietra, ai "giardini d'artista" con peculiari modellazioni del terreno. Con eclettismo e lungimiranza nel 1989 iniziò un dialogo con lo spazio, realizzando opere pensate e plasmate esclusivamente per il luogo prescelto. Una sintonia paesaggistica tra la storia passata e presente, racchiusa in una sintesi in grado di suggerire la futura fruizione dei luoghi stessi.

"Interventi nello spazio" come ama definirli la Dompé, vere e proprie incursioni artistiche a volte effimere spesso permanenti oppure monumentali, realizzate sia in Italia che in ambito internazionale. Dalle piccole alle grandi dimensioni, comunque sempre alla ricerca di un equilibrio superiore ("come madre natura insegna"), l'impegno creativo dell'artista rappresenta uno schietto dialogo dei sentimenti tramite l'arte.

Maria Dompé ha realizzato molte opere importanti tra cui il monumento adottato dalla nostra classe. In questo breve estratto direttamente dalle sue parole, chiarisce l'ispirazione e le finalità creative racchiuse nell'opera:


..."quando fui invitata dalla Sovraintendenza, insieme ad altri artisti, a partecipare al Concorso per un Monumento in memoria di Alcide De Gasperi, ero appena tornata da un soggiorno in Trentino per la realizzazione di un'opera in Val di Sella: tutto convogliava verso una visione nitida. L'area a disposizione era limitata: un'isola pedonale triangolare dove per contrasto paesaggistico era necessaria una pennellata di colore della natura, una libera, moderna, interpretazione di un piccolo spazio monumentale ma di ampia valenza simbolica. Ho pensato al progetto dopo aver effettuato molti sopraluoghi, indagini storiche, verifiche d'impatto ambientale. Mi sono seduta più volte agli angoli dello spazio urbano preposto a contenere il monumento, immaginando la migliore rappresentazione possibile per esprimere un'emblematica storia umana così ricca e importante. Il messaggio doveva essere comunque significativo, così ho pensato di omaggiare l'amore incondizionato di De Gasperi verso le verdi vallate natie del Trentino, racchiudendo in un simbolico abbraccio, un angolo del Suo prato, incluso nella sapienza intellettuale, metaforicamente incisa in lastre di bronzo (a cera persa, secondo antiche tradizioni scultoree). Parole quelle citate ed incise, di notevole modernità, d'incredibile lungimiranza politica e di considerevole spessore culturale. Avevo un'immagine che volevo esprimere ed imprimere con il monumento: uno spazio-isola per sostare e meditare, affinché la memoria e i pensieri illuminati di Alcide De Gasperi, diventino esempio e monito per tutti."...

Per ulteriori informazioni sull'artista, rimandiamo alla sua pagina web.