LA LAND ART

La Land Art fu uno dei movimenti artistici più popolari negli anni '60 e '70 e le opere più famose di tale movimento si trovano negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

La Land Art è nata perché gli artisti volevano creare opere che non potevano essere esposte nelle gallerie d'arte, per combattere la commercializzazione dell'arte e perchè, inoltre, c'era anche una crescente preoccupazione per il nostro ecosistema.

Si tratta, quindi, di un'inclinazione artistica rivoluzionaria che fa della natura la base di un’opera; il nome Land Art deriva dall’utilizzo da parte degli artisti di materiali che si trovano in natura (rocce, piante, alberi o persino colline) per realizzare le loro opere che, per questo motivo, non sono destinate a durare nel tempo ma si deteriorano e svaniscono insieme a ciò che le circonda. Le opere, quindi, vengono quasi sempre documentate con fotografie o filmati per non dimenticarle.

La Land Art è stata ispirata dal Minimalismo, dal Cubismo e dal De stijl, nonché dalle opere di Constantin Brancusi e Joseph Beuys. Il nome deriva dal titolo del film di Gerry Schum, nel quale si rappresentano dei lavori di alcuni artisti che escono dagli spazi tradizionali dei musei per esporre e creare le opere in territori incontaminati (come ad esempio deserti, laghi gelati o praterie).

I Land artists più importanti sono stati Christo e Jeanne-Claude, Richard Long, Marinus Boezem e Eberhard Bosslet.