Giorno 4

"Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma l'individuo per il quale la distinzione fra realtà e finzione, fra vero e falso non esiste più"

Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo

Museo della Stasi
Ideologia e propaganda, oppressione e controllo. Con diversi metodi, tecnologici e psicologici, la polizia segreta della DDR, puntava il suo occhio sulla vita di ogni cittadino sospettato di non essere fedele al sistema. Il quartier generale del Ministero per la sicurezza dello Stato, più comunemente conosciuto come Stasi (Staatssicherheit) aveva sede a Normannenstrasse, nel quartiere di Lichtenberg, dove quindicimila burocrati lavoravano incessantemente, per controllare, sorvegliare, indagare...

«Il nome di Mielke [Erich Mielke, ministro per la sicurezza dello Stato] ha finito per significare "Stasi". Le vittime hanno il dubbio onore di ritrovare la sua firma nei loro dossier; sui piani per osservare qualcuno "con tutti i metodi disponibili", sugli ordini di arresto e rapimento, sulle istruzioni ai giudici riguardo alla durata delle condanne, sugli ordini di "liquidazione". L'onore è dubbio perchè la valuta è inflazionata: lui firmava a tutto spiano. L'apparato di Mielke, diretto in larga misura contro i suoi connazionali era grande una volta e mezzo l'esercito regolare della Repubblica democratica tedesca.»
Anna Funder, C'era una volta la DDR

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Museum des Kapitalismus, ultima tappa del nostro viaggio

Si tratta di uno spazio autogestito, sulla Kopernicherstrasse, nel quartiere di Kreuzberg. E' definito un luogo di educazione politica nel quale si organizzano eventi e mostre per sensibilizzare la cittadinanza berlinese sui temi sociali, politici ed economici legati allo sviluppo della società capitalista. Nel momento in cui visitiamo il museo, è presente una mostra dal titolo "Esproprio. Storia di un concetto contestato". La mostra vuole far riflettere sullo sviluppo dell'edilizia e della proprietà nella Berlino post muro e in particolare sul tema dell'esproprio dei beni per un riutilizzo sociale.