La documentazione da allegare alla domanda di contributo

Quali documenti è necessario allegare alla domanda di contributo?

Per tutte le tipologie di beni, è obbligatorio allegare i documenti comprovanti il relativo acquisto/acquisizione (fatture/atti d'acquisto) e le rispettive quietanze di pagamento. Sono ammesse esclusivamente fatture (o atti d’acquisto per acquisti da privati) datate 2023, ad eccezione dei seguenti casi: acquisto tramite finanziamento o pagamento rateizzato, acquisto perfezionato tramite l’emissione di fatture di acconto e fatture di saldo.

Nel caso di acquisto/acquisizione di ambulanze e/o veicoli, è inoltre necessario allegare alla domanda copia conforme all’originale del certificato di proprietà e del libretto di circolazione che, nel caso dei veicoli con targa CRI, è rappresentato dalla carta di circolazione rilasciata dall’ufficio Motorizzazione del Comitato Nazionale.

Per i beni donati a strutture sanitarie pubbliche, invece, è necessario allegare l’atto di donazione del bene, irrevocabile e privo di condizioni o oneri in favore della struttura sanitaria pubblica (in copia autentica o conforme all’originale). In alternativa potrà essere prodotto (in copia autentica o conforme all’originale) il provvedimento o la delibera con cui la struttura sanitaria pubblica ha preso in carico il bene oggetto della donazione. A questo proposito si specifica che qualora il provvedimento o la delibera saranno adottati nell’anno 2024 dovranno comunque contenere una espressa dichiarazione che il bene donato è stato acquisito e preso in carico dalla struttura sanitaria pubblica nell’anno 2023. Nel caso in cui nessuno dei suddetti documenti fosse disponibile, dovrà essere prodotta una dichiarazione sostitutiva a firma del legale rappresentate della struttura sanitaria redatta sul fac-simile messo a disposizione dal Ministero (che è possibile scaricare dalla piattaforma).

Ulteriore documentazione specifica andrà poi aggiunta in base alla modalità di acquisto/acquisizione del bene, secondo quanto indicato nelle Linee guida ministeriali.

Si possono richiedere contributi per acquisti effettuati tramite strumenti contrattuali diversi dalla vendita diretta e quali documenti serve allegare?

SI, è possibile presentare domanda di contributo per veicoli o altri beni acquisiti tramite leasing o noleggio a lungo termine con opzione di acquisto. In questi casi dovranno essere allegate, unitamente al contratto di leasing/noleggio, le sole fatture dei canoni datate 2023 e le relative quietanze. Si specifica che eventuali servizi aggiuntivi (assicurazione, manutenzione, etc.), fatturati insieme al canone di leasing/noleggio, non sono oggetto di contributo.

Si specifica inoltre che per i leasing, così come per le locazioni a lungo termine, il contratto deve prevedere espressamente l'opzione d'acquisto, opzione che deve obbligatoriamente esercitarsi al termine stabilito del contratto. In caso di acquisizione tramite leasing di autoambulanze, in aggiunta agli altri documenti richiesti, dovranno essere allegati alla domanda di contributo anche: una formale dichiarazione in cui la società finanziaria dichiari di non aver usufruito della riduzione corrispondente all’aliquota IVA del prezzo complessivo di acquisto e di impegnarsi a non richiederla presso le competenti autorità (opzione 1), oppure la fattura di acquisto del veicolo da parte di detta società finanziaria, dalla quale risulti che non sia stata applicata tale riduzione (opzione 2), secondo quanto disposto dall’art. 76, comma 2 del decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 117.

È possibile presentare domanda di contributo anche per gli acquisti effettuati tramite finanziamento o tramite pagamento rateizzato.

In caso di finanziamento, la fattura potrà essere datata anteriormente il 2023, ma potrà essere richiesto il contributo esclusivamente sulle rate pagate nel corso del 2023. Dovrà essere allegato alla domanda il contratto di finanziamento.

Analogamente, in caso di pagamento rateizzato (è così definita quella rateizzazione che superi il termine del 31 marzo successivo all’anno di acquisto del bene), potranno essere ammesse le rate pagate nell’anno 2023, e dovrà essere presentato un accordo sottoscritto tra le parti (venditore e acquirente) in cui siano chiaramente specificati i riferimenti della fattura di acquisto, la modalità di pagamento prevista, il numero delle rate, gli importi e le scadenze.

Come è necessario comportarsi se l’acquisto del bene per il quale si intende richiedere il contributo si è perfezionato tramite l’emissione di fatture di acconto e fatture di saldo emesse in anni diversi?

Nel caso di un acquisto perfezionato tramite l’emissione di fatture di acconto e fatture di saldo che datino anni successivi, qualora il Comitato riceva una (o più) fattura di acconto datata anno XXXX e una fattura di saldo datata anno XXXX+1, la fattura di saldo dovrà richiamare in modo chiaro la precedente fattura di acconto e tutte dovranno essere presentate con la domanda di contributo per l’anno XXXX+1. Il contributo sarà calcolato, se il bene ammissibile, sulla somma dell’intero importo fatturato.

Pertanto, per eventuali fatture di acconto emesse nel corso del 2022 e per le quali il Comitato non avesse già presentato richiesta di contributo, potrà farlo quest’anno insieme alla relativa fattura di saldo datata 2023. Il contributo sarà calcolato sull’intero importo fatturato, incluse le fatture di acconto (anche se relative al 2022).

Allo stesso modo, per le fatture di acconto datate 2023, qualora la relativa fattura di saldo venga emessa nel 2024, il Comitato non dovrà presentare ora richiesta di contributo, ma dovrà farlo con la domanda per l’anno 2024 unitamente alla fattura di saldo.

Si rimanda alla Tabella B - Documentazione da allegare alla domanda allegata alle FAQ per ulteriori dettagli.