I Comitati CRI, a tutti i livelli, gestiscono i rapporti interni con trasparenza, in adempimento agli obblighi di pubblicità previsti dalla legge e dallo Statuto, e favorendo la diffusione delle informazioni. Per "trasparenza" si intende l’accessibilità totale delle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività del Comitato, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse.
Lo Statuto dell''Associazione (art. 14, comma 2, lett. h) prevede che tra i diritti dei Soci vi rientra quello di "esaminare i libri sociali secondo le modalità definite da apposito regolamento". Per questo, la CRI ha adottato il Regolamento sulla trasparenza e sui controlli, al fine di meglio definire l'ambito di accessibilità interna ed esterna dei dati, delle informazioni e dei documenti riferiti ai Comitati CRI. In particolare, questi ultimi sono tenuti a garantire l'accesso, da parte dei Soci, ai libri sociali nonché debbono procedere alla pubblicazione degli estratti dei principali atti deliberativi (artt. 3 e 4).
A tal proposito, su apposita sezione del portale CRI Risponde sono pubblicate le Linee guida per la standardizzazione degli atti dei Comitati CRI, che approfondiscono ed illustrano come redigere, tenere e conservare correttamente i libri sociali del Comitato (es. verbali dei Consigli Direttivi, verbali delle Assemblee dei Soci, provvedimenti del Presidente, etc.), oltre a fornire dei modelli standard da poter utilizzare.
A norma della Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1 - commi n. 125-127), l'Associazione e tutti i Comitati CRI sono tenuti a pubblicare nei propri siti internet o analoghi portali digitali, entro il 15 giugno di ogni anno, le informazioni relative a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, effettivamente erogati dalle pubbliche amministrazioni (PA) o dalle società pubbliche, pari o superiori ad € 10.000 nell’anno solare.
Il Comitato Nazionale - in un'ottica di supporto al territorio - mette a disposizione uno strumento gestionale di raccolta dati (disponibile sulla piattaforma GAIA), attraverso il quale i Comitati CRI possono adempiere agli obblighi previsti compilando un questionario, che viene successivamente pubblicato dall'Associazione nella sua veste di rete associativa. Nel 2024, n. 407 Comitati territoriali CRI hanno completato il questionario relativamente alle informazioni dell'anno precedente (nel 2023, n. 424, mentre nel 2022, 499).
Ai sensi dell'art. 14, comma 2, del D.lgs. 117/2017 (Codice del Terzo settore), i Comitati CRI con ricavi, rendite, proventi o entrate superiori a € 100.000 annui, devono pubblicare annualmente e tenere aggiornati nel proprio sito internet, gli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, nonché agli associati.
Bilancio sociale
I Comitati CRI con ricavi, rendite, proventi o entrate pari o superiori a € 1.000.000 sono tenuti a redigere il bilancio sociale secondo le linee guida ministeriali, nonché pubblicarlo successivamente sul proprio sito internet e depositarlo presso il RUNTS (art. 14, comma 1, D.lgs. 117/2017). Il bilancio sociale è uno strumento di informazione e rendicontazione, per mettere a disposizione degli stakeholder (lavoratori, associati, cittadini, pubbliche amministrazioni, etc.), dati e informazioni circa le attività svolte e i risultati sociali, ambientali ed economici conseguiti dal Comitato CRI.
La sezione web dell'Associazione in materia di trasparenza del Terzo Settore.
La sezione web dedicata alla Trasparenza di Cantiere Terzo Settore, il progetto realizzato e sostenuto da CSVnet e Forum Nazionale del Terzo Settore.