L’arte del Cosplay

Di Conchiglia Sara, 3^CSA, 31/05/2024

L’arte del Cosplay

Finalmente sono arrivati gli ultimi mesi scolastici, Aprile e Maggio: l’estate si avvicina, le temperature si alzano e le ore di luce aumentano progressivamente. Allo stesso modo, a cavallo tra Maggio e Aprile si svolge nel nostro territorio una delle fiere di fumetti e manga più grandi e famose in Italia: il Napoli Comicon. Da poco conclusa, la fiera ha attirato migliaia di appassionati da tutta la regione e da tutta Italia. E quale migliore occasione per ammirare centinaia di cosplay curati meticolosamente? Difatti, il Napoli Comicon, oltre ad essere famoso per le sue esposizioni, attività e ospiti, come tutte le fiere del settore, è un punto di ritrovo per tutti i cosplayer. Ma cosa sono i cosplay? E, soprattutto, chi sono i cosplayer?

Cosa si intende per Cosplay?

Il termine cosplay nasce dall’unione delle parole “costume” e “play” ed è definito come la pratica di indossare un costume, generalmente fatto a mano, che rappresenti un personaggio, per poi imitare le sue espressioni e i suoi comportamenti. Inizialmente, riguardava soltanto anime e videogiochi, ma negli ultimi anni ha abbracciato qualsiasi tipo di show, siano essi classici Disney, saghe famose, serie tv animate e non. Di conseguenza, il cosplayer è colui che si cimenta nella realizzazione di tali travestimenti, curando tutto nei minimi dettagli: dal vestito, ad eventuali armi ed accessori caratteristici, dalle parrucche alle lenti a contatto per modificare il colore dei propri occhi. È proprio come essere degli attori, che interpretano il loro personaggio circondati da milioni di fan-spettatori!

Dove e quando sono nati i cosplay?

Il fenomeno dei cosplay, in realtà, non ha una vera e propria data di origine, ma le sue radici sono molto più antiche di quanto si possa pensare: basti pensare ai diversi tipi di carnevali, dove non era raro trovare persone mascherate da figure letterarie e personaggi shakespeariani. I primi veri appassionati, e quindi il fenomeno in sé, risalgono agli anni Quaranta, quando con l’aumento di libri e film di carattere fantascientifico, iniziarono a nascere anche i primi raduni tra fan, con conseguenti tentativi di imitazione di alcuni personaggi. La tendenza proseguì negli anni settanta, prima in America, Paese al quale si riconduce l’effettiva nascita del fenomeno, grazie a raduni a tema Star Trek, e poi in Giappone, dove la tendenza si è diffusa a macchia d’olio, anche grazie alla forte cultura riguardante manga e k-pop e, di conseguenza, una vasta scelta di personaggi a cui ispirarsi. 

Gli ingredienti di un buon Cosplay

Quindi, cos’è necessario per realizzare un buon cosplay? In primo luogo, la pazienza è una qualità fondamentale in questo campo. La realizzazione di un cosplay può richiedere molto tempo, anche mesi talvolta, e, una volta ultimato, non è detto che non sia necessario apportare ulteriori modifiche future. In secondo luogo, la scelta del personaggio da interpretare è fondamentale. Scegliere un personaggio che appassioni, in cui ci si possa identificare, è importante per la resa del cosplay soprattutto nella parte di “recitazione”, nell’imitare il modo di parlare, le movenze e gli atteggiamenti, che in questo modo risulterà molto più semplice e spontaneo. Ma l’ingrediente principale, come si può immaginare, è la creatività e la fantasia. Quello dei cosplay è l’ambito per eccellenza della concretizzazione di creatività e fantasia, a partire dai modi ingegnosi per acconciare le parrucche, dai metodi per riparare eventuali problemi, fino alla vera e propria creazione dei costumi, che spesso si serve di materiali riciclati che richiedono un lavoro manuale per essere adattati alla loro funzione. 

In ogni caso, il cosplay è una pratica aperta a tutti, senza limiti di età o di genere, che può essere accolta da chiunque voglia mettersi in gioco e indossare, per un giorno, i panni del suo personaggio preferito.