Questo progetto offre agli studenti l'opportunità di esplorare temi scientifici complessi come l'ecologia, la biologia marina e la robotica, applicandoli a un problema reale e locale come l'inquinamento della laguna di Marano.
L'alga Ulva rappresenta una risorsa preziosa per la bioremediation e l'alimentazione, e la robotica può svolgere un ruolo chiave nel suo utilizzo sostenibile.
Non si può prevedere l'utilizzo delle alghe raccolte in laguna come integratori, perché, svolgendo una funzione biofiltro con accumulo di azoto possono facilmente accumulare metalli pesanti.
In effetti abbiamo trovato livelli di alcuni metalli fuori tabella per il consumo umano e la legislazione Italiana al momento non permette l'utilizzo di alghe raccolte nel settore food.
Invece l'utilizzo come biofertilizzante per l'agricoltura sarebbe più adeguato e molto interessante nell'ottica di circular economy in questa regione.
Nel nostro caso il progetto continuerà perché stiamo progettando di essiccare le nostre alghe per provare ad utilizzarle come fertilizzante.
Pianteremo semi di basilico e di pomodoro e in alcune utilizzeremo il nostro fertilizzante all’alga Ulva mentre in altre le terremo senza andare a controllare le proprietà del terreno e quali differenze noteremo nella crescita.
Ultima cosa, ma non meno importante il progetto risulta:
trasferibile
replicabile anche a distanza
poco costoso
facilmente implementabile nella parte di raccolta ed elaborazione dati
facile da montare e costruire
facile da mantenere nel lungo periodo e quindi trasferibile da un anno scolastico al ciclo successivo
di facile manutenzione in quanto richiede uno o massimo due interventi alla settimana
gestibile anche da remoto tramite dei sistemi di videocontrollo che si possono facilmente prevedere in maniera tale da mantenerlo anche durante le vacanze estive
semplice da spiegare
DIVERTENTE