scuola

torneo di scacchi nella nostra scuola

a cura di Emanuele

Enrico (2C) premiato da Dirigente e prof.ssa Cunsolo

Aula magna che ha ospitato il Torneo di scacchi

Avete mai giocato a scacchi? Ma cosa sono gli scacchi? Sono un gioco di strategia che si svolge su una tavola quadrata detta scacchiera, formata da 64 caselle e da 32 pezzi totali. Ogni giocatore deve avere un re, una regina, due alfieri, due cavalli, due torri e otto pedoni. Sono nati in India intorno al VI secolo d.C. e giunsero in Europa verso l'anno 1000, con ogni probabilità grazie alla mediazione degli Arabi.

Ebbene, lo sapevate che lunedì 26 aprile 2021, nell’aula magna della Scuola secondaria “A. M. Dogliotti” di Campagna Lupia, si è tenuto il torneo di scacchi? Al termine dell’orario scolastico, gli alunni che si sono fermati alle lezioni di scacchi della prof.ssa Cunsolo hanno potuto mettersi in gioco. Io sono stato uno dei partecipanti al torneo!

Quando siamo entrati in aula magna abbiamo trovato dei tavoli con sopra una scacchiera e i pezzi già al loro posto. La preside, con un programma apposito, ha formato le coppie e il primo round è così iniziato. Ad ogni partita vinta si guadagnava un punto e così è stata creata la classifica conclusiva. Per chi fosse interessato, la classifica è appesa alle porte d’ingresso della Scuola secondaria: complimenti al vincitore del torneo, Enrico della classe 2C!

È stata un’esperienza fantastica, ci siamo messi alla prova e ci siamo divertiti molto. Spero che anche nei prossimi anni si possa ripetere questa attività e, se vi viene proposta, accettate e mettete in gioco le vostre abilità, voi stessi!

d.a.d. creativa alla primaria!

a cura delle classi 1A e 1B Primaria "G. Leopardi"

Salve Signor Giornalino e saluti a tutti voi che vi dedicate alla realizzazione degli articoli, delle rubriche, dei giochi, dei concorsi e di tutto ciò che di entusiasmante e di coinvolgente si trova in PUNTO SCUOLA!!!

Noi, che siamo gli alunni, le alunne, i genitori e gli insegnanti della 1A e della 1B della Scuola primaria "G. Leopardi", abbiamo visto il fantastico lavoro che state portando avanti e desideriamo ringraziarvi di cuore per il regalo che ci fate ad ogni uscita del giornale.

In questo periodo in cui anche la scuola deve affrontare grosse difficoltà a causa di quello che sta succedendo nel mondo, leggere i vostri interessanti articoli, sentire parlare di sogni e partecipare alle iniziative da voi proposte è come avere la possibilità per qualche attimo di non pensare ai problemi di sempre! Ecco, per questo vogliamo dirvi GRAZIE! GRAZIE davvero!

E poi… se volete e se avete spazio, visto che tutta la scuola vi guarda, vi chiediamo di esaudire un nostro desiderio: potete pubblicare le foto di alcuni lavori che abbiamo fatto durante la DAD? Per noi sarebbe un onore vedere le nostre foto in una delle pagine del giornale. Ci piacerebbe mostrare cosa siamo riusciti a realizzare seguendo le lezioni a distanza grazie anche all’aiuto dei nostri genitori! Ci siamo divertiti a costruire un portacellulare per il telefono di mamma o papà e abbiamo dato vita a tante simpatiche pecorelle pasquali che ancor oggi continuano a belare! Le sentite anche voi?

È proprio vero: insieme possiamo fare un sacco di cose bellissime anche se siamo distanti! Basta avere la voglia di provarci, basta metterci un po’ di impegno e magari un pizzico di fantasia! Noi vi ringraziamo in anticipo qualsiasi sia la vostra risposta e prima della fine dell’anno, quando avremo imparato a scrivere dei bei “pensierini” da soli, verremo a trovarvi di nuovo… se ci date il permesso!

Grazie ancora, un saluto di cuore e un abbraccio a tutti voi!

magia del chiaroscuro

a cura della classe 4A Primaria "G. Leopardi"

Noi alunni di 4^A della scuola Giacomo Leopardi, studiando il chiaroscuro, metodo grafico e pittorico con cui si possono riprodurre le luci e le ombre, abbiamo capito che, grazie a questa tecnica, si può avere l’effetto tridimensionale di un oggetto rappresentato su di un foglio. Abbiamo così costruito un teatrino delle ombre per sperimentare, in modo pratico, il chiaroscuro.

L’occorrente per la realizzazione è davvero a portata di mano: scatola da scarpe, carta da forno o velina, cartoncino nero, stuzzicadenti o cannucce, forbici, colla, matita e una pila.

Per realizzare il nostro teatrino, bisogna ritagliare la scatola da scarpe fino ad ottenere un’apertura rettangolare, si incolla la carta forno per coprire l’apertura e si aspetta che si asciughi. Nel frattempo, si scelgono i personaggi della storia che si vuole rappresentare, si disegnano o si stampano, si ritagliano e si incollano sulla metà degli stuzzicadenti o cannucce. Si prende infine la pila e la si posiziona dietro alla scatola. E’ importante ora spegnere le luci nella stanza, accendere la pila e….il vostro teatrino prenderà vita. (Elena R. e Tabatha)

Ognuno di noi ha realizzato il proprio teatrino, inventando o scegliendo una storia già conosciuta. Abbiamo fatto una votazione di classe assegnando un punteggio ad ogni video teatrino dei compagni e, quello che ha raggiunto il miglior punteggio, è quello della nostra compagna Sabrin. L’abbiamo scelto perché è quello che maggiormente ha riaspettato le consegne dell’insegnante ma soprattutto perché la storia che lei ha inventato, è davvero commovente e ci ha colpiti tutti subito. Buona visione.

Abbiamo sperimentato poi, sempre con la tecnica del chiaroscuro, il disegno di alcuni frutti: la mela, la pera, o di oggetti come una palla, creando l’ombreggiatura in base alla provenienza della luce. La luce può provenire da destra oppure da sinistra. Grazie ai chiaroscuri, si può avere la tridimensione degli oggetti. Questa tecnica va fatta a matita, anzi ancora meglio con matite diverse (HB e B” ricordiamo che le matite con la lettera H sono più dure, perciò il tratto è più chiaro e sottile, mentre quelle con la lettera B sono più morbide e il tratto dunque è più scuro e più spesso).

Dopo aver disegnato l’oggetto, la bravura sta proprio nel creare, in base alla provenienza della luce, l’effetto ombra più reale possibile. Anche in quest’occasione abbiamo scelto i disegni più suggestivi, più reali e, dopo un’attenta e accurata selezione, abbiamo scelto le opere di: Angelica, Elena T, Elena R, Valentina e Riccardo. Potete apprezzarli qui di seguito.

Ma la tecnica del chiaro scuro non finisce qui. Con la nostra insegnante abbiamo studiato anche la Notan Art: un concetto di arte giapponese che riduce l’immagine ad un accostamento di luci e ombre creando un’armonia con il bianco (luce) e il nero (scuro). Anche questa tecnica è semplice da realizzare, è sufficiente avere un cartoncino nero di circa 30x30 cm, un foglio bianco A4, forbici e colla.

Per realizzare la nostra Notan Art, abbiamo preso il cartoncino nero, abbiamo disegnato al limite di ogni lato delle forme a piacere e poi le abbiamo ritagliate. Abbiamo poi successivamente incollato al centro del foglio bianco A4 il cartoncino nero ritagliato e poi abbiamo incollato a specchio le forme ritagliate sulla corrispondente nel cartoncino nero, per completare la nostra opera (Nicolò ed Emma).

AMMIRATE!!! Abbiamo proceduto anche questa volta nella scelta del miglior capolavoro realizzato e, a maggioranza, abbiamo deciso per la Notan Art realizzata dalla nostra compagna Tabatha.

ESPERIMENTO... VULCANICO!

a cura di Michael, Francesco e Gaia (1C)

GIOCHI MATEMATICI: Per fortuna ci ho provato!

a cura di Emanuele

Cari lettori, desidero condividere con voi una testimonianza di un ragazzo che non credeva in se stesso. Lui ha partecipato ai giochi matematici d'autunno ed è riuscito a passare ai quarti di finale. Ma adesso lasciamo parlare lui.

Ciao a tutti, mi chiamo Mario e sono un ragazzo di 14 anni. Una delle mie grandi passioni è la matematica. Mi appassionano un sacco gli indovinelli di logica perché mi aiutano a sviluppare il cervello. Come ben sapete, in novembre ci sono stati i giochi matematici d’autunno e io mi sono messo in gioco, ho partecipato e mi sono divertito. È successo poi che nelle selezioni sono passato alla gara successiva, che sono i quarti di finale. Non volevo partecipare... Mi avevano offerto di continuare, ma io non volevo accettare... Dicevo che tanto non avrei mai vinto, che non sarebbe servito a niente.

Questo è stato il più grande errore che potessi fare. Mi davo del fallito! Ma se non fosse stato per i miei professori, oggi starei ancora a piangermi addosso. La prof.ssa Stefania Cunsolo mi ha aiutato tantissimo, mi ha dato il coraggio e la forza di accettare la sfida e continuare. Lei mi disse che potevo farcela e che se anche avessi perso, sarei stato super per il semplice fatto di averci provato. Partecipai così ai quarti di finale! Mi divertii moltissimo, utilizai tutte le mie forze e risposi a tutti i problemi.

Alla fine, quando sono arrivati i risultati, non sono stato preso per le semifinali. Non mi scoraggiai, ero orgoglioso di quello che avevo fatto. Ricordo la frase che tutti dicono ma pochi comprendono. “L’importante non è vincere, ma partecipare e divertirsi”.

Grazie mille, Mario, per la tua storia incoraggiante. Se davanti alle difficoltà della vita ci fermassimo, non andremmo più avanti. Ma se ci proviamo, abbiamo la possibilità di farcela!