POSTA DEI LETTORI

domande incrociate: i social

a cura di Sofia

Per questa pubblicazione abbiamo pensato di proporvi un’intervista, mettendo a confronto due persone che esprimono il loro giudizio sui social. Paolo e Francesco sono due adulti e hanno opinioni diverse su questo argomento ed è interessante leggerle.

- Cosa ne pensa dei social?

PAOLO: I social hanno un utilizzo popolare da una quindicina d'anni e parlando al plurale mi permetto di evidenziare che si distinguono per varie tipologie. In ognuna di queste ci sono sicuramente pro e contro ma mettendoli sul piatto della bilancia il peso maggiore lo hanno i pro. Ci sono social di svago come Facebook, Instagram, TikTok (tra i più utilizzati), che permettono di stare in contatto con amici, trovarne di nuovi, essere informarti del mondo che ci circonda e/o rilassarsi con cosa più ci piace e ci interessa come può essere uno sport specifico, un tipo musica o spettacolo, motori e tutto il resto. Esistono anche social professionali come Linkedin, che non so se lei conosce, che è una piattaforma dove le aziende e dipendenti condividono esperienze, novità di prodotti e soluzioni, si organizzano webinar, si pubblicano articoli e progetti. Quest' ultimo per un dipendente come me è una sorta di curriculum vitae on line ed aperto a tutti e viene utilizzato dai recruiter chiamati anche head hunter letteralmente i cacciatori di teste (perdoni i troppi inglesismi), per contattare i vari profili professionali e per proporgli nuove opportunità. Non le nascondono che il mio ultimo cambio d' azienda è passato proprio per Linkedin quindi ha anche una utilità puramente personale. Concludendo penso che i social siano lo specchio di noi stessi anche perché ricordiamoci che alla base, anche se nascosti, ci sono algoritmi (una sorta di intelligenza artificiale) che ci propongono quello che noi cerchiamo e quindi siamo. Logicamente è di fondamentale importanza in primis per i minori la supervisione di persone adulte e poi creare ASSOLUTAMENTE un distacco netto tra la vita reale e la realtà virtuale.

FRANCESCO: Penso possa essere uno strumento di una certa utilità anche se personalmente non ne faccio uso e sconsiglio vivamente i miei figli ad utilizzarlo in quanto credo siano potenzialmente pericolosi specialmente per i ragazzi molto giovani che sono all’oscuro dei pericoli che si celano dietro di questi. Credo che non siano assolutamente indispensabili per la crescita e le relazioni dei ragazzi.

- Come reputa i ragazzi che mostrano il loro volto pubblicamente?

PAOLO: Positivamente! secondo me chi ci mette la faccia ha sempre ragione ed è invece chi si nasconde che ha torto e dal quale bisogna diffidare.

FRANCESCO: Non ho nessun giudizio nei confronti dei ragazzi che pubblicano i loro volti o video di se stessi, sarebbe interessante capire perché c’è questo forte desiderio di “pubblicarsi” in rete. Forse sarebbe opportuno più controllo da parte dei genitori anche se mi rendo conto che non è assolutamente facile.

- Secondo lei è meglio avere account privati?

PAOLO: Riprendendo quanto detto nella prima risposta dipende di quale social stiamo parlando e dal genere di cosa che vogliamo pubblicare. Una soluzione come quella in essere da un paio d'anni di Facebook dove ci sono, se ricordo bene, 4 livelli di privacy sia la miglior soluzione perché lascia all'utente la facoltà di scegliere cosa, come e a chi far vedere quello che vogliamo postare (altro inglesismo, ahimè). Piuttosto di parlare di account privati credo sia necessario parlare di veridicità degli account; io sono per la corrente di pensiero che ogni account dovrebbe essere verificato così da responsabilizzare l'utente. La maggior parte degli aspetti negativi dei social derivano dai cosiddetti "fenomeni da tastiera" ma se quest'ultimi fossero facilmente perseguibili dalla legge ne conseguirebbe che ci sarebbe meno spazzatura e probabilmente anche il mondo virtuale sarebbe migliore. Comunque sono fiducioso, ci arriveremo.

FRANCESCO: Credo sia meglio aver la possibilità di limitare e aver sotto controllo le persone che mi “vedono” e quindi penso sia opportuno avere un account privato.

Ringrazio Paolo e Francesco per il loro tempo e il loro giudizio sui social. Spero che questa intervista vi sia piaciuta e vi abbia fatto riflettere su degli aspetti. Un saluto dalla redazione del giornale scolastico!