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terapia contro la sclerosi multipla

a cura di Edel

La sclerosi multipla è una malattia degenerativa a carico del sistema nervoso centrale che colpisce ogni anno circa 3.400 persone in Italia, con un’età di esordio generalmente tra i 20 e i 40 anni. La maggior parte delle persone con sclerosi multipla presenta una forma di malattia in cui il danno a livello neurologico si accumula lentamente, ma esiste anche una parte di pazienti (il 10% dei casi), che presenta forme di sclerosi molto aggressive e che rispondono poco alle terapie. In questi pazienti la malattia può causare danni irreparabili in poche settimane o pochi mesi per cui è necessario agire il più velocemente possibile.

Finalmente uno studio italiano, coordinato dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e dal Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili dell’Università di Genova, che è stato pubblicato sulla rivista medica Neurology, ha dimostrato per la prima volta l’efficacia a lungo termine del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche. I pazienti con sclerosi multipla aggressiva sottoposti al trapianto hanno una remissione di malattia duratura nel tempo.

Lo studio retrospettivo che ha coinvolto 20 centri italiani e i risultati dimostrati hanno un’enorme rilevanza nell’ambito della ricerca su questo tipo di malattia, perché nonostante esistano terapie in grado di rallentare la progressione della malattia, non è ancora possibile bloccarla del tutto.

Esso ha, anche, analizzato l’efficacia nel tempo del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche, che prevede il prelievo di cellule staminali dal paziente e la re-infusione delle stesse dopo un trattamento chemioterapico. Il lavoro prevedeva un intensa immunosoppressione iniziale, per eliminare l’infiammazione del sistema nervoso che caratterizza la sclerosi multipla, e la successiva re-infusione delle cellule staminali ematopoietiche precedentemente raccolte dal paziente stesso, per la formazione di un nuovo sistema immunitario, più tollerante e meno aggressivo.

Sono stati studiati tutti i pazienti con sclerosi multipla aggressiva che hanno subito un trapianto in Italia dal 1998 al 2019 e sono stati seguiti per un follow up medio di circa 6 anni. I dati dimostrano che oltre il 60% dei pazienti non ha un aggravamento della disabilità dopo 10 anni dal trapianto e in molti casi si osserva anche un miglioramento del quadro neurologico duraturo nel tempo.

Lo sapevi? Secondo te, come si sente un medico che aiuta queste persone malate?