SPORT

intervista ad un professore "atletico"

a cura di Pietro e FIlippo (3B)

Da quando abbiamo saputo che abbiamo un professore "atletico", non vedevamo l'ora di intervistarlo! Il momento è arrivato e ringraziamo di cuore il prof. Francesco Toniolo (nell'immagine qui sopra) per la sua disponibilità a rispondere alle domande di Punto Scuola.

Quando ha iniziato a fare atletica?

Ho iniziato a fare atletica nel 2008, all'inizio della seconda superiore. Da bambino ero un grande appassionato di basket, sport che ho praticato per circa 7 anni; poi (costretto dai miei genitori..) ho fatto qualche anno di nuoto. L'atletica, invece, non l'avevo mai considerata, neanche lontanamente, mi sembrava assurda l'idea di potersi divertire correndo attorno ad una pista. Ho iniziato per caso, quasi controvoglia, perché un mio amico mi aveva convinto ad accompagnarlo. Lui smise dopo circa un mese, io invece ho continuato per 14 anni…

Come si è appassionato a questo sport?

Ci sono due cose che mi hanno fatto innamorare dell'atletica. La prima è la fatica, e il modo in cui la fatica cambia il rapporto che hai con il tuo corpo. Impari a accoglierla, a ricercarla, a divertirti ed emozionarti finché lo fai, e - nel frattempo - impari a conoscere il tuo corpo, convincendolo a fare ancora un altro passo, e poi un altro, e un altro ancora... La seconda è il fatto che nell'atletica non ci sono scuse né scorciatoie: ci sei tu, una distanza da percorrere e un cronometro. E pochi decimi di secondo, una partenza sbagliata, un allenamento saltato, determinano se tornerai a casa soddisfatto oppure no.

Ha mai partecipato a qualche competizione importante?

Non ho mai partecipato a grandi eventi o competizioni, l'atletica è uno sport spietato: per eccellere serve (oltre a tantissima determinazione e voglia di far fatica) un grande talento, e io purtroppo non ho avuto questa fortuna! Però la cosa di cui sono più orgoglioso, nel mio percorso sportivo, è il fatto di essere riuscito a tenere duro e migliorarmi nonostante alcuni anni di insuccessi, oltre al fatto di essere ancora qui a divertirmi e ad aver voglia di correre!

Quanto spesso si allena?

Mi alleno 5 o 6 volte alla settimana (a seconda del periodo dell'anno e della fase della preparazione agonistica). Poi, alleno un gruppo di ragazzi della vostra età (e poco più grandi) per 2-3 volte alla settimana.

Qual è la sua specialità dell’atletica?

La mia specialità sono i 400 metri (il cosiddetto "giro della morte"). Qualche anno fa preparavo anche gli 800 metri, ma non erano adatti a me, mentre negli ultimi anni ho cambiato preparazione e ho aggiunto i 200 metri.

Ringraziamo il prof. Francesco Toniolo e concludiamo con un'immagine che per lui rappresenta l'atletica.

Timothy Cheruiyot (campione uscente dei 1500m) regala a Jakob Ingebrigtsen (ragazzo di vent'anni, fresco campione olimpico) il suo braccialetto portafortuna, un gesto che in Kenya è considerata un'importante tradizione e segno di rispetto.

c'hai mai giocato? il polo

a cura di Filippo (3B)

Cari lettori, bentornati in questa mia rubrica in cui parliamo di sport sconosciuti, o di cui non si sa un granché. Lo sport che ho scelto per questa uscita è il Polo.

Il polo è uno sport di origine asiatica diffuso fin da epoca remota. Questo sport venne introdotto in Europa da alcuni ufficiali britannici che, in ritorno da un viaggio in India occidentale, disputarono la prima partita “europea” di questo sport nel 1869 in Gran Bretagna.

Il polo non era ancora rigidamente regolamentato e in quei tempi veniva praticato con regole diverse da quelle di oggi. Il polo si pratica su un campo rettangolare, lungo da 180 a 275 m e largo da 146 a 182 m, bordato da un tavolato dipinto in bianco e alto 26 cm. Al centro dei lati minori sono collocate le porte.

Ciascuna squadra è composta da 4 giocatori che si affrontano per un massimo di 8 tempi di 8 minuti ciascuno. I giocatori, muniti di un casco protettivo, guidano un cavallo e impugnano con la destra un maglio col quale devono colpire la palla per indirizzarla dentro la porta della squadra avversaria.

Vince la squadra che segna più punti, nel polo definiti vantaggi.

mason greenwood: innocente?

a cura di Pietro (3B) e Gioia (3C)

Uno scandalo: la (ex) stella inglese del Manchester United, Mason Greenwood, è stato accusato di stupro e violenza dalla sua fidanzata, la quale ha condiviso sui social contenuti che hanno lasciato tutti a bocca aperta.

Tutto è iniziato il 30 gennaio quando Harriet Robson, la ragazza di Mason, ha postato sul suo profilo Instagram una serie di foto e video che la mostravano con labbra e volto insanguinato e con lividi sulle gambe e in altre parti del corpo, accompagnate dalla frase: "A tutti quelli che vogliono sapere cosa mi fa davvero Mason Greenwood". Harriet aveva pubblicato anche un audio di una presunta lite con il fidanzato, con tanto di minacce, ma poi questo stesso audio è stato cancellato.

Queste prove sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso e Mason è rimasto sotto processo e in carcere per tre giorni. In seguito è stata pagata la cauzione e il calciatore è tornato a casa in regime di libertà vigilata.

Questi terribili avvenimenti, però, non hanno influito solamente sulla sua vita privata, anzi, hanno enormemente compromesso la sua carriera: lo United ha infatti deciso di sospendere Mason Greenwood a tempo indeterminato; Mason non può avere accesso al centro sportivo del club, né allenarsi in gruppo né tantomeno essere convocato per qualsiasi incontro.

Un altro esempio che si collega alla carriera e alla popolarità del ventenne è quello della Nike, che ha sospeso ogni associazione del marchio alla sua figura. Chi accede allo store online della società non troverà più alcun riferimento al calciatore: non ci sono né il suo nome né la sua divisa.

L'ultimo brutto colpo è arrivato con un'altra decisione molto severa da parte dello United, un modo ulteriore per scavare un solco tra sé e il giocatore coinvolto in una storia raccapricciante: ha scritto ai tifosi in possesso della maglia numero 11 di Greenwood offrendo loro di sostituirla con un'altra a loro piacere. Almeno fino a nuovo avviso, sarà così.

Come hanno reagito i colleghi di Mason?

Molti giocatori Red Devils tra cui Edinson Cavani, Cristiano Ronaldo e Victor Lindelof, dopo l’arresto per sospetto stupro, hanno deciso di non seguire più il 20enne su Instagram, eliminandolo di fatto dalla loro vita e abbandonandolo al suo destino. Altri membri del club inglese pensano invece che abbandonare Mason nel momento del bisogno è come essere divisi nella mentalità di squadra. Pensano poiché fino a prova contraria Greenwood ora sia ancora innocente. Tra le persone che stanno a fianco all’accusato c’è Wayne Rooney, ex calciatore del team. L’allenatore dello United, Ralf Rangnick, alcuni giorni fa, ha parlato per la prima volta dell’argomento: “Ne abbiamo parlato con la squadra ma sono abbastanza sicuro che tutti capiranno che le discussioni interne dovrebbero rimanere interne. È una situazione insolita per tutti”.

Insomma, su Mason Greenwood è calata quella che gli antichi chiamavano “damnatio memoriae”, ovvero "cancellazione della memoria": un provvedimento che cassava ogni traccia di una persona come se non fosse mai esistita… Questo è il sunto del forse terribile fatto che in questi giorni sta coinvolgendo tutti gli appassionati di calcio. Tutto è ancora in bilico.

E tu come la pensi? Scrivilo nella posta dei lettori o nella bacheca dei messaggi!