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clamidia: assassino silenzioso dei koala

a cura di Chiara (3A)

Come avete potuto intuire dal titolo, in questo articolo vi parlerò di come i nostri amati koala si stanno man mano estinguendo. Partiamo prima dal sapere quali sono le cause della loro rapida diminuzione; una delle principali cause che ha aggravato la situazione sono sicuramente gli incendi che, avvenuti ormai un anno fa, hanno devastato l’Australia e ucciso migliaia di koala.Oggi però non voglio parlarvi di questo, ma di un’altra causa: la clamidia.

Ma prima capiamo bene: che cos’è la clamidia?

La clamidia è una malattia sessualmente trasmissibile, causata da un’infezione di un microrganismo, chiamato Chlamydia Trachomatis. È una tra le infezioni più diffuse; si trasmette principalmente attraverso dei rapporti sessuali, ma è ammesso anche tra madre a figlio durante la gravidanza.

Da non molto tempo, la clamidia ha cominciato a diffondersi sempre più rapidamente tra i koala, portandoli ad avere vari problemi come cecità e cisti dolorose nella zona riproduttiva, che possono portare alla sterilità, ovvero l’incapacità di concepire figli, e nei casi peggiori anche alla morte. Questa malattia ha già colpito più del 75% della popolazione dei koala ad est del Paese, e sta continuando a diffondersi in tutto il territorio australiano. Gli esperti, come possibile rimedio, avevano pensato a degli antibiotici contro la clamidia, giustamente; ma hanno dovuto scartarli subito, perché potrebbero andare a distruggere la flora intestinale di cui questi piccoli marsupiali grigi necessitano per mangiare le loro foglie di eucalipto, alla base della loro alimentazione - quindi in un modo o nell’altro li porterebbero comunque a morire-.

Esiste un possibile vaccino?

I ricercatori sono riusciti a creare una sorta di vaccino. Ogni esemplare di koala, prima di essere liberato in natura e abbandonare il laboratorio, sarà dotato di un microchip e riceverà una dose di vaccino.

Le vaccinazioni contro la clamidia continueranno, finché non si riuscirà a salvaguardare adeguatamente questa specie.

Si spera che ciò possa accadere al più presto.

Ricorda: “Ogni koala salvato, è un atto d’amore realizzato”.

conosci l'axolotl?

a cura di Kawthar (3B)

Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta di questo “mostro marino”. Quest’ultimo è popolare tra gli animali domestici esotici. Facciamo chiarezza: “cos'è questa adorabile creaturina dal nome strano?”

L’Axolotl è un anfibio davvero molto particolare: vive principalmente sott’acqua e, a differenza di altri anfibi, non effettua la metamorfosi, compie il suo intero ciclo vitale allo stadio larvale. Queste salamandre si distinguono per i loro occhi scuri,gli arti minuti, e la coda formata da pinne, che permette loro di muoversi nell’acqua. Se osserviamo l’Axolotl da vicino, sembra apparire col sorriso in volto, questo gli conferisce un aspetto carino e amichevole.

Ciò che sorprende riguardo a questo animale, è la sua capacità di far ricrescere organi e arti, come zampe, branchie, e perfino cervello e cuore, in pochissimo tempo!

“Ma da dove viene e perché questo viene chiamato con questo nome bizzarro?”

Il nome Axolotl deriva da una lingua utilizzata dal popolo Atzeco.

“Alt” significava acqua, mentre “Xolotl” era il nome di una divinità. Quindi il suo nome può essere tradotto come “dio dell’acqua” o “mostro acquatico”

Insomma, questo animaletto, con lo sguardo dolce e i colori appariscenti, è un vero spettacolo da vedere, e avere con sé in casa!