Data pubblicazione: Nov 06, 2011 10:48:4 PM
Questa frase, costruita insieme, collega nel modo giusto tre concetti fondamentali su quattro:
Quando il ghiaccio fonde, o l'acqua evapora, le molecole rimangono le stesse;
si formano materiali diversi, ma la sostanza rimane la stessa e si chiama acqua.
La frase continua così:
Dato che con la fusione e con l'evaporazione non si forma nessuna nuova sostanza, queste sono trasformazioni fisiche.
Ma noi facciamo chimica e ci interessano le trasformazioni chimiche, quelle in cui invece si formano nuove sostanze.
Come facciamo ad accorgerci quando si formano nuove sostanze?
Vediamolo con alcuni esperimenti concreti:
Facciamo attenzione a non usare mai la parola sostanze o trasformazione chimica nella colonna delle osservazioni: le sostanze non si vedono, ma si "sanno" o si "deducono". Quelli che noi odoriamo, vediamo e tocchiamo sono materiali, porzioni di materia. Potrebbero essere singole sostanze, come potrebbero essere miscugli di sostanze.
In sintesi, per quello che abbiamo osservato e capito oggi, le nuove sostanze si riconoscono grazie a nuovi odori, nuovi stati (liquido, gas, solido), raffreddamenti o riscaldamenti che si verificano da soli (senza riscaldare o raffreddare dall'esterno.)
Queste cose che sono cambiate nelle trasformazioni chimiche, che ci hanno fatto capire che nuove sostanze stavano prendendo il posto di quelle vecchie, sono le proprietà.
Colore, odore, temperatura, stato di aggregazione, sono proprietà facilmente percettibili che ci fanno accorgere se le sostanze si stanno modificando oppure no.
Esistono anche molte proprietà che possono essere ricavate da misure precise e non dall'osservazione diretta, come la densità, che abbiamo già visto. Queste proprietà sono importanti per essere sicuri che abbiamo una ben precisa sostanza pura e ci aiutano a riconoscerla, ma ci aiutano di meno a capire se sta avvenendo una trasformazione fisica o una chimica, proprio perché queste proprietà devono essere ricavate con misurazioni a parte.