2° Giorno VillaCarmen

 Il Danubio confine fra

   Romania e Serbia  

In uno splendido scenario

    Apo se la Gode      

  Una strada panoramica 

 con alcuni tratti sterrati  

    " Decebalo "     

   ultimo re dei Daci   

   Apo e Gianlu      

....Gianlu en do vai..      

   Incontri particolari  

 Baile Herculane   

con il buio arriviamo 

  in Villa Carmen   

Alex il caro nipote e  una mangiata da ricordare.           

  Romania in moto

2° Giorno

 venerdi 21 agosto 2009

DAL DANUBIO A BUCAREST

Partenza di buon mattino da Arad, dopo una colazione abbondante alla romena.

Anche oggi sappiamo che ci attendono tanti km, il traguardo è Bucarest al B&B Villa Carmen dove ci aspetta la cara suocera Doamna Sefa Coca e dove ci riposeremo un giorno. Oggi dobbiamo completare l’aggiramento della Serbia (per la mancanza del passaporto di Gianlu) ritornando sul percorso orginale che prevedeva l’entrata in Romania da Belgrado per poi costeggiare il Danubio e viaggiare verso Bucarest. Quindi ci dirigiamo verso Timisoara, Oravita, Moldova Veche ed . . .    eccoci sul Danubio…

Lo spettacolo inizia ...

credo che i miei compagni di viaggio apprezzino  il panorama che appare ai loro occhi.

Siamo quasi gli unici, soli soletti, "padroni della strada", percorriamo questa magnifica via per oltre 80 km lungo il maestoso Danubio confine fra Romania e Serbia, con piccoli tratti in strada ancora sterrata. 

 

 La mente si libera, il paesaggio invoglia ad avanzare, è un piacere pervadere questo ambiente, l’entusiasmo del Trio cresce….

 

Questi sono luoghi storici: lo si evince anche dall’immagine dell’ultimo re dei Daci, Decebalo , scolpito nella roccia che in queste zone cercò di difendere la Dacia dall’invasione dei romani e dell’imperatore Traiano (avvenuta nel 101)

 

Lasciato il Danubio il viaggio continua con una deviazione alle Terme Baile Herculane: queste fonti furono fondate dagli antichi romani , si dice abbiano grandi proprietà curative,  abbiamo sentito il tipico odore sulfureo e apprezzato le pregevoli architetture anche se certamente lo stato di conservazione non è del tutto buono e  i lavori di ristrutturazione e  rivalutazione sono fortemente urgenti e necessari.

 

Dalle Baile Herculane ci  dirigiamo verso Portie de Fier e Drobeta Turnu Severin: questo tratto di strada molto trafficato ha sicuramente mostrato il lato negativo della Romania con  continue soste ai semafori per lavori di rifacimento stradale,  ma si lavora e le nuovissime asfaltature trovate poi su vari tratti del percorso sono una prova dei progressi in atto in Romania che compensano alcuni disagi.

 

Abbandonata questa  strada deviamo verso i Subcarpatii e Targu Jiu seguendo la nostra filosofia di viaggio su un percorso che soddisfa la vista e permette una guida rilassata con una sensazione di libertà. 

Questo e' un altro contatto con la Romania che ci attendevamo.

I primi passi di montagna vengono superati fino ad arrivare a Ramnicu Valcea dove uno stradone immenso, perfettamente asfaltato, ci permette di “smanettare” spensieratamente buttandoci verso Pitesti.

 

Con difficoltà, per il buio incontro problemi ad orizzontarmi, conduco a Villa Carmen i miei due amici con un accresciuta stima e ammirazione per Gianlu (che prima del viaggio non conoscevo), un ottimo ragazzo e un compagno di viaggio ideale del quale comincio ad apprezzare il carattere e le tante doti.

(Apo dice: tra cui sicuramente quelle motociclistiche! E' un vero "motard "e in alcuni tratti di fuoristrada, affrontati per divertimento, mi ha fatto da maestro, trasferendo la sua esperienza di pilota anche da trial e enduro.)

Finalmente a Casa ! ! !        Qui, l'Italia è più vicina.

Doamna Sefa Coca (mia suocera) con il nipotino Alex accoglie tutti a braccia aperte, ci stavano aspettando fin dal mattino, preparando e organizzando ogni cosa come lei sa fare. Il fumo visto da lontano, subito notato da Gianlu, annunciava che qualcosa era in cottura…. una gustosissima grigliata di carne . ..


km percorsi 792 di cui 100 di autostrada

L’ultimo tratto di strada, da Pitesti a Bucarest , è stato il più duro: 106 km di autostrada che, per la stanchezza o per la voglia di arrivare, sembravano non finire mai e ci fanno arrivare a Bucarest o meglio a Corbeanca in zona Aeroporto Otopeni con il buio.

 

Apo e' rimasto un po' sconcertato all'uscita dall'autostrada, catapultati in un ingorgo ad un bivio con "la cintura"non regolato da un semaforo e con un fondo stradale segnato da profondi solchi lasciati dai TIR!

L'arrivo sul .......          

           DANUBIO  !  ! 

una sosta fra le rocce      

.....il bel paesaggio   

  Siamo quasi gli unici a  

 percorrere questa strada.

               Resti di          

Fortificazioni Medievali

Gianlu e sullo sfondo 

la prima Chiesa Europea 

                                   

  Paesaggio "danubiano" 

                     

   APO >>>> 

VOLA !  CON IL CORPO      E   CON LA   MENTE .... .!

La serata si conclude

 in allegria