ROCCHETTO DI RUHMKORFF

Il rocchetto di Ruhmkorff, o "rocchetto di induzione" (1851), appartiene alla famiglia dei trasformatori e ha avuto nella storia dell'elettromagnetismo un ruolo di primo piano come generatore di corrente.

Attorno allo stesso nucleo ferromagnetico sono avvolte due bobine, il circuito primario, alimentato da una batteria, e il secondario, a molte più spire. Il primario comprende un interruttore e, in serie, un sistema a martelletto che interrompe periodicamente il contatto ogni volta che il nucleo ferromagnetico si magnetizza quando passa corrente.Dopo ogni interruzione del contatto, il nucleo ferromagnetico si magnetizza e il martelletto torna nella posizione iniziale chiudendo nuovamente il circuito. In tal modo nel secondario circola corrente continua alternativamente in un verso e nell'altro.

Il rocchetto a induzione è stato per più di mezzo secolo l'unico dispositivo in grado di generare tensioni periodiche elevate, ed è stato determinante per lo sviluppo delle ricerche sulle onde hertziane e sulla scarica nei gas rarefatti. Rappresenta un accessorio fondamentale e indispensabile in tutti i laboratori dell'epoca.

L'apparecchio era in grado di sviluppare tra le sferette dello spinterometro, scintille di brevissima durata, alta intensità e lunghe circa 40 cm.