Pac-man

Softrobot interattivo in stile anni '80

Studenti: Eva Bravo, Ana Caboz, Greta Carullo, Oleh Khyzhuk, Giorgio Napoli

P2_Video_PacMan.mp4


Abstract

L’idea progettuale di un giocattolo interattivo per bambini tra i sei e i dieci anni è stata sviluppata a partire dall’analisi di un videogioco degli anni ‘80, “Pac-Man”, con l’intento di riproporlo da gioco virtuale a gioco reale, fisico. Le fasi di osservazione e di test del prodotto si sono state le più utili alla definizione delle regole di gioco, per renderlo più accattivante.

Il gioco prevede la sfida tra due Pac-Man, manovrati da due giocatori diversi, che concorrono a mangiare un numero di palline maggiore al fine di riuscire a ottenere il punteggio più alto e vincere la sfida. Inoltre ogni pallina ha un punteggio differente, per cui importante è non solo mangiare più palline del tuo avversario, ma mangiare quelle che hanno un punteggio maggiore. A seguito di un’attenta analisi delle tipologie di materiali e delle tecniche di produzione di giocattoli la scelta del materiale principale è ricaduta su poliuretano espanso e stoffa. La base interna rigida sostiene tutta la parte di rivestimento morbido e funge allo stesso tempo anche da “vasca” per l’accumulo delle palline, una volta mangiate dal Pac-Man. Il gioco è dotato di: due Pac-Man (uno per giocatore), quattro fantasmini (gli ostacoli, da disporre lungo il piano di gioco, e quindi da evitare) e un totale di 10 palline (di colore differente in base al punteggio che rappresentano).