ZEROMFAL

MODELLI FERROVIARI IN METALLO

novita 2022/2023

LOCOMOTIVA TRIFASE E 431   VERSIONI DEFINITIVA E COMANDO MULTIPLO

9914 E431 TRIFASE versione definitiva 

9915 E431 TRIFASE comando multiplo

9916 E431 TRIFASE versione origine PROSSIMA CONSEGNA

CARROZZA A DUE ASSI TIPO ABi65000 VERSIONI GRIGIO ARDESIA - CASTANO/ISABELLA

C.S. TIPO Bi35000 SOLO SECONDA CLASSE

CARROZZA A DUE ASSI A TERRAZZINO TIPO Bt46000 VERSIONI GRIGIO ARDESIA 

9917 CARROZZA A TERRAZZINI Bt49000 

9918 CARROZZA a due assi mista ABi65000

9919 CARROZZA a due assi seconda Bi35000 

ART.9913 LOCOMOTIVA TRIFASE FS

E 330 VERSIONE DEFINITIVA 

MODELLO IN TUTTO OTTONE 

ART.9912 LOCOMOTIVA TRIFASE FS

E 330 VERSIONE DI ORIGINE

MODELLO IN TUTTO OTTONE

ART.9901 LOCOMOTIVA A VAPORE FS

gr 851

versioni varie 

modello in solo ottone

Gr 851

Prima riproduzione in scala 0 di una locomotiva a vapore del   parco FS, partendo da un prestigioso modello fornibile sia in kit che montato, studiato per permettere a tutti di avere un pezzo che racchiude in se l’essenza della locomotiva vera in tutte le sue componenti. Tutta completamente in ottone a partire dalla caldaia dotata di tutte le apparecchiature riprodotte in microfusione e dal suo interno completamente riprodotto, le casse dell’acqua ed il praticabile con la sua fine zigrinatura nonché il telaio riprodotto nei minimi termini; infine il fiore all’occhiello della cabina il cui interno spinge a sognare di essere minuscoli lillipuziani per entrarci e toccare tutto ciò che nella realtà non abbiamo mai potuto fare. Il modello è disponibile nella versione anni 60’ ed in quella anni 70’ con tutte le differenze che ne conseguono. Inoltre nel kit sono presenti una nutrita serie di immagini e istruzioni dettagliate mentre il modello finito è fornito di certificazione UTE.CA di garanzia. La motorizzazione è MASHIMA con annesso gruppo riduttore di alta precisione. con assi molleggiati

 

ART.9902 

CARRO MERCI TIPO G

VERSIONI VARIE ART.9903 CARRO F

MODELLO IN TUTTO OTTONE 

SOTTOCASSA INTERAMENTE RIPRODOTTO

ART. 9904

CARRO FRIGORIFERO Hg


MODELLO IN TUTTO OTTONE

SOTTOCASSA RIPORTATO

Carri merci tipo G, F ed  Hg in uso presso le FS da decine di anni, questi carri sono costruiti  completamente in ottone con le boccole degli assi effettivamente molleggiati come in tutti i modelli di questa scala; porte apribili, (escluso il carro frigorifero) interni perfettamente fedeli al reale. 

 

ART.9905

AUTOMOTRICE E 623 VARESINA

MODELLO IN TUTTO OTTONE


ELETTROMOTRICE E 623 “Varesina”

L'Automotrice elettrica pesante E.623 è una automotrice elettrica a C.C., a terza rotaia a 650 volt, prodotta a partire dagli anni 30 in 24 esemplari che è stata in uso sulla rete ferroviaria suburbana di Milano e di Napoli fino a metà degli anni 80. Nel 1954 dalla trasformazione di 8 unità rimorchiate si è ottenuto il gr E 624. n conseguenza dell'elettrificazione a C.C. a 650 Volt a terza rotaia delle linee Varesine, la R.A., che ne aveva l'esercizio, aveva fatto costruire a partire dal 1901 le elettromotrici dei gruppi E.10, E.12 ed E.20 con caratteristiche simili a quelle di pesanti veicoli tranviari, sullo stile di quelli statunitensi , allo scopo di servire meglio il notevole flusso di viaggiatori pendolari. Le E.20 che erano telecomandabili erano state trasferite verso il 1925 sulla linea suburbana costituita dal passante ferroviario Napoli Villa Literno.Intorno agli anni 30 si evidenziò sempre più l'obsolescenza dei suddetti rotabili per cui le FS per sostituirli ordinarono all'industria di costruzioni ferroviarie Ernesto Breda un lotto di elettromotrici in grado di trainare rimorchiate e telecomandabili da rimorchiate pilota. L'ordinazione era divisa in due lotti di 8 unità di sola 1 classe, che presero la numerazione E.100-107 e 16 unità miste di 1 e 3 classe numerate E.600-615. La nuova numerazione di E.623.xxx venne adottata in seguito alla trasformazione a 3000 volt con alimentazione a linea aerea e pantografi nel 1952.e E. 623.xxx furono le uniche serie di elettromotrici delle FS che adottarono il sistema elettrico a terza rotaia a 650 volt. In italia il sistema non venne più ripreso e abbandonato a favore di quello a C.C. a 3000 volt ed alimentazione a Pantografo. Il motivo è da ricercare essenzialmente nei problemi determinati dalla tecnica di alimentazione a terza rotaia che richiede pattini striscianti laterali e marciapiedi alti, sia per la difficoltà creata dagli isolamenti della rotaia ad alta tensione e dalla sua pericolosità soprattutto in presenza di attraversamenti stradali e di presenza di persone.Le elettromotrici poggiavano su due carrelli a doppio collo di cigno tipo Commonwealth a due assi su cui erano montati quattro motori elettrici, uno per asse, sospesi per il naso e con trasmissione ad ingranaggi. La potenza complessiva dei motori raggiungeva i 600 kwatt permettendo l'agevole traino di rimorchiate. Sia i motori che le apparecchiature elettriche erano di costruzione CGE. I motori, del tipo CT301A, erano a 4 poli con eccitazione in serie e un grado di indebolimento di campo ad esclusione di spire. Le combinazioni di marcia erano due: 4 motori in serie all'avviamento e in parallelo per la marcia in velocità. Il rapporto di tra smissione era di 23/61. L'alimentazione di corrente avveniva per mezzo di un pattino strisciante applicato sulle fiancate isolato con un telaio di legno. In seguito alla modifica per l'alimentazione a 3000 Volt vennero applicati due pantografi a comando pneumatico. L'aria compressa per l'alzamento dei pantografi all'inizio veniva fornita da un piccolo compressore elettrico a 24 volt. La regolazione della corrente di avviamento (o di spunto ) avveniva per mezzo di un controller ad avanzamento automatico, a comando pneumatico, e reostati di limitazione della corrente di avviamento con due circuiti indipendenti, uno per coppia di motori, che ne rendeva possibile l'esclusione di uno in caso di avaria.Tutte le apparecchiature elettriche erano montate in contenitori sospesi sottocassa. L'alimentazione delle apparecchiature di comando avveniva mediante 4 batterie a 24 volt poste anch'esse sottocassa che venivano ricaricate per mezzo di una dinamo e un regolatore elettromeccanico.Le due serie di elettromotrici E.100 ed E.600, sostanzialmente identiche nella parte elettrica e nella parte meccabnica, erano costituite da una cassa in lamiera saldata con le cabine di guida alle estremità e l'intercomunicante ad ogni testata. Anche i vestiboli di ingresso erano posti alle due estremità con quattro porte a battente dal lato cabina anteriore e due dall'altro. Alla cabina di quest'ultimo si accedeva con porta a battente a filo della cassa.La cassa poggiava su due         carrelli a doppio collo di cigno tipo H 1110, Commonwealth a due assi con passo di 2770 mm e con ruote di diametro      1060 mm. La sospensione era con molle elicoidali sugli assali e doppia balestra sulla trave oscillante. Le boccole delle sale erano a strisciamento e lubrificazione ad olio con guancialetto.I freni erano a ceppi con cilindro  centrale ad aria compressa.Differivano invece nell'allestimento interno: Il gruppo E.100 offriva 54 posti di prima classe con disposizione 2+2 e due compartimenti divisi dalla toilette. Il gruppo E.600 invece era diviso in due compartimenti, rispettivamente di prima classe con 23 posti e di terza classe con 39 posti con sedili in legno, separati tra loro               dalla toilette. Le elettromotrici entrarono in servizio nel 1930 e svolsero un onorevole lavoro durato fino agli anni 80.

 

 

ART. 9906

AUTOMOTORE BADONI D206

SOGLIOLA

MODELLO IN TUTTO OTTONE

ART. 9907  LOCOMOTORE FS

E 326

MODELLO IN TUTTO OTTONE

LOCOMOTORE E 326 

La prima grande locomotiva delle F.S. e’riprodotta in scala 0 in ottone dal sodalizio UTECA/MFAL come merita questo mastodonte elettrico. Progettato nel 1928 risentiva delle caratteristiche delle locomotive a vapore, ovvero ruote motrici di grande diametro (2050 mm) e carrelli portanti direzionali. Fu costruita in 12 esemplari, suddivisi in due, serie appositamente per il servizio veloce passeggeri; il modello interamente in ottone è stato studiato per essere riprodotto in questa grande scala al pari dei modelli di altre marche.con grande completezza di particolari riportati in microfusione, splendide le complesse ruote in fusione e la riproduzione realistica di tutto il telaio. Il gruppo motorizzazione/assi è completamente autonomo, gli assi sono molleggiati con appoggio isostatico e la motorizzazione è MASHIMA , è inoltre possibile dotare il modello di decoder digitale. L’impianto di illuminazione prevede anche gli interni cabina (riprodotti) illuminati

 

Le Locomotive E.326 sono un gruppo di locomotive elettriche costruite dalle FS negli anni 30, fanno parte di una "famiglia allargata" di rotabili costruiti tra gli anni 20 e i trenta dalle Ferrovie Italiane secondo la nuova filosofia dell'"interoperabilità", voluta dall'ingegner Bianchi per ridurre costi e tempi di manutenzione delle locomotive

 


ART. 9908 AUTOMOTORE BADONI

D206 IN VERSIONE DI ORIGINE

MODELLO IN TUTTO OTTONE

ART.9909 TM464  SBB

MODELLO DEL MUSEO DI LUCERNA

IN TUTTO OTTONE ANCHE IN VERSIONE DEMOTORIZZATA

ART.9910 AUTOMOTORE SBB-CFF-FFS

TMII 

MODELLO IN TUTTO OTTONE

ANCHE VERSIONE MUSEALE DI BAUMA

ART.9911 LOCOMOTIVA A VAPORE

gr270 RETE ADRIATICA

MODELLO DELLA MACCHINA IN TUTTO OTTONE CON CABINA APERTA

ART.9912 LOCOMOTIVA TRIFASE FS

E 330 VERSIONE DI ORIGINE

MODELLO IN TUTTO OTTONE

ART.9913 LOCOMOTIVA TRIFASE FS

E 330 VERSIONE DEFINITIVA 

MODELLO IN TUTTO OTTONE 

NOVITA' IN PREPARAZIONE

ART. 9914  LOCOMOTIVA A VAPORE FS - gr640 WALSCHAERTS MODELLO IN TUTTO OTTONE