ART. 9905 ELETTROMOTRICE FS E623 "VARESINA" VERSIONI SIA IN GRIGIO ARDESIA CHE IN CASTANO /ISABELLA
MODELLO IN TUTTO OTTONE, CON GLI INTERNI RIPRODOTTI
MOTORIZZAZIONE CON DOPPIO MOTORE FAUHLABER NEL CARRELLO PRINCIPALE
ELETTROMOTRICE E 623 “Varesina”
L'Automotrice elettrica pesante E.623 è una automotrice elettrica a C.C., a terza rotaia a 650 volt, prodotta a partire dagli anni 30 in 24 esemplari che è stata in uso sulla rete ferroviaria suburbana di Milano e di Napoli fino a metà degli anni 80. Nel 1954 dalla trasformazione di 8 unità rimorchiate si è ottenuto il gr E 624. n conseguenza dell'elettrificazione a C.C. a 650 Volt a terza rotaia delle linee Varesine, la R.A., che ne aveva l'esercizio, aveva fatto costruire a partire dal 1901 le elettromotrici dei gruppi E.10, E.12 ed E.20 con caratteristiche simili a quelle di pesanti veicoli tranviari, sullo stile di quelli statunitensi , allo scopo di servire meglio il notevole flusso di viaggiatori pendolari. Le E.20 che erano telecomandabili erano state trasferite verso il 1925 sulla linea suburbana costituita dal passante ferroviario Napoli Villa Literno.Intorno agli anni 30 si evidenziò sempre più l'obsolescenza dei suddetti rotabili per cui le FS per sostituirli ordinarono all'industria di costruzioni ferroviarie Ernesto Breda un lotto di elettromotrici in grado di trainare rimorchiate e telecomandabili da rimorchiate pilota. L'ordinazione era divisa in due lotti di 8 unità di sola 1 classe, che presero la numerazione E.100-107 e 16 unità miste di 1 e 3 classe numerate E.600-615. La nuova numerazione di E.623.xxx venne adottata in seguito alla trasformazione a 3000 volt con alimentazione a linea aerea e pantografi nel 1952.e E. 623.xxx furono le uniche serie di elettromotrici delle FS che adottarono il sistema elettrico a terza rotaia a 650 volt. In italia il sistema non venne più ripreso e abbandonato a favore di quello a C.C. a 3000 volt ed alimentazione a Pantografo. Il motivo è da ricercare essenzialmente nei problemi determinati dalla tecnica di alimentazione a terza rotaia che richiede pattini striscianti laterali e marciapiedi alti, sia per la difficoltà creata dagli isolamenti della rotaia ad alta tensione e dalla sua pericolosità soprattutto in presenza di attraversamenti stradali e di presenza di persone.Le elettromotrici poggiavano su due carrelli a doppio collo di cigno tipo Commonwealth a due assi su cui erano montati quattro motori elettrici, uno per asse, sospesi per il naso e con trasmissione ad ingranaggi. La potenza complessiva dei motori raggiungeva i 600 kwatt permettendo l'agevole traino di rimorchiate. Sia i motori che le apparecchiature elettriche erano di costruzione CGE. I motori, del tipo CT301A, erano a 4 poli con eccitazione in serie e un grado di indebolimento di campo ad esclusione di spire. Le combinazioni di marcia erano due: 4 motori in serie all'avviamento e in parallelo per la marcia in velocità. Il rapporto di tra smissione era di 23/61. L'alimentazione di corrente avveniva per mezzo di un pattino strisciante applicato sulle fiancate isolato con un telaio di legno. In seguito alla modifica per l'alimentazione a 3000 Volt vennero applicati due pantografi a comando pneumatico. L'aria compressa per l'alzamento dei pantografi all'inizio veniva fornita da un piccolo compressore elettrico a 24 volt. La regolazione della corrente di avviamento (o di spunto ) avveniva per mezzo di un controller ad avanzamento automatico, a comando pneumatico, e reostati di limitazione della corrente di avviamento con due circuiti indipendenti, uno per coppia di motori, che ne rendeva possibile l'esclusione di uno in caso di avaria.Tutte le apparecchiature elettriche erano montate in contenitori sospesi sottocassa. L'alimentazione delle apparecchiature di comando avveniva mediante 4 batterie a 24 volt poste anch'esse sottocassa che venivano ricaricate per mezzo di una dinamo e un regolatore elettromeccanico.Le due serie di elettromotrici E.100 ed E.600, sostanzialmente identiche nella parte elettrica e nella parte meccabnica, erano costituite da una cassa in lamiera saldata con le cabine di guida alle estremità e l'intercomunicante ad ogni testata. Anche i vestiboli di ingresso erano posti alle due estremità con quattro porte a battente dal lato cabina anteriore e due dall'altro. Alla cabina di quest'ultimo si accedeva con porta a battente a filo della cassa.La cassa poggiava su due carrelli a doppio collo di cigno tipo H 1110, Commonwealth a due assi con passo di 2770 mm e con ruote di diametro 1060 mm. La sospensione era con molle elicoidali sugli assali e doppia balestra sulla trave oscillante. Le boccole delle sale erano a strisciamento e lubrificazione ad olio con guancialetto.I freni erano a ceppi con cilindro centrale ad aria compressa.Differivano invece nell'allestimento interno: Il gruppo E.100 offriva 54 posti di prima classe con disposizione 2+2 e due compartimenti divisi dalla toilette. Il gruppo E.600 invece era diviso in due compartimenti, rispettivamente di prima classe con 23 posti e di terza classe con 39 posti con sedili in legno, separati tra loro dalla toilette. Le elettromotrici entrarono in servizio nel 1930 e svolsero un onorevole lavoro durato fino agli anni 80.