Seminario Nazionale dei Licei Matematici 2024
Seminario Nazionale dei Licei Matematici 2024
La vita e la matematica di Vito Volterra,
che capolavoro!
Annalisa Malusa (Sapienza)
Donatella Ricalzone (IIS B. Pascal)
Noemi Stivali (Newton)
Proposta di percorso didattico
sulla dinamica delle popolazioni
Vito Volterra è stato un instancabile promotore del carattere interdisciplinare e internazionale della scienza e del ruolo centrale della matematica come strumento per lo studio di tutte le scienze. Negli ultimi due anni abbiamo sviluppato diversi percorsi pluridisciplinari a partire dal suo pensiero scientifico.
Il laboratorio sarà dedicato ad alcuni di questi percorsi. In particolare proporremo delle attività sui suoi contributi alle scienze biologiche e alla scienza dei materiali.
Prima parte del Laboratorio: Percorsi pluridisciplinari ispirati a Vito Volterra
Vito Volterra sarebbe stato un grande sostenitore del Liceo Matematico! Ha sempre promosso l’interdisciplinarità delle scienze e il ruolo della matematica come “strumento mirabile”. Scrive Volterra nel Discorso inaugurale letto alla solenne apertura dell’Anno Accademico 1901/1902 dell’Università di Roma:
“ma negli uomini di scienza la curiosità è ben più grande di guardare fuori e lontano; vivo è il desiderio di frugare nella vetrina degli altri per ben conoscere il valore della propria…”
Il percorso su Vito Volterra che abbiamo proposto negli anni scolastici 2022/23 e 2023/24 si è svolto nel modo seguente: dopo un accurato studio delle fonti (tra cui alcune inedite custodite dalla Biblioteca dell’Accademia dei Lincei) e alcune uscite didattiche, le studentesse e gli studenti hanno scelto il loro percorso di approfondimento preferito, hanno collezionato il materiale da loro prodotto in un sito web dedicato e hanno presentato i loro lavori al convegno, che abbiamo chiamato Math++, da loro stessi organizzato e che si è svolto nel Dipartimento di Matematica di Sapienza. Nel laboratorio proponiamo alcuni dei lavori svolti e le opinioni degli studenti sul percorso.
Seconda parte del Laboratorio: approfondimenti di biomatematica e scienza dei materiali
Nel Laboratorio proponiamo alcuni argomenti su cui Vito Volterra ha dato contributi essenziali. La sfida didattica (che riteniamo di aver vinto, visto il feedback di fine progetto delle studentesse e degli studenti) è quella di trovare un modo rigoroso per proporre risultati di matematica avanzata, facendo uso di strumenti matematici a disposizione delle studentesse e degli studenti del triennio di qualsiasi ciclo di studi superiore di secondo grado.
Il primo esempio in questo senso è un percorso di biomatematica relativo a modelli matematici per la descrizione dell’evoluzione di popolazioni a partire dalle leggi che regolano l’ecosistema. Si parte dal modello di Malthus relativo all'evoluzione di una popolazione isolata ed omogenea, in presenza di risorse illimitate e in assenza di predatori o antagonisti all'utilizzo delle risorse. In questo modello la popolazione può o estinguersi oppure crescere indefinitamente, in ogni caso con andamento esponenziale. Si passa poi al modello logistico, che introduce una soglia di numerosità della popolazione (la capacità portante del sistema) e, conseguentemente, un equilibrio non banale (ossia un valore non nullo del dato iniziale per il quale l’evoluzione resta costante nel tempo). Si mostra che, in questo ecosistema, la popolazione può estinguersi, oppure tendere monotonamente all’equilibrio non banale, oppure possono aversi dinamiche più complesse, come ad esempio cicli bistagionali stabili. La descrizione di queste evoluzioni di una sola specie viene fatta in termini di successioni definite per ricorrenza (sistemi dinamici discreti) e le soluzioni vengono costruite graficamente attraverso il cosiddetto diagramma a ragnatela, un metodo grafico ad hoc per le successioni definite per ricorrenza che ha il pregio di utilizzare solo la nozione di grafico di funzione. Infine, si introduce il modello predatore-preda proposto da Volterra per predire l’evoluzione della numerosità di due specie che condividono lo stesso territorio. Nel modello non sono previste né immigrazioni né emigrazioni; la numerosità delle prede crescerebbe con dinamica malthusiana in assenza di predatori e si riduce in maniera proporzionale agli incontri con i predatori stessi. D’altra parte, i predatori si estinguerebbero in assenza di prede e si riproducono in maniera proporzionale agli incontri con le prede. Questa dinamica produce un’evoluzione ciclica delle due specie, dipendente solo dalle numerosità osservate all’inizio dell’evoluzione. La rappresentazione grafica delle soluzioni viene fatta attraverso il ritratto di fase (punti del piano che hanno come prima coordinata la numerosità delle prede e come seconda coordinata la numerosità dei predatori). La descrizione qualitativa del ritratto di fase può essere fatta in maniera elementare studiando il segno della variazione delle numerosità delle due specie. Tecnicamente, si tratta di discutere delle disequazioni di primo grado. Per avere un disegno preciso delle soluzioni, si può fare uso di strumenti informatici, come ad esempio un semplice programma in Phyton (per il quale ringraziamo il collega Davide Passaro, che ce ne ha fornito una bozza su Google Colab dopo il Laboratorio da noi tenuto in occasione del Convegno Nazionale dei Licei Matematici a settembre 2023).
Il Laboratorio si conclude con una breve descrizione del contributo di Volterra alla comprensione del meccanismo di deformazione plastica dei metalli teorizzando (nel 1907) la presenza di difetti del reticolo cristallino (le dislocazioni) che permette di spiegare la duttilità dei metalli a dispetto della loro rigida struttura atomica. Per comprendere il modello sono necessarie alcune nozioni di fisica (plasticità) e di chimica (struttura cristallina dei metalli) e osservazioni sperimentali (slittamento dei piani atomici, misurazioni dell’energia di deformazione). L’osservazione sperimentale della presenza delle dislocazioni e del loro ruolo nelle deformazioni plastiche è avvenuta nel 1956, confermando il modello matematico di Volterra.
Quaderno di
lavoro
Conclusioni: ... "Che Capolavoro!"
Il Liceo Matematico è la "lente di ingrandimento" del talento degli alunni.
Sono Gordon jr Addo ho 17 anni e frequento la 4 liceo scientifico, vi racconto la mia esperienza con la traduzione e doppiaggio del video sulle dislocazioni che troverete sul sito in questa pagina: https://sites.google.com/view/vito-volterra-lm-sapienza/la-fisica-di-volterra
Ho curato anche la traduzione dell'articolo di P.P. Claxton nella rivista SCIENCE del 18 settembre 1914 segnato da Vito Volterra con una crocetta: https://sites.google.com/view/vito-volterra-lm-sapienza/documentari-e-interviste
Questa esperienza per me è stata particolarmente illuminante perché ho potuto mettere a frutto il mio talento che è il vero scopo del liceo matematico: diventare bravi si a matematica ma imparare a conoscerci e tirare fuori il meglio di se stessi. Con l'elaborazione di questo lavoro in lingua inglese ho ricavato un vantaggio da quello che all'inizio della mia venuta in Italia sembrava uno svantaggio nella vita unito con la mia difficoltà nel calcolo: discalculia. Ora uso l'inglese e mi sento più bravo anche nei calcoli. Ho collaborato insieme a Daniele ed altri compagni all'ideazione del gioco prede e predatori, è stata un'esperienza unica perché a partire da un idea di base della nostra prof, abbiamo fatto tante prove per migliorarne le regole del gioco affinché fossero più simili possibili alla realtà della vita per poter costruire un modello matematico. Abbiamo modificato le schacchiere da 8x8 a 16x16 e funziona!
Mi chiamo Larisa Florentina Tilici ho 18 anni e frequento la quinta liceo matematico e da 15 giorni sono diventata cittadina italiana.
Conoscere e fare ricerca sullo scienziato Vito Volterra mi ha ispirato e ho desiderato esprimere le mie emozioni attraverso dei disegni; in particolare il primo ritrae Volterra di spalle ... per ché il suo sguardo è sempre oltre verso il futuro.
Salve, io sono Daniele Bartolomei, ho 17 anni, e frequento la 4° classe del liceo matematico, e per ora ancora non conosco il concetto di derivata.
Durante la quasi totalità dello scorso anno io ed i miei compagni abbiamo studiato la vita e le opere di Vito Volterra, finendo per ideare un gioco basato sul modello preda-predatore. Lo scopo di questo gioco è quello di osservare, attraverso la costruzione di grafici, come varia la numerosità di animali di due popolazioni collegate in determinate condizioni. Il vincitore della partita sarà chi ha più animali alla fine di un numero di match assegnato.
Durante questi anni trascorsi al liceo matematico ho capito che da grande vorrei diventare ingegnere!
Buongiorno a tutti, mi chiamo Erica Sonego e frequento la quinta classe.
Voglio condividere come il liceo matematico mi abbia aiutato a scegliere Matematica all'università, nonostante le mie paure e insicurezze sulle mie capacità.
Frequentare il liceo matematico significava dedicare un'ora in più alla matematica dopo scuola, ma non era solo una lezione extra. Era un'opportunità per esplorare e giocare con la matematica.
Durante quelle ore abbiamo affrontato problemi complessi e collaborato per trovare soluzioni innovative. Questo mi ha mostrato che la matematica è una vera sfida!
Grazie al liceo matematico, ho sviluppato la passione per la matematica, che mi ha spinto a scegliere Matematica all'Università. Sono entusiasta di continuare questo viaggio e ringrazio chi ha reso possibile questa esperienza. Grazie.
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