Ex cappella della Confraternita del Suffragio, viene edificata nel 1771 e nasce come cura di anime, non parrocchia, come riferimento per le famiglie residenti fuori le mura.
Al suo interno, la tela dell’Altare Maggiore è dedicata a San Pietro, opera di Orazio Orazi (1848 – 1912), mentre gli autori delle due pale laterali, rappresentanti uno San Liborio e Sant’Amico e l’altro Santa Rosa da Viterbo, non sono identificati.
La cripta serviva per le sepolture dei presbiteri (incisione “Pro Rectoribus”) ma non fu mai utilizzata in virtù dell’editto napoleonico di Saint Claud del 1804 che vietò le sepolture all’interno delle mura cittadine.
Molto interessanti il pavimento originale in cotto e la volta in camorcanna a imitazione di una cupola.