24 Aprile: Per questa puntata di ‘Un grafico al giorno toglie il Covid di torno!’, ho avuto il piacere di collaborare ancora con Stefano Sangiovanni. In questi giorni si parla di fase 2, riapertura e tante belle cose… noi vogliamo capire com’è la situazione dei contagi nelle province più colpite dal virus.
Quindi riproponiamo la stessa metodologia che vi abbiamo presentato ad inizio mese, ma questa volta applicata alle province di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Toscana.
La domanda specifica è: quali città si stanno allontanando dalla crescita esponenziale dei contagiati e quali sono ancora in alto mare?
Prima un piccolo ripasso sui grafici. Ricordiamoci che non abbiamo una rappresentazione del tempo: sull’asse X ci sono i casi positivi giorno per giorno, mentre sull’asse Y i nuovi casi nell’ultima settimana.
Altra novità: la scala degli assi è logaritmica (per “ammorbidire” un po’ i numeri). Per Lombardia e Piemonte abbiamo una scala 100 - 1000 - 10.000 - 100.000, mentre per le altre regioni abbiamo usato uno “zoom” (solo 100 – 1000 e 10.000), perché in Lombardia e Piemonte i contagi sono molti di più!
L’interpretazione dei grafici funziona esattamente come l’altra volta: la linea nera tratteggiata di 45 gradi rappresenta la crescita esponenziale: finchè le linee delle province seguiranno la linea tratteggiata, il contagio aumenterà pericolosamente. Quando invece vediamo che le linee colorate delle regioni si “tuffano” in basso, lontano dalla linea nera, significa che stiamo uscendo dalla crescita esponenziale, che l’epidemia sta rallentando, e che la riapertura non è un suicidio.
In Lombardia, Bergamo e Brescia si sono finalmente tuffate, Milano sembra essere sul trampolino, ma potrebbe essere un tuffo molto lento. In Piemonte, il trend di Torino è veramente preoccupante.
Diversa è la situazione per Emilia, Veneto e soprattutto Toscana (a parte Firenze): le regioni hanno avuto più successo nel contenimento dell’epidemia: tutte le province si tuffano in basso relativamente presto, prima di raggiungere numeri troppo alti di contagiati.
3 Aprile: Stasera facciamo lezione di matematica insieme a Stefano Sangiovanni, cercando di rispondere alla domanda del momento: quando finirà questa pandemia?
Iniziamo affrontando il concetto di crescita esponenziale (che fa paurissima, soprattutto in questo periodo).
In una curva di crescita esponenziale, il valore in questione (nel nostro caso i positivi o i morti covid) raddoppia ad ogni “pezzo di tempo”. Ad esempio, lunedì abbiamo 10 contagiati, martedì ne abbiamo 20, mercoledì ne abbiamo 40, domenica ne abbiamo 640.
La cosa pericolosa delle pandemie è proprio la crescita esponenziale e noi Italiani potremo tirare il primo sospiro di sollievo solo dopo essere sicuri di avere superato questa crescita esponenziale.
I due grafici rappresentano, per le regioni italiane, la crescita dei casi positivi e dei deceduti.
Sono un po’ diversi dai soliti grafici perché il tempo non viene rappresentato. Infatti l’asse X rappresenta i casi positivi per il grafico uno (e i deceduti per il grafico due) giorno per giorno, mentre l’asse Y rappresenta i nuovi casi (e i nuovi deceduti) nell’ultima settimana.
L’altra novità è che la scala degli assi è logaritmica (serve ad “ammorbidire” un po’ i numeri, altrimenti non si capirebbe niente). Infatti vedete che i numeri sono 50 – 500 – 500 – 50000, e non 50 – 100 – 150 come siamo abituati di solito.
Quindi, come facciamo a leggere questi grafici? È molto più semplice di quello che sembra!
La linea nera tratteggiata di 45 gradi rappresenta proprio la crescita esponenziale: finchè le linee delle regioni seguiranno la linea tratteggiata, il contagio aumenterà pericolosamente.
Quando invece vediamo che le linee colorate delle regioni si “tuffano” in basso, lontano dalla linea nera, significa che stiamo uscendo dalla crescita esponenziale, e che l’epidemia sta finalmente rallentando!
Guardando il primo grafico sul numero dei positivi si vede benissimo il tuffo dell’Umbria (arancione in basso a sinistra) ma soprattutto della Lombardia (marroncino in alto a destra) che fino a qualche settimana fa si avvicinava pericolosamente alla linea esponenziale.
Guardando il secondo grafico sul numero dei deceduti non si vedono tuffi particolari: non siamo ancora fuori pericolo. La cosa positiva è che alcune regioni si stanno preparando per il tuffo: la Toscana (in verde in basso), l’Emilia (arancione in mezzo) e la Lombardia (marroncino in alto). Per darvi l’idea, se in Lombardia avessimo avuto una perfetta crescita esponenziale dei morti fino ad oggi, saremmo quasi a 300mila.
Non resta che monitorare la situazione ed aspettare un bel tuffo di gruppo!
1 Aprile: Questa puntata di un 'Grafico al giorno toglie il Covid di torno' è un po' investigativa.
Quanti sono le persone che effettivamente muoiono per Covid? Si dice che ormai le cifre ufficiali sono poco significative, dunque come stimare i morti? E, come sapere quanto si discostano dalla realtà le cifre ufficiali?
Con il metodo delta!
Chiaramente non l'ho inventato io ma il concetto dietro è semplicissimo: si calcola la media dei morti di un paese da gennaio a marzo 2015-2019 e la si compara con quella del 2020, la differenza (ovvero il delta) dà un'idea dei morti "in eccesso" che ci sono - quelli attribuibili al Covid.
Per applicare il metodo delta ho scelto 4 unità diverse per ordine di grandezza: Comune di Pessano con Bornago (il mio paesino), Comune di Cernusco sul Naviglio (il paesone più grande), Comune di Bergamo e la Regione Lombardia.
La linea arancio rappresenta i morti 2015-19 mentre quella blu quelli del 2020. I morti in eccesso si vedono dalla distanza tra queste due linee.
NB non fatevi ingannare dalle dimensioni, i grafici sono su scale diverse! Fate invece riferimento ai numeri riportati sul grafico.
Consapevole del fatto che può anche non interessarvi Pessano, pubblico qui un database con tutte le informazioni necessarie per applicare il metodo delta a qualsiasi comune d'Italia. Lo trovate sulla home page!
Aprendo il foglio sottostante potete trovare i dati sui decessi nei comuni Italiani, presi da database ISTAT.
Istruzioni per l'uso (consigliate)
Cercate il comune di vostro interesse e copiatevi i dati su un foglio excel nuovo
Mettete in ordine temporale le date delle settimane
Fate un confronto tra le ultime due colonne, ovvero media decessi 2015-19 e decessi 2020
Sottraendo il totale dei decessi 2015-19 al totale dei decessi 2020 potrete ottenere la stima dei deceduti per Covid
31 Marzo: Per questa puntata di 'Un grafico al giorno toglie il Covid di torno' diamo un occhio alle regioni italiane.
Le domande a cui rispondiamo con delle bellissime cartine colorate sono:
- quanto è diffuso il virus nelle regioni?
- dov'è più elevata la mortalità, intesa come il numero di deceduti sui casi totali?
- come stanno quelli che hanno preso il virus?
Val d'Aosta e Lombardia in testa, seguite da Piemonte e Marche. Ottimi i numeri di Calabria, Lazio e Veneto ma attenzione alle differenze: la Calabria non ha effettuato nemmeno 10.000 tamponi, il Veneto ha già superato i 100.000!
Mortalità intesa come il numero dei deceduti sul totale dei casi. Preoccupante il 17% Lombardo, seguito dal 13% Ligure e 12% di Emilia e Marche. Chiaramente anche in questo caso bisogna riflettere sul numero di tamponi che fa ogni regione.
Qui quanti casi positivi sono al momento ospedalizzati (o ricoverati o in terapia intensiva) e non in isolamento domiciliare. Lombardia e Liguria sono insieme sul podio con un 53%, seguiti inaspettatamente dal Lazio con un 49%.
24 Marzo: Per la puntata di oggi di 'Un grafico al giorno toglie il Covid di torno', ci focalizziamo sulla Lombardia!
Il grafico racconta l'andamento dei casi di Covid nelle province lombarde. Bergamo, Brescia e Milano sono le capoliste assolute; Cremona e Lodi erano partite con trend preoccupanti che non si sono poi impennati troppo (segnale che il contagio probabilmente è stato affrontato nel modo corretto); le altre province relativamente sottotono (e meno male).
Questa cartina rappresenta i 25 comuni più infettati della Lombardia, calcolati non in base al numero assoluto di positivi (altrimenti è chiaro che le città popolose come BG, BR e MI presentano i numeri più alti), bensì in base al numero di positivi ogni 1000 abitanti.
Castiglione d'Adda (LO) domina con 38 positivi ogni 1000 abitanti, seguito da Codogno (LO) e Nembro (BG).
Sotto trovate la tabella con i dati.
17 Marzo: Stasera una tabellona descrittiva sui casi di Covid per provincia ma soprattutto i casi ogni 100.000 abitanti (così pesiamo il tutto in base alla popolosità).
Nonostante i più numeri assoluti di casi siano a Bergamo e Brescia, Cremona e Lodi stanno vivendo la situazione più drammatica in base alla loro densità, con quasi 600 casi ogni 100.000 abitanti. Isernia invece è l'unica provincia con zero casi.
Poi abbiamo i casi di Covid per regione ma soprattutto i casi ogni 100.000 abitanti. Senza grande scalpore abbiamo la Lombardia al primo posto, e la Basilicata all'ultimo.
11 Marzo: analisi regionale dei casi positivi attuali, quelli dei dimessi e quelli dei deceduti, insieme all'importante variabile del numero dei tamponi effettuati.
E' fondamentale guardare anche ad alcune proporzioni: il numero dei casi positivi sul totale dei tamponi effettuati, il numero dei dimessi sui casi totali e il numero dei deceduti sui casi totali.