9 Settembre 21: Obbligo vaccinale come necessità per renderci liberi o minaccia alla libertà personale?
Tralasciando le urla da stadio No Vax, trovo più che lecito chiedersi perché, nonostante ormai più del 70% degli italiani si sia vaccinato, ci viene raccomandato di non abbassare la guarda (e le mascherine) e si stia pensando di estendere il green pass a scuole / università / posti di lavoro.
Insomma... il vaccino sta servendo a qualcosa o no?
Nel grafico ho inserito il numero dei deceduti giornalieri a partire dal 24 Febbraio 2020 (linea rossa), quando la pandemia era appena iniziata. La linea blu rappresenta sempre i deceduti al giorno, a partire però dal 24 Febbraio 2021, due mesi dopo l'inizio della campagna vaccinale.
Se il vaccino serve a qualcosa dovrebbero vedersi delle differenze tra l'andamento della linea rossa e quella blu... E possiamo dire a gran voce che l'ondata primaverile (sulla sinistra del grafico, tra marzo e maggio) ce la siamo scampata alla grande.
Interessante (e preoccupante) l'andamento estivo: i decessi stanno aumentando (probabilmente a causa delle varianti più resistenti al vaccino?). Non resta che vedere cosa succederà con l'arrivo del freddo, magari la terza dose ci permetterà di evitare anche l'ondata invernale.
9 Ottobre 20: Oggi che si dice? AIUTO, SIAMO RITORNATI ALLA SITUAZIONE DI MARZO, LOCKDOWN ALLE PORTE!!! Alt. Manteniamo la calma.
Oggi (segnato in azzurro) abbiamo 70.100 positivi, il 28 Marzo (segnato in rosso) ne avevamo 70.065. Stesso numero, ok, ma... guardiamo bene il grafico!
Oggi abbiamo circa 4000 persone ricoverate con sintomi (in giallo), il 28 Marzo ne avevamo più di 26.000.
Oggi ci sono 387 persone gravi in terapia intensiva (in rosso), il 28 Marzo quasi 4000.
Oggi 66.000 positivi stanno bene (in verde) in isolamento domiciliare, il 28 Marzo quasi 40.000.
Nel grafico non ci sono ma, mettiamo anche un confronto dei deceduti: oggi si parla di 28 persone, il 28 Marzo 889.
Siamo tornati alla situazione Marzo? NO! Ma neanche lontanamente! Ma siccome i contagi aumentano quotidianamente, mettetevi questa stramaledetta mascherina, altrimenti a Marzo ci si ritorna eccome!
25 Maggio 20: Ci eravamo lasciati con il grafico di monitoraggio sull'inizio della fase 2. Oggi sono passate tre settimane, per cui possiamo tirare qualche conclusione sull'avventatezza o meno della riapertura del 4 Maggio.
Long story short: good news.
Tenendo monitorata la situazione dal 4 Maggio (data della riapertura 1) ad oggi, non si vede nessun aumento pericoloso dei decessi, anzi... il trend è decisamente in decrescita.
Dunque: ho finito con la rubrica del 'Grafico al giorno' e possiamo riversarci sui Navigli così dicono che il Covid è colpa dei giovani?
Assolutamente no! Perchè il 18 Maggio è iniziata la riapertura 2, per cui ci tocca tenere d'occhio la situazione almeno fino all'8 Giugno!
E a Giugno ci sarà la riapertura 3 con gli spostamenti fra regioni, quindi vi anticipo che ci saranno almeno altre due puntate!
5 Maggio: Ieri è iniziata la fase due e con essa un bel rilassamento delle regole a cui ci eravamo più o meno abituati. Una scelta saggia oppure avventata? Fatta per calcoli epidemiologici o interesse economico? Vediamo cosa ci dicono i numeri...
Basta un grafico semplicissimo che avete già visto diverse volte: l'incremento giornaliero dei deceduti in Italia.
Ovviamente la forma a collinetta mostra che i deceduti stanno diminuendo di giorno in giorno, anche grazie alle misure imposte dal governo, motivo per cui ci siamo spostati alla fase due.
Facciamo però un passo indietro: la quarantena pesante è iniziata il 9 Marzo (in arancio). Abbiamo iniziato a vederne i risultati dopo quasi 3 settimane: il 27 Marzo è stato il giorno con più deceduti in assoluto, dopodiché abbiamo assistito alla tanta auspicata discesa.
Il 4 Maggio è iniziata la fase due, e si presume che il 18 Maggio inizierà una fase tre. Per proprietà transitiva mi verrebbe da dire che se la fase due dovesse implicare un aumento troppo pericoloso dei decessi, ciò si vedrebbe dopo tre settimane all'incirca, dunque dal 25 Maggio in poi (quando forse sarà troppo tardi?).
Quindi... godiamoci la fase due!
14 Aprile: La puntata di oggi di 'Un grafico al giorno toglie il Covid di torno' riguarda un aggiornamento importante: quello dei deceduti per fascia d'età.
Questo grafico rappresenta l'andamento nazionale del numero totale dei deceduti. Ad oggi, più della metà dei decessi sono di 80+enni e sono anche quelli più in crescita (la linea blu infatti è decisamente più "ripida" rispetto alle altre).
Bisogna anche considerare che in Italia abbiamo circa 4 milioni di 80+enni, mentre 6 milioni di 70enni e 7 milioni di 60enni. Quindi, pur essendo una fascia demografica non particolarmente numerosa, muoiono di più anche in termini assoluti.
Questo secondo grafico rappresenta gli stessi numeri di prima, ma in termini di incremento giornaliero. Ovvero, il numero dei decessi al giorno. Sembrerebbero buone notizie perché i numeri (seppur con qualche oscillazione) vanno diminuendo di giorno in giorno, dando vagamente vita a un grafico a forma arcobaleno.
Alla luce di questa breve analisi, non ritengo folle l'ipotesi di una riapertura graduale per fasce di età. Ad esempio, tra un mese, termine della quarantena per gli under 30 che vivono da soli / non con soggetti a rischio.
7 Aprile: La puntata di oggi di ‘Un grafico al giorno toglie il Covid di torno’ la dedichiamo a fare aggiornamenti… stanno cambiando molte cose in questi giorni!
Nel primo grafico si vede che la fetta rossa e la fetta gialla si stanno rimpicciolendo, mentre quella verde cresce. Ciò significa che da sabato stanno diminuendo i numeri delle persone in terapia intensiva e da domenica il totale degli ospedalizzati!
Nel secondo grafico vediamo quanti positivi ci sono ogni 100 tamponi (l’avete già conosciuto il 30 marzo). Ottimo il fatto che rimane la forma ad arcobaleno (con uno splendido 3% di oggi), ma siamo ancora lontani dalla fine dell’epidemia (lo 0%).
30 Marzo: oggi parliamo di incrementi assoluti giornalieri, ovvero quanti morti / guariti / casi / tamponi abbiamo ogni giorno.
Primo grafico rosso e verde speranza: mettiamo a confronto il numero dei deceduti con il numero dei dimessi guariti ogni giorno. Oggi è stata una giornata incredibilmente positiva con 812 deceduti e 1590 dimessi guariti.
La tendenza lineare dei guariti (la riga a pallini verdi) rimane al di sopra di quella dei deceduti (pallini rossi).
Questo grafico non è altrettanto colorato ma comunque importantissimo.
Ho calcolato il numero dei nuovi positivi ogni giorno sul numero dei tamponi fatti ogni giorno, e l'ho messo in percentuale. Questo serve a vedere su 100 tamponi fatti quanti ne risultano positivi.
4 giorni fa ad esempio il TG diceva "aiuto oggi abbiamo trovato 5000 positivi, sono tantissimi!" quando quel giorno sono stati fatti 36000 tamponi (ovvero il triplo rispetto alla media dei tamponi fatti ogni giorno).
Brevemente: se abbiamo tanti positivi, e tantissimissimi tamponi fatti, la situazione in realtà è positiva. Guardando l'andamento "a ponte" vediamo che stiamo facendo sempre più tamponi, e troviamo sempre meno casi positivi!
26 Marzo: La puntata di oggi di ‘Un grafico al giorno toglie il Covid di torno’ la dedichiamo a fare aggiornamenti!
Riprendiamo tre grafici che vi avevo già proposto, per rispondere alle seguenti domande:
- Quanto stanno aumentando i casi positivi di Covid?
- Quanto stanno aumentando i deceduti per Covid?
- Come stanno invece gli attualmente positivi?
Riprendiamo anche il concetto di incremento percentuale. I media continuano a parlare di aumento assoluto, il che contribuisce a creare panico collettivo grazie a titoli tipo “quasi 1000 morti covid al giorno” o “sfioriamo i 10.000 morti totali”. Manteniamo la calma e focalizziamoci invece su come sta evolvendo la situazione, ovvero quanto aumenta il numero dei contagi/morti oggi rispetto al numero di ieri.
Incremento assoluto (barre in blu) affiancato all’incremento percentuale (arancio) del numero dei casi positivi. È chiaro che più tamponi si fanno, più positivi ci saranno (e viceversa) ma è da 4 giorni che ormai ci siamo abbassati sotto la soglia del 10%: un dato veramente incoraggiante!
Incremento assoluto (barre in blu) affiancato all’incremento percentuale (arancio) del numero dei morti. Anche qui la linea arancio scende, ma più lentamente. Continuiamo ad avere tanti morti, soprattutto dopo il picco del 21 Marzo, ma dobbiamo continuare a mantenere il trend in discesa.
Rispetto al grafico che avevo fatto il 12 Marzo, gli attualmente positivi stanno meglio! La fetta rossa di quelli in terapia intensiva non si è ampliata eccessivamente, ma soprattutto vediamo che la fetta verde di quelli in isolamento domiciliare è aumentata un sacco!
20 Marzo: Allora, oggi parliamo di morti. Scusate per la scelta macabra dell'argomento, di solito cerco di evitare rubriche troppo crude, ma vi prometto che non sarò super deprimente!
In questo primo grafico vediamo i decessi per fascia d'età. Com'è ovvio che sia, essendo una pandemia, i numeri aumentano - soprattutto per i 70-79enni (arancio) e gli 80+enni (blu).
Se sommiamo i decessi delle persone che hanno meno di 79 anni arriviamo a 1519, solo 9 persone in meno rispetto ai decessi degli 80+enni.
Questo grafico a torta rappresenta il numero di patologie pre-esistenti nei deceduti. Il 99% di loro aveva almeno una patologia pregressa.
Questo invece spiega il tipo di patologie osservate nei deceduti.
16 Marzo: Oggi parliamo di incremento percentuale, ovvero quanto aumenta il numero di qualcosa oggi rispetto al numero di ieri. Infatti, per capire come evolve la situazione in Italia, non ha tanto senso guardare il numero assoluto dei casi (o dei morti), bensì l'incremento percentuale, che ha il potere magico di dirci come evolve lo sviluppo.
In blu vediamo il totale dei casi (positivi, dimessi e deceduti) dal 24 Febbraio ad oggi. Vediamo che aumentano, come è ovvio che sia (a riprova del fatto che il numero assoluto dei casi è solo un dato che mette ansia e basta).
In arancio vediamo l'incremento percentuale. Parte molto alto, perché i casi all'inizio sono pochi e ci vuole poco per aumentare quella cifra, poi con varie oscillazioni si appiattisce e oggi arriva al 13,1%. Il secondo valore più basso rispetto all'inizio dell'epidemia. Domani dobbiamo sperare in un valore più basso, e così via, fino allo zero (la cosiddetta inversione di tendenza).
In blu vediamo il totale dei deceduti e in arancio l'incremento percentuale (un po' deprimente, scusate). Oscilla molto di più rispetto al primo, quindi è difficile sperare per una bella decrescita, soprattutto dopo il picco di ieri.
NB i casi dei positivi dipendono fortemente dal numero di tamponi che si stanno facendo, e con quale strategia. Sembra che la tendenza ora sia di fare tamponi "mirati" solo a gente che sta male, per cui potremmo assistere a un forte aumento dei positivi.
13 Marzo: Oggi parliamo di tasso di mortalità per età, calcolata come il numero dei morti sul numero dei casi totali. In altre parole, quanta probabilità si ha di morire, una volta che si è preso il coronavirus, in base all'età.
Per mancanza di dati, ho comparato la situazione della Cina l'11 Febbraio, con quella dell'Italia il 4 Marzo ed il 13 Marzo.
Il grafico sottostante fa vedere, per ogni fascia d'età quanta probabilità di morire hanno un cinese (rosso) e un italiano (verde) una volta preso il virus. La mortalità aumenta vertiginosamente con l'età.
Quest'altro grafico invece fa vedere la mortalità in base alle condizioni di salute dell'infettato. Purtroppo ad oggi non ci sono dati italiani quindi ci dobbiamo accontentare di quelli cinesi.
12 Marzo: Oggi analizziamo l'andamento della situazione a livello italiano, rispondendo a due domande:
- di quelli che risultano positivi al tampone, quanti lo sono ancora, quanti sono guariti e quanti invece sono deceduti?
- come stanno gli attualmente positivi?
Rispondiamo alla prima domanda. NB due assi verticali si riferiscono a due grandezze diverse: al numero di persone a sinistra, e al numero di tamponi a destra. Quindi si vede che aumentano vertiginosamente i numeri degli attualmente positivi, ma cresce anche il numero di tamponi effettuati. Una considerazione importante intorno alla piccolezza della fetta verde dei dimessi guariti: il virus sembra richiedere un lungo periodo di guarigione, si spera che tra qualche settimana la fetta comincerà ad allargarsi.
Seconda domanda. Gli attualmente positivi stanno okay. La fetta rossa di quelli in terapia intensiva non è altissima, anche se a breve questo non sarà più un dato attendibile sulle condizioni dei positivi, perché i posti in terapia intensiva si stanno esaurendo.
Un'altra notizia buonina è che i casi in isolamento domiciliare, e che quindi stanno bene, sono molti di più! La questione è semplice: dato che stanno bene, non è stato fatto loro un tampone, e pertanto non risultano come attualmente positivi.