Poligono di tiro
Tiro a Segno Nazionale di Saluzzo - Associazione Sportiva Dilettantistica
Tiro a Segno Nazionale di Saluzzo - Associazione Sportiva Dilettantistica
APERTURE :
lunedì CHIUSO
martedì 9.00 12.00 (solo per i corpi armati)
martedì 19:00 22:00
mercoledì 14:00 18:00
giovedì 19:00 22:00
venerdì CHIUSO
sabato 09:00 18:00
domenica CHIUSO
L'impianto é formato da:
10 metri - palestra di aria compressa - 17 linee - aperto solo il sabato.
25 metri - stand di 1a Categoria - 5 linee (vedere sezione calibri utilizzabili)
50 metri - solo calibro 22LR - 5 linee da seduti + 1 linea da coricato
Cellulare / WathsApp: 379 155 2176
Segreteria: tsnsaluzzo@gmail.com
Presidenza: presidenza@tsnsaluzzo.it
PEC: tsn_saluzzo@pec.it
Presidente della Sezione:
Sig.ra Rosaria Amato
Consiglieri:
Sig. Giuliano Scarso
Sig. Giuseppe Giordana
Sig. Racca Giulio
Sig. Giusiano Mauro
Revisore dei Conti e Medico Sociale:
Dott. Piero Sabena
Responsabile armeria e armaiolo del Poligono:
Sig. Christian Rambaldi
04 Luglio 2025
La UITS accoglie con soddisfazione la presentazione del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti in materia di sport, che introduce importanti certezze per tutto il movimento . Le dichiarazioni del Commissario Straordinario, Walter De Giusti: "Abbiamo lavorato duramente e silenziosamente per arrivare a questo risultato che ci gratifica di tutti gli sforzi compiuti. Si tratta di un segnale di attenzione e considerazione da parte del Governo."
Con grande soddisfazione l’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS) accoglie la presentazione del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti in materia di sport, che introduce importanti certezze per tutto il movimento. Grazie anche alle istanze presentate dal Commissario Straordinario della UITS, l’Avvocato Walter De Giusti, il Governo all’articolo 12 ha introdotto modifiche all’articolo 1 della legge 18 aprile 1975, n.110, in merito all’utilizzo di materiali da munizionamento volte a regolare anche lo smaltimento e l’uso civile o sportivo degli stessi. In particolare, l’intervento si è reso necessario per garantire a praticanti amatori e agonisti - di diverse discipline sportive praticate nei poligoni e nei campi di tiro dinamico sportivo affiliati agli Enti di Promozione Sportiva e/o alla Disciplina Sportiva Associata FITDS o nelle sezioni del Tiro a Segno Nazionale affiliate alla Federazione Sportiva Nazionale UITS - l’utilizzo di materiali usati per il regolare esercizio delle attività sportive, evitando possibili ricadute in termini di conseguenze civili, amministrative e penali connesse alle necessarie operazioni di detenzione, trasporto e uso del munizionamento o di parti di esso. Inoltre, l’intervento normativo viene incontro all’esigenza di regolare l’uso sportivo di tali munizioni già utilizzate e di poter, quindi, approvvigionarsi negli stand di tiro delle Sezioni TSN dei bossoli usati, con un virtuoso e sostenibile riuso.
Al tempo stesso la UITS ha lavorato per codificare le procedure che consentono di continuare a gareggiare in sicurezza attraverso la stesura di regolamenti sportivi che prevedono all’interno delle operazioni sul controllo equipaggiamento un insieme ordinato di verifiche da eseguire per controllare l’utilizzo del munizionamento ricaricato nelle discipline sportive praticate all’interno degli stand di tiro delle Sezioni TSN.
Art. 12 - Modifiche all'articolo 1 della legge 18 aprile 1975, n. 110
All'articolo 1, comma 3, della legge 18 aprile 1975, n. 110, il primo periodo è sostituito dai seguenti:
«Sono munizioni da guerra le cartucce e i relativi bossoli, i proiettili o parti di essi destinati al caricamento delle armi da guerra. I bossoli esplosi e le parti che costituiscono il residuo di cartucce usate in armi da guerra non costituiscono munizioni da guerra né parti di esse ai fini del processo di smaltimento ovvero in quanto destinati al munizionamento civile consentito o ad uso sportivo. La detenzione, il trasporto e l'uso dei bossoli già esplosi, ai fini del processo di smaltimento ovvero destinati al munizionamento civile consentito o ad uso sportivo, sono soggetti alla disciplina di cui all'articolo 97 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635».
https://www.uits.it/homepage/news/8-istituzionale/12870-utilizzo-materiali-di-munizionamento-ecco-la-svolta.html
L’UNASCI è un’ Associazione Benemerita riconosciuta dal C.O.N.I.
L’UNASCI è l’associazione delle società sportive che sono fondate da almeno cento anni e che sono tuttora attive, praticando attività sportive con i loro Soci tesserati per Federazioni Sportive Nazionali o Discipline Sportive Associate o Enti di Promozione Sportiva del C.O.N.I.
Si prefigge lo scopo di promuovere, diffondere e valorizzare l’attività sportiva quale elemento determinante della crescita fisica, morale, civile e sociale dei giovani e quale diritto di tutte le persone senza alcuna discriminazione di condizione. Particolare riguardo è posto dall’UNASCI alla salvaguardia ed all’incremento del patrimonio storico-culturale-sportivo delle società sportive e delle tradizioni dello Sport in Italia, come memoria del passato per una vita migliore delle società sportive nel presente ed in vista di un futuro sempre più impegnato a favore dello Sport e del vivere sociale.
Per entrare a far parte dell’UNASCI una società sportiva centenaria deve formulare una domanda di affiliazione:
Non sono molte le informazioni relative alla storia della Sezione del tiro a Segno Nazionale Sezione di Saluzzo. La data di fondazione dell’impianto di tiro è da ritenersi - con sufficiente certezza - il 1882. Infatti, vi è una convenzione tra il Comune di Saluzzo e l'Amministrazione Militare che venne stipulata il 25 giugno 1881, convenzione siglata per l’utilizzo di un impianto di un tiro al bersaglio a Saluzzo: questo documento è conservato presso l’Archivio Storico comunale. Il Tiro a Segno di Saluzzo nasce per l’addestramento al tiro delle truppe militari del luogo, con la possibilità di usufruire degli spazi anche per il personale civile. La sede del Tiro a Segno, inizialmente denominato “Tiro al bersaglio sui greti del Po” sugli atti ufficiali della convenzione stipulata con il Comune e ratificati dalla Giunta il 7 giugno 1882, fu posta in un tratto del letto del fiume, lungo la strada tra Saluzzo e Barge. Lo scopo di addestramento per le truppe militari restò il principale fine della struttura (di cui non sono note consistenza e dimensioni) almeno fino a tutta la Seconda guerra mondiale. Purtroppo, nel periodo terminale del conflitto, l’area venne utilizzata per le esecuzioni della pena di morte delle truppe partigiane catturate e ancora oggi una lapide commemorativa presente nel nuovo impianto ricorda quei tristi momenti e i caduti. Il successivo periodo di boom economico vide andare in disuso l’impianto finché, con l’impegno dei primi volontari, la mai sopita passione per il tiro a segno nella zona fece rinascere la struttura, non più militare, bensì adibita a uso prettamente sportivo, anche se la proprietà degli edifici e dell’area resta ancora oggi del demanio Militare. I fabbricati del compendio, inadeguati alle nuove discipline di tiro, vennero rammodernati a carico dell’Amministrazione pubblica nel periodo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. La legge 24 dicembre 2007 n. 244 (legge finanziaria per l'anno 2008), emanata durante il governo Prodi II, aveva disposto l'abolizione dell'UITS e sanciva di fatto la sua trasformazione in semplice federazione sportiva affiliata al CONI. Prima però che l'abolizione diventasse effettiva, il decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 poi convertito in legge, annullò quanto stabilito nella legge finanziaria, salvando di fatto lo status di ente pubblico dell'UITS in quanto federazione sportiva. La disciplina dell'ente venne poi ridefinita dal D.P.R. 12 novembre 2009 n. 209 ("Regolamento di organizzazione dell'Unione italiana tiro a segno (UITS)), emanato a norma dell'art. 26 comma 1 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112). In questo contesto storico anche il Tiro a Segno Nazionale Sezione di Saluzzo, all'epoca presieduto da Pierfelice Cuniberti, divenne Associazione Sportiva Dilettantistica, incrementando molto l'attività sportiva rispetto a quella istituzionale di ente pubblico fino a quel momento prevalente. A oggi la forza del volontariato permette alla struttura saluzzese di mantenere viva la passione per questo importante e spesso sottovalutato sport.
(Fonte: www.unasci.com)