AREA DOCENTI

Come riportato nella nota MIUR prot. 279 del 8/03/2020 il protrarsi della situazione comporta la necessità di attivare la didattica a distanza al fine di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione. Ogni iniziativa che favorisca il più possibile la continuità nell'azione didattica è, di per sé, utile, prosegue il documento. Il Ministero consiglia comunque di evitare, soprattutto nella Scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, sottolinea la nota per le scuole, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza.

VALUTAZIONE

VADEMECUM: DaD e LA VALUTAZIONE OLTRE IL VOTO CRITERI PER VERIFICA E VALUTAZIONE

ATTIVITÀ DIDATTICA A DISTANZA - pubblicato sul sito web circ. n° 156 del 28/03/2020

INTRODUZIONE

Man mano che passano i giorni del coronavirus, cresce il numero e l’intensità degli interrogativi se e come la scuola a distanza debba valutare gli alunni, che da casa seguono lezioni online, fanno video chiamate, svolgono compiti, ecc. È possibile valutare in una scuola sospesa? Non è meglio aspettare che gli studenti rientrino in classe? Che cosa valutare di tutto quello che viene proposto e fatto in questo periodo? Quale validità possono avere le verifiche svolte a casa? Che cosa accade per gli alunni che nel primo quadrimestre hanno accumulato insufficienze? È possibile un loro recupero?

Il DPCM 8/3/2020 e le conseguenti Note ministeriali, stabiliscono la “necessità di attivare la didattica a distanza, al fine di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all'istruzione”.

In particolare la Nota Ministeriale Prot. 388 del 17 marzo 2020 sottolinea la necessità di rimodulazione degli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze “Affinché le attività finora svolte non diventino – nella diversità che caratterizza l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento – esperienze scollegate le une dalle altre, appare opportuno suggerire di riesaminare le progettazioni definite nel corso delle sedute dei consigli di classe e dei dipartimenti di inizio d’anno, al fine di rimodulare gli obiettivi formativi.(…) Attraverso tale rimodulazione, ogni docente riprogetta in modalità a distanza le attività didattiche, evidenzia i materiali di studio e la tipologia di gestione delle interazioni con gli alunni”.

La stessa nota oltre ad asserire che la scuola a distanza non può prescindere dalla valutazione, come dimensione intrinseca dell’insegnamento, “perché diversamente verrebbe meno la ragione sociale della scuola stessa, come costituzionalmente prevista “, ricorda che è competenza dei docenti procedere secondo criteri decisi liberamente mettendo in gioco se stessi. ”Le forme, le metodologie e gli strumenti per procedere alla valutazione in itinere degli apprendimenti, propedeutica alla valutazione finale, rientrano nella competenza di ciascun insegnante e hanno a riferimento i criteri approvati dal Collegio dei Docenti. La riflessione sul processo formativo compiuto nel corso dell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza sarà come di consueto condivisa dall’intero Consiglio di Classe.”.

La normativa vigente inerente alla valutazione (Dpr 122/2009, D.lgs 62/2017), al di là dei momenti formalizzati relativi agli scrutini e agli esami di Stato (valutazione sommativa), lascia la dimensione docimologica ai docenti, senza istruire particolari protocolli che sono più fonte di tradizione che normativa. Il riferimento a decreti precedentemente nominati e l’inciso (“al di là dei momenti formalizzati relativi agli scrutini e agli esami di Stato”), ci fa capire che si sta parlando della valutazione formativa che non può essere predefinita in base a protocolli.

Nell'ottica di una didattica libera, che la situazione attuale esige più che mai, ci si rende conto maggiormente del fatto che è necessaria e possibile una valutazione liberata dall'ideologia dell’egualitarismo, del buonismo, del tecnicismo, del fiscalismo.

Occorre, a questo punto, fare una distinzione tra valutazione formativa e valutazione sommativa. La prima si caratterizza non solo come la valutazione del, ma soprattutto per l’apprendimento. È la valutazione che è consapevole che la sua prima responsabilità è accogliere, motivare, valorizzare, servire ogni alunno nei suoi tentativi, nei suoi processi e progressi, nei suoi risultati. Alla valutazione sommativa, invece, interessa il voto al termine di unità di apprendimento, di un periodo (quadrimestre), di un anno di un ciclo (esami) scolastico.

Il docente che attua la valutazione formativa (liberata) è preoccupato di avviare gli alunni ad un metodo efficace e personale per imparare e conoscere. Per questo cura le prove (test e verifiche), è attento al processo valutativo, prima, durante e dopo ogni attività proposta. Sa che primo dovere dell’insegnante professionista è accompagnare l’alunno a cogliere il valore delle cose, i suoi punti di forza e di debolezza, a gestire risorse e limiti, a sviluppare i talenti e la capacità di giudizio personali. Cosa questa che le nuove tecnologie informatiche, nella situazione attuale, potrebbero (e dovrebbero) facilitare. Paradossalmente anche tramite il digitale la valutazione formativa in itinere non è solo auspicabile, ma imprescindibile se vogliamo potenziare la capacità di giudizio e l’autovalutazione personale.

In una scuola a distanza all’ alunno che sta casa, separato da compagni e da amici, isolato con la sua famiglia, non servono il controllo, la minaccia del voto o della ripetizione dell’anno, se non è aiutato a cogliere il valore, a “fare” giudizio. Ha bisogno di essere guardato (e di accorgersi di essere guardato) e coinvolto come uno degli attori della valutazione (docenti, genitori, studente). Deve sapere che la valutazione non è contro di lui, ma per lui; che non intende classificare, ma promuovere; che non azzera le diversità, ma è stimolo alla personalizzazione, cioè ad imparare e agire da persona libera, responsabile, interessata.

A me pare che la situazione in cui stiamo vivendo sia una grande occasione per capire ulteriormente che occorre riconoscere e rispettare i protagonisti della valutazione non solo nella fase finale, quando viene comunicato un voto, ma nello svolgimento del processo valutativo nel suo complesso.

ASPETTO FORMATIVO DELLA VALUTAZIONE

Il processo di verifica e valutazione deve quindi essere definito dai docenti tenendo conto degli aspetti peculiari dell’attività didattica a distanza messa in campo:

  • non possiamo pensare che le modalità di verifica possano essere le stesse in uso a scuola;

  • qualunque modalità di verifica non in presenza è atipica rispetto a quello cui siamo abituati;

  • dobbiamo puntare sull’ acquisizione di responsabilità e sulla coscienza del significato del compito nel processo di apprendimento (a maggior ragione nell'impossibilità di controllo diretto del lavoro).

In breve si tratta, come per la didattica a distanza, di non forzare nel virtuale una riproduzione delle attività in presenza, ma di cambiare i paradigmi e puntare sull’aspetto FORMATIVO della valutazione.

Recuperare il ruolo della valutazione formativa e praticarla con frequenza e regolarità, tenendone nota, sarà particolarmente utile quando dovremo affrontare il nodo della valutazione sommativa.

LA VALUTAZIONE COME FEEDBACK COSTRUTTIVO

La valutazione formativa non pone particolari problemi, si può agilmente condurre attraverso il controllo e la restituzione di compiti e consegne assegnati per il lavoro domestico nelle aule virtuali, attraverso la frequente richiesta di feed-back durante le attività sincrone di videolezione e anche con l’apertura di forum o chat nel momento immediatamente successivo alla lezione o in tempo reale.

Se le regole di organizzazione dell’attività sono chiare in partenza, lo studente saprà di poter essere interpellato dal docente e saprà anche che la qualità dei suoi interventi in chat o in forum sarà considerata un indicatore del suo grado di attenzione.

Distinguere con chiarezza il momento formativo dal momento sommativo ci permetterà di scaricare gli studenti dall'ansia della prestazione e dalla tentazione di copiare o di ricorrere ad aiuti vari e ci consentirà di avere un quadro di volta in volta realistico della loro progressione, utile ad integrare il giudizio che scaturirà in futuro dalla valutazione sommativa.

Quando fare la valutazione?

Va concordato fra alunni e docente in base alla programmazione delle attività a distanza condivisa settimanalmente e alla disponibilità di accesso dell’alunno ai dispositivi connessi.

Come?

La modalità può essere in asincrono e/o sincrono; in asincrono con compiti, preferibilmente autentici e collaborativi, attraverso la GSuite, o altre piattaforme e/o modalità oppure in sincrono preferendo e valutando anche le interazioni con il docente e i compagni durante le videolezioni.

Cosa valutiamo?

Nel contesto nuovo della didattica a distanza, dove vengono richieste competenze trasversali e impegno nell'interazione con la scuola e con i docenti, non si può pensare di esprimere una valutazione basata solo sugli apprendimenti disciplinari e bisogna privilegiare modalità di verifica e valutazione di tipo formativo.

In questo senso la valutazione espressa sarà comunque positiva perché terrà conto soprattutto del processo e non degli esiti. Anche l’eventuale valutazione negativa troverà posto solo all'interno di un percorso di supporto e miglioramento da costruire con l’alunno e come tale verrà comunicata, ma non registrata.

La valutazione nell'ambito dell’attività didattica a distanza deve tener conto infatti non solo del livello di conseguimento, da parte di ciascun allievo, dei singoli obiettivi definiti dalla programmazione, ma anche della peculiarità della proposta didattica, delle difficoltà strumentali delle famiglie e della necessità degli allievi di essere supportati in un momento di incertezza e di insicurezza quale quello attuale.

VERIFICA DELLE PRESENZE E DELLA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ

A questo proposito occorre accertarsi, attraverso un monitoraggio dei contatti, delle effettive difficoltà da parte degli alunni e delle famiglie e mettere in atto quanto possibile per evitare discriminazioni e, ove possibile, fornire gli strumenti adeguati per partecipare all’attività didattica a distanza.

Dopo aver ricevuto tali riscontri e tenendo conto di essi si potranno acquisire elementi utili per la valutazione tramite:

  • controllo della partecipazione attraverso la risposte agli input della scuola (comunicazioni, trasmissione di materiali, dialogo didattico);

  • controllo delle presenze on line durante video lezioni;

  • controllo del lavoro svolto tramite Gsuite e/o altre piattaforme e/o canali.+

MODALITÀ DI VERIFICA E RESPONSABILITÀ DEGLI ALUNNI

È evidente che, mancando la compresenza nello spazio fisico, lo studente non è più sotto il controllo del docente e potrebbe avvalersi di una serie di ausili e supporti con il rischio di falsare la prestazione. Ciò implica da un lato la necessità di far leva sulla responsabilizzazione degli studenti, dall'altro di ripensare profondamente l’azione della verifica. Il primo elemento da tenere in considerazione è che molti dei riferimenti validi nell'attività didattica in presenza saltano.

La verifica tradizionale di solito ruota intorno ad un numero molto limitato e limitante di prestazioni, è una verifica “carta e penna” o “voce” e diffida dello strumento digitale, che invece è di per sé un potente rivelatore di competenze. Essere costretti ad utilizzarlo permette di ricorrere (finalmente!) ad una serie di strumenti non tradizionali che fanno emergere diverse intelligenze, attitudini e talenti e possono rimotivare studenti che nelle attività tradizionali soffrono.

Come l’attività didattica anche la verifica può essere di tipo sincrono e asincrono.

Qui di seguito si propongono solo degli spunti che non hanno la pretesa di essere esaustivi né di porre dei limiti e/o vincoli alla libertà creativa dei docenti.

Possono essere effettuate:

  1. Verifiche orali /colloqui: con collegamento video a piccolo gruppo o con tutta la classe che partecipa alla riunione.

La verifica orale non dovrà ovviamente assumere la forma dell’interrogazione (quesito/risposta) ma di colloquio (dialogo con ruoli definiti) e conversazione (informale e spontanea).

Modalità

Vanno formulate domande non riproduttive, ma tali da lasciare emergere il ragionamento (“Perché…?”, “Cosa te lo fa dire?”, “Quali evidenze porti?” ecc ecc).

In altre parole, la verifica orale (come dovrebbe in verità essere anche in presenza) punterà a misurare le competenze e le abilità e non le sole conoscenze.

Durante lo svolgimento di problemi o esercizi è opportuno chiedere allo studente di verbalizzare il procedimento che sta seguendo. Il docente può interrompere, stimolare collegamenti e approfondimenti.

  1. Esposizione di un argomento: L’argomento che sarà esposto potrà essere semplicemente frutto di un’attività di studio, o di un’attività di ricerca o approfondimento svolta individualmente o nell’ambito di un gruppo.

Modalità

Dopo un primo breve momento, nel corso del quale l’alunno è lasciato libero di introdurre l’argomento o gli argomenti oggetto della verifica, è opportuno passare ad una fase durante la quale il docente pone più domande a risposta breve, verificando la prontezza e la pertinenza con cui lo studente risponde alle sollecitazioni e la capacità di operare collegamenti con argomenti attinenti.

L’obiettivo di questa seconda fase della verifica è di accertare che lo studente non stia leggendo o ricorrendo a qualunque tipo di aiuto esterno. Le domande saranno poste in modo veloce ma lasciando comunque spazio al ragionamento.

  1. Verifiche scritte:Diverse piattaforme consentono di somministrare compiti veloci, a tempo, che possono essere proposti agli studenti immediatamente dopo una fase di spiegazione o illustrazione che vengono condivisi coi ragazzi poco prima dell’inizio della lezione, e dare come scadenza l’orario della fine della lezione

In modalità sincrona possono essere effettuate verifiche strutturate attraverso Gsuite, Weschool, ecc…

In modalità asincrona si possono somministrare verifiche scritte con consegna tramite (mail o altro) di diversa tipologia a seconda della disciplina e delle scelte del docente (consegna di testi, elaborati, disegni ecc.).

Modalità

La videolezione non può mai avere una durata eccessiva perché la curva dell’attenzione è molto meno duratura che in presenza. Intervallare la spiegazione con compiti veloci permette di conseguire due obiettivi: valutare l’attenzione degli studenti e verificare l’efficacia dell’intervento didattico.

Anche in questo caso occorre formulare domande “non googlabili”, strettamente inerenti l’illustrazione dell’argomento appena illustrato e sempre di ragionamento.

Le stesse piattaforme che permettono di somministrare i compiti forniscono generalmente il report dell’andamento della classe oltre che i risultati individuali.

I compiti possono essere composti solamente da domande a risposta multipla o anche da un mix di domande chiuse e aperte, in base a ciò che il docente desidera verificare.

Ma anche:

  • Diari di bordo/autobiografie cognitive dello studente

  • Esperienze di rielaborazione personale dell’alunno sui temi educativi da trattare (sulla base di letture, materiali, film, video, …) invitandolo eventualmente a documentarsi di persona e relazionare.

  1. Mappe mentali: Esiste una gamma vastissima di strumenti semplici e gratuiti per creare mappe mentali digitali.

Modalità

Una mappa mentale non si può googlare, non si può copiare, è divertente da costruire, si può “aumentare” con molti collegamenti ipertestuali e generalmente gli studenti si divertono molto a costruirne a partire da un nodo scelto autonomamente (da un argomento/tema dato) o assegnato.

Si tratta poi di uno strumento utilmente utilizzato con gli studenti DSA.

Le mappe riproducono percorsi mentali, connessioni, evidenziano l’apprendimento profondo e sono strumenti molto potenti per dare conto del processo di costruzione della conoscenza.

La mappa può essere semplicemente corretta e valutata come compito scritto, oppure può servire da supporto alla verifica orale.

  1. Debate: È sufficiente disporre di una “stanza virtuale” che funga da aula, in cui il docente lancia il claim, lasciando la parola ai diversi gruppi e svolgendo la partita come solitamente si svolge in presenza e con gli stessi ruoli.

Una variante in modalità asincrona potrebbe essere quella di assegnare al singolo alunno il compito di sviluppare, anche attraverso mappe da illustrare, le due tesi antitetiche dello stesso oggetto/ tema del dibattito da sostenere con evidenze documentabili.

Modalità

È evidente che il momento del debate rappresenta, come anche in presenza, il momento finale di un lavoro iniziato in precedenza dal docente su un tema sul quale gli studenti, in un tempo definito, devono prepararsi consultando fonti e strutturando argomentazioni.

Il debate permette di valutare una pluralità di competenze: linguistiche (sia in lingua italiana che in lingua straniera), espositive, argomentative, logiche, di analisi e scelta delle fonti, di rispetto dell’avversario, ecc.

Partendo dal presupposto che la verifica è parte del processo di apprendimento, ma che l’importante è il processo di apprendimento, non è assolutamente opportuno “fossilizzarsi” sul pericolo di eventuale cheating.

Le prove di verifica sono valide soprattutto come verifica formativa per la valutazione del processo di apprendimento e, a maggior ragione in questa situazione particolare, è bene valutarle “in positivo”, cioè mettendo in risalto quello che “è stato fatto” e non ciò che “non è stato fatto” e, in caso di insuccesso, fornire strumenti per il recupero.

In questa ottica una modalità di verifica efficace è la costruzione di:

  1. Prove autentiche: Mail, Gsuite, altro..

Modalità:

Come da programmazione per competenze, si possono richiedere ai ragazzi prove autentiche alla fine di un percorso formulato in Unità di Apprendimento, magari anche in modalità di lavoro di squadra / team a distanza (teamwork).

La somministrazione di prove autentiche consente di verificare:

  • La padronanza di conoscenze, abilità e competenze

  • La capacità di impegnarsi nella ricerca di soluzioni

  • La capacità di collaborare

  • La capacità di sviluppare di una ricerca e/o di un progetto

In parole povere le prove autentiche consentono di verificare se i ragazzi hanno seguito, hanno partecipato, imparato e progredito.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE

In base alle sopra descritte azioni di verifica della:

  • presenza e partecipazione alle attività

  • verifica degli apprendimenti

la Valutazione viene operata con i seguenti criteri

  • partecipazione

  • disponibilità alla collaborazione con docenti e compagni

  • interazione costruttiva

  • costanza nello svolgimento delle attività

  • impegno nella produzione del lavoro proposto

  • progressi rilevabili nell’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze.

La valutazione delle prove, sempre positive, in quanto comunicazione di apprezzamento di un lavoro svolto e report di un percorso corretto, vengono registrate come tali su Registro Elettronico.

PROCEDURE DA CONDIVIDERE

Qui di seguito si forniscono le indicazioni operative e le linee d’indirizzo da seguire finalizzate a uniformare le azioni e procedure di didattica a distanza, che dovranno essere necessariamente comuni e condivise, seguite da ogni team di docenti dei consigli di classe, per non mettere in seria difficoltà le famiglie degli alunni nella gestione di piattaforme digitali diverse da docente a docente della stessa classe.

  1. Punto di partenza per ogni Consiglio di classe della sc. primaria e della sc. secondaria I grado è la condivisione di una rimodulazione della programmazione comune e concordata che tenga conto anche dei bisogni speciali degli alunni con BES e dei diversamente abili, quindi rimodulazione dei PEI.

  2. Tramite il Registro Elettronico ogni docente, compreso il docente di sostegno, indica gli argomenti e le attività da svolgere, e, nella libertà di insegnamento, invia i documenti e materiali utili. I materiali caricati dai docenti nel Registro Elettronico saranno disponibili per tutte le famiglie in possesso delle credenziali di accesso.

  3. Ciascun Consiglio di classe si coordina e sceglie la piattaforma on line da utilizzare, in modo comune da tutto il team dei docenti, per creare classi virtuali, attivare videolezioni, predisporre attività di accompagnamento con modalità tra file di testo, audio, video ecc., evitando così la sola e mera trasmissione di compiti ed esercitazioni. La scelta condivisa di un’unica piattaforma online da parte dei docenti di uno stesso consiglio di classe è fondamentale per facilitare il supporto e il lavoro delle famiglie che si confronteranno con un unico ambiente di classi virtuali per i propri figli.

  4. E’ opportuno non assegnare carichi di lavoro troppo pesanti agli alunni con compiti o incombenze non fattibili per tutti, ma invece assegnare, con i diversi canali e piattaforme di comunicazione individuati, lavori agili, concretamente e per tutti eseguibili e sempre inclusivi, prevedendo momenti di riflessione, tesi a comprendere se le azioni che si sono messe in campo stanno producendo gli effetti voluti. E’ importante proporre azioni educative coordinate e che puntino alla qualità degli interventi e a non lasciare indietro nessuno.

  5. Ogni docente visiona i lavori degli alunni e fornisce un feedback in merito per poter predisporre le successive attività più mirate e personalizzate, effettuano verifiche, secondo le modalità suggerite nei precedenti paragrafi e annottano le valutazioni nel Registro elettronico.

  6. È fondamentale che ciascun docente valuti gli apprendimenti in itinere secondo forme, metodologie e strumenti condivisi in sede collegiale/ dipartimentale, coerenti con le competenze che si andranno a accertare.

  7. Nell'ambito di tale valutazione in itinere, propedeutica a quella finale, il docente:

  • in relazione alle attività svolte informa tempestivamente l’alunno su cosa ha sbagliato e perché;

  • valorizza cosa sa fare già;

  • rimanda al fine di superare eventuali lacune ad approfondimenti, recuperi, consolidamenti, ricerche in relazione a ciò che deve migliorare.

  1. Il Consiglio di classe resta competente nel ratificare le attività svolte e nel compiere un bilancio di verifica. Al termine del percorso, ogni Consiglio procederà ad una riflessione sul processo formativo compiuto nel corso dell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza.

  2. Sarà dunque il momento collegiale quello deputato alla valutazione di quanto svolto dai nostri alunni nell'ambito della didattica a distanza, fermo restando quanto detto sopra in merito ai compiti di ciascun docente.

  3. E’ indispensabile che gli strumenti valutativi e la rimodulazione delle progettazioni siano comunicati con chiarezza all'utenza.

Si forniranno a breve il modello di riprogrammazione e le proposte di schede di valutazione per competenze delle attività di DaD che tengono conto del processo formativo degli alunni.

FORMAZIONE

caffe' digit@le

Ogni lunedì dalle ore 17,00 alle ore 18,00 per approfondimenti ed altro

corso di formazione

Dieci incontri di formazione on line sull' utilizzo delle G-SUITE per la didattica