Info Utili


Giorni e orari di apertura

La Riserva è aperta al pubblico nei fine settimana, da aprile a ottobre, in orario 9.30-12.30. È possibile visitarla gratuitamente, accompagnati dai nostri volontari o dalle nostre guide, ESCLUSIVAMENTE su prenotazione. 

Per prenotare è sufficiente inviare un messaggio via WhatsApp al numero: 375 800 8779 entro il giovedì precedente alla visita. 


Il percorso

Il percorso si snoda sul perimetro esterno della Riserva, in modo da lasciare la zona centrale indisturbata (riserva integrale). 

Si tratta di un sentiero pianeggiante e sterrato, quasi sempre ombreggiato, di circa 1,5 km, sul quale si incontrano capanni e punti di osservazione (in prossimità degli stagni) e cartellonistica illustrante flora e fauna della Riserva. 

È percorribile a piedi (non adatto per passeggini e sedie a rotelle) esclusivamente su prenotazione e accompagnati da uno dei nostri volontari, per tutelare sia i visitatori che gli animali che popolano l'area.


Il centro visite

Il centro visite ospita una mostra fotografica permanente delle specie animali che popolano la Riserva (scattate dal fotografo Stefano Volpato), una piccola biblioteca con volumi su flora e fauna del territorio e un'esposizione di reperti naturalistici. Inoltre è attrezzato per ospitare laboratori didattici, corsi e incontri divulgativi. È l'unico punto dell'area in cui sia possibile reperire acqua potabile ed è dotato di tre servizi igienici accessibili anche in carrozzina.


Abbigliamento consigliato

Si consigliano scarpe comode (meglio se impermeabili), pantaloni lunghi e abbigliamento adatto a una facile escursione. 

Può essere utile portare con sé una borraccia e, se lo si possiede, un binocolo. 

Considerando che nella stagione calda possono essere presenti molte zanzare, si consiglia inoltre di equipaggiarsi con un repellente.


In caso di maltempo

In caso di maltempo, vento forte o precipitazioni molto intense nei giorni precedenti alla visita, la Riserva può restare chiusa per ragioni di sicurezza (l'area è infatti soggetta a frequenti schianti di alberi) a insindacabile giudizio dei gestori. In  tal caso, l'organizzazione avviserà tempestivamente le persone che hanno prenotato una visita.


Animali domestici non ammessi

Un animale d'affezione come il cane potrebbe incontrare nell'area della Riserva animali selvatici, i quali anche quando non direttamente attaccati, lo percepiscono come un vero e proprio predatore, subendo di conseguenza un forte stress. Inoltre, i cani sono vettori di molte pericolose patologie parassitarie e infettive per la fauna selvatica. 

Speriamo possiate comprendere l'importanza di preservare una delle poche aree della zona dove gli animali selvatici possano trovare un rifugio sicuro!


Chi gestisce la Riserva?

La Riserva è gestita, per concessione della Città di Albignasego, dai volontari e dalle volontarie di 4 associazioni: Legambiente - circolo Pratiarcati, Lipu Padova, Sos Anfibi - Padova e Colli Euganei e Cammini Euganei.

Per informazioni è possibile scrivere a legambientepratiarcati@gmail.com o inviare un messaggio via WhatsApp al numero 375 800 8779 (verrete richiamati).

Vuoi diventare volontario/a? Ogni anno, a marzo, organizziamo un corso per gli/le aspiranti volontari/e. 

Seguici sui nostri social per sapere quali sono le date in cui si svolgerà o scrivi un messaggio via WhatsApp al numero 375 800 8779.



Domande frequenti

Posso fare un giro in Riserva senza essere accompagnato/a?

Purtroppo, non è possibile perché:

Ci sono persone che, anche in buona fede, possono arrecare danno commettendo leggerezze: è capitato (anche durante le visite accompagnate!) che qualcuno raccogliesse un fungo o un fiore o perdesse accidentalmente spazzatura da uno zaino… queste cose in una Riserva non dovrebbero accadere; il nostro ruolo di accompagnatori è anche quello di evitare queste e altre spiacevoli situazioni.

Inoltre, sul percorso ci sono zone soggette a schianti o caduta rami e le condizioni ambientali (le piogge nei giorni precedenti alla visita o il vento, ad esempio) possono richiedere maggiori accortezze, come non soffermarsi in alcuni punti o evitare una parte del giro. 

Lungo il percorso poi, è possibile imbattersi in animali nascosti nell’erba (rane, serpenti o testuggini); noi volontari conosciamo le zone dove questo tipo di incontri è più probabile e sappiamo individuarli per evitare di calpestarli accidentalmente. Può anche capitare di trovare nidi di vespe o calabroni nelle zone accessibili al pubblico; chi conosce la Riserva può guidare i visitatori, evitando spiacevoli incidenti.

Quindi, per una visita in sicurezza, è necessario essere accompagnati da qualcuno che conosca bene l’area.

Infine, è bene sapere che la Riserva al suo interno, ha una zona adibita a “riserva integrale”, ossia un’area totalmente dedicata agli animali, a cui gli esseri umani non hanno accesso. Se un visitatore non accompagnato decidesse disgraziatamente di esplorarla, oltre a creare disturbo ai suoi abitanti, rischierebbe di calpestare accidentalmente i nidi di quegli animali che depongono a terra (uccelli, testuggini palustri autoctone); oltre a rischiare di infortunarsi per il terreno molto accidentato e la possibile caduta di rami o schianto di alberi.

Non possiamo permettere che questo accada!

Noi che abbiamo preso in custodia la Riserva dobbiamo garantire che le visite avvengano in sicurezza, sia per gli animali e le piante dell’area, che per i visitatori!



Perché non posso portare il mio cane in Riserva?

I cani non possono accedere alla Riserva perché potrebbero incontrare la fauna selvatica che, anche se non direttamente attaccata dall’animale, può spaventarsi e subire un forte stress. Inoltre, un cane domestico apparentemente in salute può essere vettore di malattie che possono provocare gravi mortalità in altri mammiferi; questo purtroppo accade anche se i cani sono vaccinati.

Se vuoi saperne di più, ti preghiamo di vedere un video del Parco del Gran Paradiso in collaborazione col divulgatore BarbascuraX proprio su questo argomento: Link Instagram


Posso venire a raccogliere funghi in Riserva? 

La raccolta dei funghi è vietata, per legge, in tutte le riserve naturali.

I funghi, infatti, svolgono importanti funzioni nell’ecosistema, favorendo una simbiosi con altri organismi che ne traggono benefici; ovvero, nutrendosi di sostanze organiche in decomposizione, diventano un fattore nel ciclo dei nutrienti; essendo parassiti, attaccano individui già deboli o ammalati e favoriscono così processi di invecchiamento e morte, garantendo maggiori possibilità di sopravvivenza ad altri organismi. Inoltre, sono cibo prezioso per alcuni degli abitanti della Riserva. 

Se desideri raccogliere funghi, ci sono molte altre zone, non lontane (es. Colli Euganei), dove puoi farlo legalmente e senza arrecare danno!


Ho trovato una testuggine su una strada trafficata, posso portarla alla Riserva?

Anche se hai le migliori intenzioni, questo sarebbe un errore molto grave:

Se la testuggine è domestica probabilmente non sarà in grado di adattarsi a un ambiente selvatico come quello della Riserva e la condanneresti a morire di stenti.

Bisognerebbe cercare di rintracciarne il proprietario, tramite microchip (rivolgendosi a un veterinario o un Cras).

Se anche non fosse microchippata, non è detto che l’ambiente ideale per lei sia quello umido e ombreggiato della Riserva. Alcune specie prediligono zone secche e soleggiate ad esempio. In ogni caso sarebbe opportuno farne identificare la specie da un esperto per capire cosa fare.

Un animale, sia esso selvatico o domestico, può essere vettore di patogeni che possono rivelarsi fatali per altri animali. 

Dobbiamo pensare anche al benessere degli abitanti della Riserva!

Attenzione: Molte testuggini presenti in Italia sono specie esotiche (commercializzate a volte legalmente, a volte illegalmente) che si ritrovano in natura a causa di abbandoni, fughe, immissioni incaute. Se sopravvivono, possono entrare in competizione con la fauna locale, trasmettere malattie e causando enormi danni ad alti animali e in alcuni casi ibridarsi, generando danni irreparabili all’ecosistema. 

Cosa devi fare? Devi contattare i Carabinieri Forestali della tua zona e denunciare il ritrovamento: ti daranno istruzioni su come comportarti. 

Se la testuggine è ferita, puoi portarla in un Centro di recupero della Fauna Selvatica (CRAS). Penseranno loro a identificarla, farla visitata da un veterinario e, nel caso appartenga a una specie esotica, affidarla a qualcuno, oppure, se è autoctona, a liberarla.


Attenzione a non tenerla con te senza averne denunciato il ritrovamento! 

Secondo il nostro ordinamento il prelievo di fauna selvatica è un reato: “Chiunque, fuori dai casi consentiti, uccide, cattura o detiene esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta è punito con l'arresto da uno a sei mesi o con l'ammenda fino a 4.000 euro” (Art. 727-bis Codice Penale)