Il Lago della Gherardesca



L'esplorazione è cominciata sulle sponde di questo "giovane" lago con tante cose da farci scoprire.

Origine 

Come già accennato il lago di Bientina, in seguito alle mutate condizioni ambientali e socio economiche, fu poi definitivamente prosciugato a partire dal 1859 mediante la costruzione de "La Botte", che, riutilizzando buona parte del Canale Imperiale, scavò un canale emissario che con un sistema a sifone, in galleria sotterranea, tuttora sottopassa l'Arno e sfocia direttamente in mare tra Calambrone e Livorno. I lavori furono ufficialmente terminati nel 1863. 

Fino ai primi anni 2000, per la precisione fino al 2008, il prosciugamento continuò. In seguito ad un guasto delle idrovore si riformò uno specchio d'acqua permanente che attirò molti uccelli durante le rotte migratorie invernali per questo fu deciso prima di non riparare le idrovore e far estendere lo specchio d'acqua ed in seguito nel 2017 di renderla un'area protetta o meglio una zona di protezione speciale.

La zona di protezione speciale

Questa area protetta sita nel comune di Capannori ha un'area di circa 30 ettari e si trova all'interno di una zona di protezione lungo le rotte migratorie dell'avifauna dove vige il divieto di caccia.

Nell'immagine è riportata la mappa delle aree protette della zona presa da un opuscolo che promuove varie escursioni a tema ambientale nell'area.  In viola è evidenziata la zona di protezione speciale del Lago della Gherardesca. Questo opuscolo (del 2023) è stato stampato e diffuso col patrocinio della Regione Toscana, di vari comuni della zona (Bientina, Capannori, Altopascio e Castelfranco di Sotto) e del Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca.

Avifauna

In quest'area vivono circa 3.000 uccelli tra anatre, appartenenti anche a specie rare, svassi e folaghe. La zona ospita anche un dormitorio di ardeidi e aironi, dove nel periodo dello svernamento si concentrano circa 300 tra aironi bianchi maggiori, garzette, aironi guardabuoi e cormorani.  E' quanto emerge dai censimenti degli uccelli delle aree umide coordinati e realizzati dal COT (Centro Ornitologico Toscano) per la Regione Toscana nell'ambito di un programma internazionale di monitoraggio degli uccelli acquatici (IWC - International Waterbird Census).