Essendo il progetto in via del tutto sperimentale, solo un ristrettissimo gruppo di alunni vi si è cimentato, al fine di evitare che un eventuale fallimento del progetto potesse incidere negativamente sull’intera classe, causando perdita di tempo o disagi.
Per quanto riguarda le modalità di svolgimento : durante le lezioni di laboratorio, mentre gli altri ragazzi si esercitavano sui soliti esercizi in merito a classi e oggetti, GUI, lettura e scrittura su file di testo, il gruppo in questione si metteva all'opera nella produzione del progetto in maniera del tutto autonoma quindi senza impegnare il docente, il quale forniva occasionalmente degli spunti su meccaniche di gioco da provare ad implementare e ogni qualvolta veniva spiegato un nuovo argomento nelle lezioni di teoria si cercava (dopo aver preso confidenza con il nuovo materiale) una maniera utile e innovativa con cui mettere in pratica le nuove nozioni apprese all'interno del progetto e cosi via per la durata dell'intero anno; inoltre gli studenti coinvolti hanno modo, grazie ad appositi strumenti di condivisione, di proseguire il lavoro o aggiustare dei dettagli da casa mantenendo la relativa documentazione aggiornata sulle nuove revisioni
Esistono svariate metodologie didattiche e teorie sull'apprendimento che vedono cooperare il mondo della didattica e quello videoludico, fra le quali troviamo per esempio:
GBL (Game Based Learning) secondo il quale il gioco è pensato come uno strumento didattico, selezionato per i suoi contenuti e meccaniche educative dove gli studenti apprendono concetti curriculari attraverso l'esperienza del ludo.
Gamification, tale tecnica prevede l'uso di meccaniche di gioco in contesti non ludici (come la scuola) quindi si introducono livelli, medaglie, badge e così via per attività non ludiche in modo da aumentare il coinvolgimento e la motivazione.
Costruzionismo, tale metodo si avvicina di più alle modalità del nostro progetto poiché vede nella creazione di un artefatto il vero strumento di didattica.
Quindi la domanda rimane : di che metodologia stiamo trattando?
Le metodiche citate precedentemente si avvicinano a quello che è il nostro lavoro, ma sostanzialmente parliamo di Project-Based Learning (PBL), o apprendimento basato su progetti, una metodologia didattica che si fonda sull’idea che gli studenti imparano meglio quando sono attivamente coinvolti nella realizzazione di un progetto, andando oltre alla creazione del singolo oggetto concreto come afferma il Costruzionismo.
Ritornando al Project Based Learning riportiamo a seguito alcuni dei suoi principi imprescindibili che fanno di questa metodologia didattica uno strumento potente nell'acquisizione della conoscenza e nello sviluppo di competenze
Spesso un progetto coinvolge più materie e abilità rendendo l'apprendimento multi-laterale (es. coding, grafica, logica, matematica...)
Partendo da problemi reali (quali ad esempio nel nostro caso la creazione di un videogioco) gli studenti ricercano soluzioni, sbagliano, correggono e creano
Qualsiasi grande progetto che si rispetti è seguito da svariate figure, lavori di questo tipo possono contribuire allo sviluppo di abilità sociali e di responsabilità condivisa
Per quanto riguarda il nostro operato, la realizzazione di un gioco in Java, esso fornisce un perfetto esempio di Project Based Learning poiché :
vi è un obiettivo concreto : la produzione di un videogioco giocabile;
è stato necessario apprendere concetti informatici per portarlo a termine;
il nostro lavoro ha richiesto organizzazione, divisione dei ruoli e collaborazione;
durante la produzione sono emersi problemi reali da risolvere (bug, gestione degli eventi, controllo degli errori...).