La questione Galileo nei libri di testo di fisica
Archivio delle prefazioni
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Ho intrapreso la stesura di questo articolo nel marzo del 2011 perché ero contrariato da come in certi testi di fisica la cosiddetta "questione Galileo" non solo continuasse a rispuntare, pur non avendo molto a che fare con la didattica della fisica, ma venisse presentata con distorsioni ideologiche ed inesattezze storiche. Ho riportato nella scheda "Come è andata veramente" le principali contro-argomentazioni sulla leggenda su Galileo.
In questi 8 anni diverse cose sono cambiate.
Già nel 2015 gli autori A. Caforio ed A. Ferilli (Ed. Le Monnier) avevano rimosso gli elementi distorti dai loro testi, punti di riferimento nella preparazione di molti studenti. Più di di recente segnaliamo anche gli autori G.P. Parodi ed M. Ostili (Ed. Linx/Pearson) che nell'ultima edizione hanno operato una netta rimozione dei riferimenti distorti a Galileo, revisione già iniziata qualche anno fa ma ancora imperfetta. Non possiamo che applaudire e gioire per questa convergenza di diversi autori su un aspetto dove a guadagnarci sono tutti, iniziando dagli studenti che possono accedere ad una conoscenza non inquinata dagli odi dell'ideologia, per concludere con la scienza, e la fisica in particolare, che può svilupparsi solo tramite un dibattito senza storture. Restano le edizioni che, pur cambiando approccio, ancora mostrano una certa sudditanza culturale alla vulgata illuministica. E' il caso di "F come fisica", notevole se non altro per l'autorevolezza della casa editrice, la salesiana SEI, che è stata aggiunta alle recensioni.
Ecco però che, una volta intrapresa l'operazione-verità su Galileo, un nuovo fronte si apre al nostro orizzonte di insegnanti.
Si tratta della necessità di introdurre i ragazzi alla storia delle persone che hanno fatto la fisica.
La storia della fisica è ancora il grande assente nella didattica italiana, e lo si può comprendere dato che non poteva respirare finché ogni discorso veniva sacrificato alla vicenda Galileo, altare della propaganda illuministica.
Si tratta di trovare quindi nuove strade, dove l'aneddotica fatta di curiosità e folklore lasci spazio ad autentici percorsi di apprendimento, dove il modo in cui si è arrivati alle cose, la sequenza delle scoperte, i testi degli scienziati diretti acquistano più spazio.
Ancora una volta, questo nuovo percorso non potrà prescindere dalla verità, che ci dice che molti uomini di scienza erano uomini di fede.
Diversi scrittori hanno chiarito questo negli ultimi anni.
Tra tutti vogliamo citare il portale disf.org (Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede) nonché le pubblicazioni del giornalista-scrittore Francesco Agnoli, che con grande capacità divulgativa fa conoscere i tratti biografici di molti scienziati e uomini di fede come Maxwell, Newton, Faraday, Eulero, Mendel, Pasteur, Lejeune e poi gli stessi Planck, Dirac, Heisenberg e Lemaitre (non c'è mai abbastanza spazio per riportarli tutti... ). In questa scheda si riportano alcuni esempi.
Non mancano i tentativi di inserire qualche elemento di storia della fisica nei libri di testo. Senz'altro rimane il percorso più utilizzato in tutti testi per la fisica del Novecento. Alcuni autori (Parodi-Ostili) ci provano in modo più sistematico, in tutte le epoche. Tuttavia il grande pericolo qui è la censura: difficilmente vengono raccontate le aspirazioni profonde di questi uomini e donne se si trattava di aspetti religiosi o di fede. Si preferisce dipingere uomini "nuovi" animati da una religione "laica", fatta di valori assoluti esclusivamente umani, rendendo queste figure incomplete, privando così gli studenti di conoscerle perché scomode e difficilmente "emendabili".
Eppure riusciremo ad allargare lo sguardo anche su questi aspetti della storia della scienza.
Fabio Carpenedo, Aprile 2019. Vai all'archivio delle prefazioni
Mi stupisce come in certi testi di fisica per la scuola superiore la "questione Galileo", pur non avendo molto a che fare con la didattica della fisica, non solo continui a rispuntare, ma venga presentata con numerose distorsioni ideologiche ed inesattezze storiche.
Inoltre mi colpisce che in questi libri solo dello scienziato Galileo si riportano le relazioni con la Chiesa, giudicate interessanti perché leggendariamente burrascose, mentre quasi mai vi sono richiami alla vita degli altri scienziati, e comunque mai si fa riferimento alla loro spiritualità o al loro rapporto con la Chiesa. Solo con Galileo si parla di rapporto tra scienza e fede, e in modo distorto.
In questa pagina ho riportato le principali argomentazioni su come andarono veramente le cose.
Ecco ora invece un elenco dei libri esaminati, in modo schematico e in ordine arbitrario:
Autore: Amaldi, U. (Editrice Zanichelli)
Tutte le edizioni (di ogni epoca e grado): nessuna controindicazione.
Giudizio aggiornato al 2016 ("L'Amaldi per i licei scientifici - copertina Blu")
L'approccio alla questione Galileo è corrispondente ai fatti storici e proporzionato al peso che questo aspetto ebbe nello sviluppo scientifico e nella figura di Galileo (ovvero minimo rispetto agli altri contributi)
Autore: Walker, James S. (editrice LINX/Pearson)
Giudizio sul corso: nessuna controindicazione;
Giudizio sulla casa editrice: non sottovalutare.
Edizione Triennio 2016 Triennio "FISICA - Modelli e problem solving" : nessuna controindicazione
Edizione Triennio 2012 "Dalla meccanica alla fisica moderna": nessuna controindicazione
Edizione Biennio 2014 "La realtà e i modelli della fisica": nessuna controindicazione
Edizione Triennio 2010 "Corso di Fisica": nessuna controindicazione
E' considerato un corso molto riuscito, che ha saputo aggiornare la didattica della fisica in Italia, dopo aver avuto molto successo negli Stati Uniti.
Il teso ha molte valenze positive sul piano didattico oltre che culturale, riuscendo a compiere una semplificazione comunque compatibile con il percorso liceale, e sapendo guidare concretamente lo studente nell'affrontare i problemi di fisica.
In generale, quasi tutti i testi di provenienza anglosassone non mostrano alcun interesse per le diatribe politico-teologiche di Galileo, come di quelle di nessun altro scienziato.
Spiace osservare che spesso nelle edizioni italiane di tali testi viene invece inserito un riferimento alla vicenda, in termini risentiti o ideologici, ma non è il caso del corso in questione.
Autore: Caforio-Ferilli (Editrice: Le Monnier)
Edizione 2015 Triennio "Fisica! Pensare l'Universo": nessuna controindicazione
Edizione 2012 Triennio "Fisica - Le regole del Gioco": nessuna controindicazione.
Edizione 2004 Triennio "Fisica": approccio ideologico/distorto
Per questo testo, che fu di riferimento per moltissime generazioni di studenti, ho riportato l'analisi in questa scheda a parte.
Autore: Parodi-Ostili (Editrice: LINX)
Edizione 2014 "Il bello della fisica - I biennio" (Licei scientifici) (migliorato ma con elementi fuorvianti)
L'unico aspetto migliorativo rispetto alle edizioni precedenti è che il testo con la leggenda falsa su Galileo è stato trasferito solo all'edizione digitale. Inoltre compare staccata dal testo. A pagina 4 del testo principale di Galileo si parla esclusivamente riguardo al metodo scientifico, come è corretto, senza riferimento a sue vere o presunte "beghe" personali.
Purtroppo il testo della scheda digitale rimane decisamente fuorviante, risentito e privo di fatti riscontrabili (in una parola, ideologico, perché teso presentare la scienza come una forma di sapere superiore in quanto opposto alla fede, e la religione cattolica come una credenza incapace di dialogare con la ragione al pari delle sette o delle superstizioni più primitive). Ecco il testo dell'edizione considerata:
"Il periodo fiorentino è quello della maturità di Galileo, in cui egli fissa gli indirizzi fondamentali della nuova scienza naturale e si impegna pubblicamente nella difesa della prospettiva eliocentrica copernicana. La sua battaglia si concluse tuttavia tragicamente (falso perché "tragedia" significa "morte", cosa che non avvenne nemmeno di striscio - ndr) con la condanna (non si specifica condanna a cosa) per eresia pronunciata dalla Chiesa di Roma. Morì ad Arcetri, presso Firenze, nel 1642. (Non c'è nessun riferimento alle opposizioni degli accademici e del sostegno dei domenicani e del papa, nonché dell'amicizia dello stesso San Bellarmino) La vicenda umana di Galileo Galilei è una pagina di storia che merita di essere ricordata perché offre molteplici spunti di riflessione sui rapporti tra scienza e autorità (passabile, qui), tra libera ricerca razionale e religione (ma quante sono le vicende che offrirebbero spunti su "ricerca razionale e religione"? perché sempre e solo Galileo, in una certa versione capziosa?). Per secoli la vicenda del processo a Galileo è stata ricordata come una delle tappe fondamentali dell’affermazione della modernità. Il grande scienziato italiano è stato considerato un martire (ancora: Galileo non fu ucciso e neanche torturato) della libertà di pensiero e ha rappresentato il simbolo della lotta della ragione contro l’oscurantismo, le superstizioni e l’intolleranza. (giudizi durissimi e superficiale equiparazione della religione cattolica ad una fede priva di ragione (superstizione e oscurantismo). Cosa c'entri l'intolleranza poi bisognerebbe chiederlo a chi cura gli autori di questo brano...)"
Edizione 2011 "Fisica - Primo Biennio" (per licei scientifici) - approccio ideologico
Qui si leggeva:
"il grande scienziato italiano è stato considerato un martire (!!!) della libertà del pensiero e ha rappresentato il simbolo della lotta della ragione contro l'oscurantismo, le superstizioni e l'intolleranza"
Si tratta di un libro per gli studenti di prima superiore dei licei scientifici. Con quale senso critico gli alunni possono assimilare un'affermazione così frettolosa?
Autori: M. E. Bergamaschini, P. Marazzini, L. Mazzoni (Edizioni Mondadori e marchi annessi)
Pur non avendo in visione le edizioni più recenti, gli autori hanno sempre dimostrato enorme preparazione ed affidabilità nell'approccio alla questione.