Quello che si tramanda della questione Galileo è quasi sempre la versione raccontata in un'opera teatrale, "Vita di Galileo", di Bertold Brecht. Si tratta di un'opera dell'ingegno, di carattere letterario e senza fondamento storico. Oggi si direbbe, pubblicando quell'opera, che "il riferimento a fatti e persone è puramente casuale". Infatti la storiografia ha messo in evidenza chiaramente che ciò che viene immaginato in quella commedia non segue i criteri del romanzo storico ed anzi dichiaratamente insegue gli scopi ideologici della propaganda marxista.
Per chi volesse approfondire, risulta illuminante il dossier "Il caso Galileo", di Rino Camilleri, pubblicato nella collana "I quaderni del Timone" e ordinabile online.
L'articolo sintetizza lo studio di numerose fonti, ripresentandole in forma divulgativa.
Tra le varie cose si capisce che, in controtendenza con la vicenda Galileo, sono oramai chiari i seguenti punti:
- Galileo non fu mai torturato dall'Inquisizione, non fu nemmeno imprigionato né tantomeno ucciso (non può dunque tecnicamente essere chiamato "martire");
- al suo tempo, le opposizioni più forti a Galileo ed alla teoria Copernicana, inclusa l'accusa di eresia, furono poste dagli accademici dei Lincei, cioè da esponenti laici.
- Furono loro ad esempio, nella persona di Cremonini, a rifiutarsi di guardare dentro al telescopio.
- Dai religiosi Galileo riceveva apprezzamento e sostegno, specialmente da molti gesuiti.
- Il suo rapporto era ottimo con la quasi totalità degli uomini di fede, inclusi importanti ecclesiasti: si veda per esempio lo stesso papa Urbano VIII (il Simplicio ridicolizzato da Galileo nei "Discorsi"), che per Galileo aveva un'ammirazione fortissima.
- gli esponenti della Chiesa cattolica sostennero Galileo e la teoria eliocentrica fino a che lo scienziato non sostenne pubblicamente, in modo esasperato, che la veridicità di tale teoria doveva comportare necessariamente una revisione del canone delle sacre scritture. E tutto per una teoria che, ricordiamolo, non era affatto provata sperimentalmente.
- Questa dichiarazione equivaleva a sostituire il Magistero della Chiesa cattolica con la nuova Scienza, che era tutta in via di definizione.
- le cosiddetta "condanna di eresia" non fu data a Galileo, ma alla teoria Copernicana come teoria certa, per le ricadute teologiche (errate) che furono ad essa attribuite anche dallo stesso Galileo. Non fu dichiarato eretico Galileo in toto (e lo scienziato non fu bruciato come stregone).
- non si fa mai notare che la Chiesa ritirerà la condanna di eresia alla teoria copernicana nel 1754. Meglio tardi che mai, considerato anche che in quello stesso periodo ancora insigni scienziati la ritenevano errata (Poincaré tra essi).
- la limitazione della libertà di Galileo, inaccettabile in linea teorica oggi, consistette nell'esilio a Siena in una residenza in cui viveva lo stesso Vescovo (non in una prigione) e dopo pochi mesi fu riturato anche l'obbligo di confinamento. Ebbe sempre ad esempio la possibilità di incontrare chiunque andasse a trovarlo, nonché di scrivere, studiare, ...
- se è inaccettabile, per noi oggi, il confinamento di uno scienziato da parte dell'autorità religiosa, non si riportano mai le seguenti attenuanti:
- l'autorità religiosa era al tempo anche autorità politica, e va giudicata con il metro con cui si giudicano le autorità politiche, specie quelle del tempo
- i sostenitori della teoria copernicana, nei paesi protestanti come la svizzera, erano perseguitato con la gogna (secondo il principio protestante che "solo la scrittura" è fonte di verità"
- dal punto di vista della Scienza contemporanea, mescolare risultati scientifici ad affermazioni teologiche non è considerato corretto - anzi, nemmeno scientifico (nel senso che le affermazioni teologiche, degne di grande attenzione, vanno sostenute nei luoghi e con gli strumenti della scienza teologica).
- Galileo non portò mai prove sperimentali della veridicità della Teoria Copernicana.
- E' indubbio certo che le sue osservazioni rendevano obsoleta quella Tolemaica:
- non era così evidente, se non per un principio di simmetria (astratto, non sperimentale), che anche la Terra girasse attorno al Sole.
Può forse far pensare, come dato recente, questo dato:
Nel 2009 l'Associazione per l'Insegnamento della Fisica" ha tenuto un convegno su "L'eredità di Galileo", in occasione dei 400 anni della pubblicazione del Sidereus Nuncius.
Ebbene, come si può rilevare dagli atti del convegno, in nessuno degli interventi si è presa in considerazione la vicenda personale di Galileo: a ulteriore prova che non è questa che ha fatto di Galileo uno dei Grandi della scienza.
Si segnalano anche le risorse dedicate alla vicenda Galileo nel sito disf.org
Fabio Carpenedo, Marzo 2015