Madonna di Gandizzano

Quota: 326 m.s.l.m - Distanza percorsa: 4.5 km - Tempo: 1 h 26’

Il santuario della Beata Vergine di Gandizzano è situata dentro i confini del comune di Sale Marasino, in località Betania.

Sul nostro cammino a partire dal centro del borgo di Marasino, si giunge alla chiesa percorrendo un tratto prima asfaltato e poi acciottolato dell’Antica Strada Valeriana, un antico collegamento romano che univa tutto il Sebino e la Valle Camonica con Brescia.

La chiesa, risalente al XV sec, è dedicata alla Beate Vergine e molte sono le raffigurazioni della stessa presenti all’interno dell’edificio.

Gli abitanti di Sale Marasino sono molto legati alla Madonna dato che anche la Chiesa parrocchiale di Sale Marasino è a lei dedicata.

Ogni 5 anni, infatti, vengono celebrate nel mese di settembre le Feste Quinquennali della Madonna che hanno una durata di una settimana. Giorno per giorno, per le strade del paese addobbate con fiori di carta, partendo proprio dal santuario in questione, la statua lignea della Madonna viene portata in tutte le contrade del paese per giungere poi nella Chiesa Parrocchiale.

Descrizione

La chiesa si presenta esternamente con un piccolo porticato sostenuto da due colonne in pietra di Sarnico. Nella lunetta del portale è dipinta la Caduta di Cristo durante la salita al Calvario.

Due gradini in pietra di Sarnico e un portone piuttosto antico garantiscono il collegamento tra l’interno delle Chiesa e l’esterno.

Varcata la soglia sulla destra si trova una bella acquasantiera in pietra di Botticino con una coppa ornata da grosse baccellature, il cui fusto è vasiforme e poggia su di un cubo.

Appena entrati ci si accorge del pavimento in cotto segnato dal tempo che conferisce alla chiesa un’aria molto antica. Portandosi verso il centro dello spazio, spicca una lapide marmorea sotto la quale sono sepolti due esponenti della nobile famiglia dei Martinengo, una delle famiglie più importanti di Sale Marasino, come ricorda anche il nome del Palazzo Martinengo posto alla periferia del paese.

Spostandosi verso la zona presbiterale, ci si accorge come questa sia separata dalla navata da un gradino in pietra di Sarnico e altri due in marmo che denotano la sacralità del luogo.

Questa chiesa sussidiaria della Beata Vergine di Gandizzano conserva testimonianze artistiche di varie epoche anche in virtù di diverse opere di ristrutturazione e modifiche apportate all’edificio durante i secoli.

Nella navata, partendo dal presbiterio verso l’ingresso, troviamo tre medaglioni raffiguranti l’Annunciazione e l’Assunzione al cielo della Vergine Maria.

Il polittico ligneo nel presbiterio, posto dietro l’altare maggiore è una pregevole opera scultorea, forse la più importante del Sebino per questo periodo, attribuita all’intagliatore Giuseppe Bulgarini e databile entro il 1620. Il polittico è diviso in tre grandi scomparti da colonne riccamente decorate con racemi e putti.

Le tre nicchie che si formano sono occupate da S. Giovanni Battista e da S. Rocco mentre al centro è posta la Vergine Mater Misericordia. Il tutto è tenuto sotto controllo da una statua di Dio Padre Benedicente.

In chiesa vi era forse un precedente polittico di cui restano le statue lignee dei Santi Pietro e Paolo (XVI secolo), ora poste nella campata di sinistra.

Tra la parete destra della campata d’ingresso e la controfacciata si sviluppa un ciclo unitario ad affresco rappresentante la Passione di Cristo datato 1539.

La data 1884 dipinta all’esterno sulla parete della navata posta a Sud e parte delle decorazioni parietali interne, fanno dedurre che siano stati gli ultimi due importanti interventi effettuati.

L’organo a trasmissione meccanica fu installato nel 1889 da Giovanni Manzoni.

Il campanile

La struttura originale del campanile collocato sul lato Nord in prossimità dell’abside, è da collocarsi intorno al XV-XVI secolo.

La base del campanile è quadrangolare e presenta attualmente tre aperture, una di collegamento con la chiesa, mentre le altre 2 aperture sono di comunicazione con le stanze attigue.

Una successiva apertura, sulla parete Nord, la quale dava sulla strada, venne murata in tempi remoti.

Nel 1868 nella parte terminale del campanile, a seguito di interventi strutturali, vennero collocate le tre campane.