Eventi speciali
San Valentino da single? Ecco come renderlo speciale!
di Chieruzzi Dario e Natalizi Viola
Oggi vi daremo qualche idea su come trascorrere San Valentino da single senza tristezza, ma con amore… per voi stessi! Ecco sette modi per rendere questa giornata speciale:
Concedetevi un bagno rilassante e un massaggio
Non lasciatevi condizionare dalla data sul calendario: è solo un giorno di febbraio! Per liberarvi da ansie e stress, immergetevi in un bagno rilassante. Tutto ciò di cui avete bisogno sono sali da bagno o una bath bomb e un olio da massaggio. Per un tocco extra, accendete qualche candela profumata: l’atmosfera sarà perfetta per ritrovare il benessere.Regalatevi un trattamento di bellezza
Prendersi cura di sé è fondamentale per il proprio benessere. Prenotate un trattamento in una spa oppure trasformate la vostra casa in un centro benessere: una maschera per il viso, un impacco nutriente per i capelli e un po’ di silenzio vi daranno nuova energia.Andate dal parrucchiere o in un salone di bellezza
Anche se non avete programmi per la serata, rinnovare il vostro look vi farà sentire più sicuri e radiosi. Prendete appuntamento per capelli, trucco o manicure: sentirsi bene con se stessi è il primo passo per stare bene davvero!Festeggiate con gli amici
Sapevate che in alcuni paesi il 14 febbraio è anche la festa dell’amicizia? Approfittatene per organizzare una serata speciale con le persone a cui volete bene. Una cena, un film o una semplice chiacchierata renderanno la giornata più piacevole.Fate un regalo a voi stessi (o ai vostri cari)
San Valentino è l’occasione perfetta per dimostrare affetto, non solo agli altri ma anche a voi stessi. Fate un piccolo regalo a chi amate o concedetevi qualcosa che desideravate da tempo.Se vi sentite tristi, non reprimete le emozioni
Se la solitudine vi pesa, concedetevi il tempo di viverla. Non ignorate i vostri sentimenti, ma accoglieteli. A volte un po’ di malinconia è necessaria per poi sentirsi più leggeri.Scrivete una lettera a voi stessi
Mettere nero su bianco i propri pensieri aiuta a riflettere. Scrivete una lettera in cui ricordate a voi stessi tutti i lati positivi dell’essere single. Essere indipendenti ha i suoi vantaggi: riscopriteli e celebrateli!
Insomma, San Valentino da single può essere un’occasione per coccolarsi e dedicarsi del tempo di qualità. Per altri consigli, noi siamo sempre qui per voi. Buon San Valentino!
Il Natale in tante sfumature
di Tobaldi Roberta e Antonacci Petra Alice
Il Natale… Quella festa così magica, così fantasiosa, magnificamente perfetta! Insomma, una festa senza tempo, per grandi e piccini! Un momento di relax in cui ognuno di noi si riunisce con la propria famiglia per aspettare con impazienza il momento in cui nasce Gesù (per i cristiani) o l’attesa dell’arrivo di Babbo Natale per i più piccoli. A proposito di Babbo Natale… Sapete come si festeggia nelle altre parti del mondo il Natale? O meglio, quali sono le “celebrità” natalizie nel resto del mondo? Se non sapete rispondere, siete nel posto giusto!
Il primo personaggio che non potevano non analizzare è proprio Babbo Natale! Il “nonno” universale che porta doni a tutti i bravi bambini! Ma ci siamo mai chiesti la sua storia? Il personaggio di Babbo Natale ha origini molto antiche ed è associato al vescovo San Nicola, detto anche come dispensatore di doni e protettore dei bambini. La figura del personaggio e di come lo conosciamo oggi è grazie ai narratori e disegnatori statunitensi; infine nel ‘900 questa tradizione si è diffusa in altri Paesi.
Il secondo personaggio che riportiamo è… Il Grinch! Un personaggio che è stato inventato dal fumettista Dr. Seuss che lo descrive come una creatura umanoide dalle gambe fini, di colore verde e con un fisico a pera. è scontroso e cinico, ed odia particolarmente il Natale, perciò cerca di rovinarlo rubando i doni a tutti. Si rende, però, conto delle sue cattive azioni e “restituisce” la magia del Natale alle persone, diventando buono.
Invece il terzo personaggio “invitato” nel nostro articolo è proprio Krampus! Le sue origini sono molto legate a quelle di San Nicola : infatti, Krampus era un demone e quando è stato sconfitto è stato costretto a servire il Santo. In particolare è un personaggio dalla faccia diabolica e dall’aspetto inquietante che si aggira nelle strade alla ricerca dei bimbi cattivi! Viene festeggiato tramite sfilate o parate in Slovenia, Germania e Croazia.
E come dulcis in fundo abbiamo, non per minore importanza, il Moș Gerilă! Un personaggio della tradizione rumena ed è il nostro corrispondente Babbo Natale e tradotto letteralmente in italiano si chiama “Babbo Gelo”, rappresentato come un giovane gracilino e atletico a petto nudo. è stato inventato dai comunisti per spostare l’interesse delle persone dalla religione concentrandosi su questo personaggio che porta regali ai bambini.
Il Natale è una festa meravigliosa che porta moltissima magia e non importa in quale “celebrità” credete perché qualunque vi piaccia sarà sempre un momento unico che porta atmosfere grandiose!
Adesso che sapete un po’ di più con quali personaggi viene festeggiata questa ricorrenza nel mondo, scrivete se vi va alla Redazione del Gabbiano per farci sapere quale preferite!
Dolcetto o Scherzetto: la magia di Halloween
di Rigon Francesca, Rinaldi Vittoria, Liuzzi Alessio
Halloween è una festa davvero speciale che ha origini lontane. Tutto è cominciato in Scozia nel 1795, dove si usava il termine “All Hallows Eve”, che significa vigilia di Ognissanti. E da lì è nato il nostro amato Halloween!
Secondo le storie che ci raccontano, i Celti credevano che, alla vigilia del nuovo anno, il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti. Questi spiriti vivevano in un posto magico chiamato Tir nan Oge, un luogo dove non invecchiano mai e sono sempre felici. Durante questa notte speciale, si pensava che gli spiriti potessero unirsi al mondo dei vivi, creando un momento in cui tutto poteva succedere. Immaginate un momento in cui i confini tra la vita e la morte si fondono e gli spiriti possono vagare liberamente sulla Terra!
Samhain era quindi una festa che mescolava paura e divertimento. Le persone si radunavano nei boschi per accendere il Fuoco Sacro e festeggiare. Indossavano maschere spaventose e portavano lanterne fatte di cipolle intagliate con le braci del fuoco dentro. Dopo i riti, si divertivano a festeggiare per tre giorni, travestendosi con le pelli degli animali per spaventare gli spiriti.
In Irlanda, la tradizione è diventata ancora più carina: si accendevano torce e fiaccole fuori dalle case e si lasciava cibo e latte per le anime dei defunti. Così, i cari estinti potevano rifocillarsi e decidere di non fare brutti scherzi ai vivi!
Ecco perché i colori di Halloween sono ancora oggi l’arancione, che rappresenta la mietitura e la fine dell’estate, e il nero, simbolo del buio invernale. Questi colori si vedono ovunque nei costumi e nelle decorazioni!
La notte di Halloween è il momento più atteso dai bambini, che si lanciano nel divertente gioco del “trick or treat”, o “dolcetto o scherzetto”. Travestiti con costumi spaventosi, girano di casa in casa a chiedere dolcetti. E se non ricevono niente? Beh, possono anche decidere di fare uno scherzo ai proprietari, come svuotare la pattumiera nel giardino o attaccare lattine vuote all’auto!
Il 31 ottobre, tutti indossano maschere paurose, come fantasmi, streghe, vampiri e lupi mannari. Negli ultimi anni, molti scelgono anche costumi di personaggi famosi dei film horror.
Quindi, preparatevi a festeggiare Halloween! Che siano dolcetti o scherzetti, è il momento perfetto per divertirsi e vivere un po' di magia!
La Giornata internazionale della donna: un grido per la difesa dei propri diritti
di Tobaldi Roberta e Antonacci Petra
Bisogna gridare BASTA! Non dobbiamo tenercelo dentro!
Quest’argomento è toccante e se ne discute molto nella nostra società. Ma bisogna parlarne sempre di più per cercare di cambiare le cose!
Però procediamo per gradi…
Sapete che si “festeggia” l’8 Marzo? Si celebra la Festa delle Donne. Non ci crederete mai, ma questa non è affatto una festa. Ma se non è una festa, cosa sarà?
In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza e di trattare un argomento non facile da discutere.
Per capire meglio questa giornata dobbiamo però fare un salto nel passato. A New York nei primi anni del 1900, vi era una fabbrica di camicie dove lavoravano molte donne; anche se “lavoravano” non è il termine adatto: queste ragazze infatti (la cui età era tra i 15 e i 25 anni) venivano sfruttate. Avevano orari di lavoro estenuanti, non potevano fare pause dalla propria postazione, venivano pagate poco e non venivano contati gli straordinari. Inoltre, venivano strettamente sorvegliate e imposti ritmi massacranti che spesso erano origine di incidenti.
Probabilmente per un errore umano, il 25 Marzo del 1911 scoppiò un incendio in tale fabbrica. Le donne cercarono di salvarsi salendo i piani più alti dell’edificio, ma le fiamme arrivarono anche lì. Uno scenario orripilante che è costato la vita a 140 operaie.
Da ciò possiamo dedurre che la “Festa delle Donne” non è affatto una festa, bensì la ricorrenza di un tragico evento.
Ma se l’incendio si è verificato il 25 Marzo, perché ad oggi si celebra l’8 Marzo? Il motivo non è ancora del tutto chiaro, ma sappiamo che l’8 Marzo del 1917 ci fu a San Pietroburgo una grande manifestazione di donne che hanno protestato chiedendo pane e pace. Questo evento segnò l’inizio della rivoluzione russa e fu un momento cruciale per i diritti delle donne.
Che sia il 25 o l’8 Marzo, poco importa, si tratta comunque di una data importante per ricordare le lotte delle donne per i propri diritti e per continuare a promuovere l’uguaglianza di genere.
Non dimentichiamoci mai di quanto sia fondamentale continuare a gridare BASTA! e lottare per un mondo più giusto ed equo per tutte le persone, indipendentemente dal genere.
Esserci per testimoniare. La grande lezione di Modiano
di Beatrice Di Bitetto
Oggi la mia classe e io abbiamo avuto il piacere di assistere, in diretta dall'Università la Sapienza di Roma, allo struggente racconto di Sami Modiano, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Modiano durante il suo commovente e straziante racconto ha ripercorso nuovamente la sua infanzia e pre-adolescenza. Ha narrato che abitava con il padre Giacobbe, la madre Diana e la sorella Lucia di 4 anni più grande, a Rodi. Trascorre la sua vita serenamente fino a quando, nel 1938, promulgarono le leggi razziali. Da lì a poco Sami verrà espulso dalla scuola elementare che frequentava per il semplice fatto di essere Ebreo. Purtroppo però poco dopo perderà la madre a soli undici anni nel 1941. Da lì vive solo con il padre e la sorella
più grande fino al 18 luglio 1944 quando i capifamiglia ebrei vennero chiamati dagli agenti nazisti per un "semplice" controllo. Il giorno dopo chiesero a tutti i membri delle famiglie di prendere le loro cose (oggetti di valore, vestiti, spazzolini...) e di chiuderle in una valigia e lasciare le proprie case.
Navigano per 11 giorni , arrivano alla stazione di Atene dove vengono deportati su treni merci fino in Polonia. Da lì inizia il vero inferno per Sami Modiano. Il suo racconto mi ha suscitato sensazioni forti. Mentre narrava la sua deportazione e l'arrivo al campo di concentramento, ho provato a immaginarlo sulla mia pelle identificandomi nei suoi vissuti e ho pensato che non sarei riuscita a sopravvivere se fosse capitato a me. Perché è capitato? Come hanno resistito? A volte penso che non sia stato reale per quanto male abbiano vissuto e per così tanto tempo. Se fossi stata un militare non so come avrei potuto e voluto rimanere lì inerme di fronte a quelle atrocità senza far agire la mia coscienza.
Ora come allora si sta trascurando l'empatia e la fratellanza, e di quest'ultima Modiano ne ha parlato nell'incontro. Stiamo perdendo di vista dei valori importanti anche oggi? Stiamo sulla cattiva strada? Perché molto spesso ci si permette di offendere o avere il diritto di scegliere per gli altri e pensare che il proprio giudizio sia universale, che sia sulla scelta di un taglio di capelli, il modo di vestire, il telefono che possiedi e potrei stare qui ad elencare molte altre. Credo che se non ti piace qualcosa non sei obbligato a dirlo, semplicemente perché dall'altra parte c'è una persona che può essere sensibile al giudizio. L'empatia, non è solo mettersi nei panni degli altri quando soffrono, ma in qualsiasi momento. E quello che hanno vissuto gli Ebrei si sta forse ripetendo anche a Gaza e in Ucraina? Potremmo mai fermare le incomprensioni tra Stati quando tra noi nel piccolo ci sono quotidianamente?
Molti dicono che non potremo fare nulla per questo mondo, perché non siamo potenti, ma noi abbiamo tanti strumenti invece che arrivano ovunque e possono spalancare porte. I social in questo ci aiutano e se solo volessimo potremmo cambiare la società in cui viviamo, anche essendo solo gentili o con una semplice azione di gentilezza.
Certe cose non si dimenticano mai: la Giornata della Memoria
di Petra Alice Antonacci
La Giornata della Memoria non è una festa, da festeggiare infatti non c'è proprio nulla! Ma allo stesso tempo è una giornata che non può e non deve passare inosservata!
Questa ricorrenza internazionale viene celebrata il 27 gennaio di ogni anno, data non casuale che ricorda il 27 gennaio del 1945, quando i soldati sovietici arrivarono ad Auschwitz scoprendo i tristi campi di concentramento e liberando alcuni ebrei.
Purtroppo non tutte le cose da ricordare sono felici, possono essere anche tristi come in questo caso.
Questa giornata ci spinge a ricordare una brutta pagina di storia della Seconda Guerra Mondiale, quando Hitler e i suoi soldati perseguitarono il popolo ebraico e lo costrinsero a terrificanti condizioni all’interno dei campi di concentramento semplicemente perché considerati “inferiori”. Tale orrore terminò con l’arrivo dei soldati sovietici che ebbero il coraggio di smascherare questo scempio e liberare gli ebrei.
A distanza di anni questo avvenimento non viene dimenticato nel rispetto di tutte le vittime discriminate, torturate, uccise. Molti sono i film che ricordano questo momento storico, tra i più famosi ricordiamo: Schindler’s list, La vita è bella, Il bambino con il pigiama a righe, Il diario di Anna Frank. Ma tanti sono anche i libri, i documentari, le interviste ai sopravvissuti come, fra tutti, Liliana Segre.
Testimoniare e raccontare questo tragico evento serve infatti a lasciarne memoria ai posteri, affinché ciò che è accaduto possa non accadere di nuovo.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” .
3 minuti alla scoperta di una festa coloratissima
di Giada Zanier, Roberta Tobaldi e Sofia Anatriello
Come è nato il Carnevale?
Qualche pillola storica della festa più dolce e colorata dell’anno!
Avete presente quella festa dai mille colori che da bambini attendevamo con tanta ansia? Esatto! Stiamo parlando proprio del Carnevale! Una festa colorata, “comica”, ma soprattutto… dolcissima!
Ma vi siete mai domandati le origini di questa festa? Se la risposta è no, abbiamo la spiegazione pronta per voi!
Prima di tutto dobbiamo sapere che il Carnevale è una festa di origine cristiana, nata nell’antica Grecia e nell’antica Roma, poi diventata cattolica per conversione della popolazione.
Questa festa ricorda la prima liturgia della popolazione cristiana e il giorno successivo si festeggia il mercoledì delle Ceneri che dà il via al periodo della Quaresima. Nell’antichità, in questo periodo, avveniva un temporaneo scioglimento dell’ordine della società (ad esempio i poveri si vestivano da ricchi e viceversa); oggi le persone hanno in parte mantenuto questa tradizione, modernizzandola ovviamente, come per esempio travestendosi da personaggi di serie televisive o cartoni animati.
Nell’antichità, inoltre, in questo periodo di festa la confusione regnava sulla quotidianità piena di regole e venivano simulate battaglie con coriandoli e stelle filanti, tradizione evoluta sino ai giorni d’oggi.
Tra i dolci tipici di questa festa troviamo le chiacchiere, diffuse nella maggior parte d’Europa e le cui origini derivano da un dolce della cultura dell’Antica Roma chiamato ”Frictilia”; abbiamo, inoltre, gli struffoli, di cui però non si ha una origine certa, e i tortelli di Carnevale, originari di Treviso.
Il Carnevale di Latina è uno degli eventi più apprezzati nella regione Lazio: si svolgono sfilate di carri (che hanno come simbolo ufficiale un cigno) e vengono organizzati spettacoli dove si esibiscono giocolieri e clown.
E voi, cari lettori, cosa ne pensate del Carnevale?
Ora che ne sapete le origini, lo vedrete con occhi diversi e ricordatevi…
A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE!