RINGRAZIAMENTI

Un lavoro come questo non sarebbe stato possibile realizzarlo senza l’aiuto di tante amiche e amici, vicini e lontani, che, ognuno a suo modo, hanno contribuito a concretizzare questo sogno.

 

Inizio dai cantanti, che hanno prestato le loro voci e il loro impegno con generosità e serietà. Chi nella prima fase (eroica!!!) quando ancora non si sapeva come si sarebbe sviluppato e si andava a rappresentare la Via Crucis per le strade del nostro paese, issando luci e suoni su un carretto. Chi… nell’ultim’ora… aggiungendo un ulteriore tocco inaspettato di preziosità. Quando ho ascoltato e riascoltato i brani per fare i missaggi , più volte mi sono intenerito e commosso nel ricordare gli sforzi spesso faticosi a cui vi ho sottoposti. Ora per realizzare voci un po’ troppo complicate. Ora per interpretare al meglio dei pezzetti solisti. Alla fine, ho scelto io. Qualcuno doveva farlo! Alcune frasi le  ho fatte cantare a più persone e,  per comporre la versione definitiva di ogni singola frase, mi sono affidato al cuore, più che alla tecnica. E comunque il cuore . . . ce l’avete messo proprio tutti! E questo credo che emerga dall’ascolto. Ed era proprio uno dei miei obiettivi principali.  Quindi, carissimi Chiara, Daniela, Emiliana, Francesco, Gabriella, Gioele, Maria, Michela, Michele, Sara B., Sara N., Simona, Stefano e Tania: grazie di cuore! Davvero!

 

Un ringraziamento particolare all’amico e compagno di avventure (musicali e non!) Lucio, che mi ha aiutato e soccorso … nella composizione del brano di apertura “Padre, se lo vuoi”. Senza la sua splendida chitarra e le sue delicate dissonanze, il brano d’apertura, non sarebbe quello che è!

 

Grazie di cuore anche a Stefania, che ha preso passione e ha ripreso il pennello in mano dopo tanti anni, per dedicarsi a fare gli originalissimi e intensi quadretti a olio, poi trasformati nelle immagini grafiche che vedete sul sito, sui video, sulle pagine Facebook e Instagram, sulle copertine dei CD.


Un grazie enorme va ad Alessandra, compagna di vita e di mille esperienze, per aver supportato e sopportato un marito spesso “assente” nel quotidiano perché perso nelle sue note, perennemente a caccia di voci, parole, suoni, arrangiamenti . . . Si fa bene a fare “gli artisti”… quando la tavola è sempre imbandita di cibi succulenti, il frigo è pieno di cose buone, la è casa uno specchio e i cassetti sono ordinati e colmi di biancheria pulita e profumata.

 

Grazie anche a tutti coloro che mi daranno una mano a condividere e  diffondere questa musica … e il messaggio che porta con sè. Chi, come me, può permettersi il lusso di fare musica non per lucro, ma per passione (senza nulla togliere a chi la fa, dignitosamente, per professione!), non è facile arrivare “lontano”. Ma io sento il bisogno, stavolta, di provare a diffondere queste note,  queste parole e questo lavoro intenso e faticoso condiviso con tanti amici! Per farle arrivare al maggior numero di persone possibile. A prescindere dal sesso, dal credo, dallo stato sociale e culturale. Perché alla fine è la storia di un “uomo”. Dell’uomo. Del dolore e della capacità di “andare oltre”. E questo davvero ci può accomunare e rendere davvero “fratelli tutti”.

 

Infine: grazie alla vita! Che ultimamente mi sta facendo sperimentare la mia personale Via Crucis, grazie a una malattia e alle difficoltà che porta con sé.  Forse, proprio per farmi capire meglio. Forse, per colmarmi di speranza anche nei momenti più bui. Perché la Via Crucis è una strada dolorosa, sì, ma che finisce in una luce strepitosa e inaspettata. E ci ricorda che, oltre la collina, ci aspetta un’alba meravigliosa!