Progetto

In viaggio per guarire ha come protagonisti testimoni-relatori alcuni studenti ed ex-studenti della Scuola in Ospedale dell'Istituto B.Castelli presso gli Spedali Civili di Brescia. Il progetto, coordinato dalla prof.ssa Anna Berenzi in quanto vincitrice del premio nazionale insegnanti Italian Teacher Prize 2016/2017, è promosso dalla sezione ospedaliera dell’I.I.S. “B. Castelli” di Brescia ed è totalmente finanziato e sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il premio assegnato.


La prof che insegna ai -braccialetti rossi- è la più brava d'Italia.mp4

Un gruppo di ragazzi, uniti dall’aver vissuto un’esperienza di malattia oncologica che ha messo a rischio la loro vita, si rivolgerà a platee di qualche centinaio di coetanei (verranno invitate le classi terminali delle scuole superiori del territorio) raccontando cosa ha significato trovarsi dall’oggi al domani a pensare che la vita non è scontata.

Ogni studente-relatore sceglierà la modalità espressiva a lui più congeniale: qualcuno si racconterà in prima persona, qualcuno tramite contributi video in cui le riflessioni prenderanno forma grazie alla proiezione di immagini accompagnate da brani musicali.

Il progetto si propone di far sperimentare ai giovani in platea, come fosse un “laboratorio di empatia”, un modo di vivere alternativo rispetto ai modelli e ai valori proposti dalla società contemporanea, di promuovere la cultura della solidarietà e dell’inclusione e sensibilizzare al tema della donazione di sangue e di midollo.


Sul fronte dei relatori offrirà l’opportunità di:

  • vivere occasioni di incontro e confronto con altri ragazzi che stanno attraversando o hanno già vissuto la malattia oncologica;
  • raccontarsi e lasciar spazio alle proprie emozioni all’interno di un contesto sicuro e protetto, per facilitare la rielaborazione e la consapevolezza del proprio vissuto;
  • trasformare un vissuto doloroso e impegnativo in un’opportunità di crescita, in grado di dare un valore aggiunto alla propria vita, anche attraverso la testimonianza attiva di ciò che si è vissuto;
  • migliorare la qualità di vita di stimolando le parti sane, in modo da potenziare la loro autostima e il loro senso di autoefficacia.

Sul fronte degli ascoltatori l’opportunità di:

  • creare uno spazio privilegiato in cui far sperimentare ai giovani un modo di vivere alternativo rispetto ai modelli e ai valori proposti dalla società contemporanea;
  • stimolare la riflessione sul valore della vita e su temi e valori scomodi, spesso difficili da trattare, come quelli legati alla salute e alla malattia, alla vita e alla morte;
  • promuovere la cultura della solidarietà e dell’inclusione, attraverso il confronto e l’incontro con la diversità;
  • sensibilizzare al tema della donazione di sangue e di midollo.
Presentazione In viaggio per guarire.pdf

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