Eventi passati

SALA NERVI

02/03/2019


In viaggio per guarire

presentato ai 6000 rappresentanti di AIL riuniti per l'udienza del Papa

Megy e Dario

i nostri ambasciatori dal Papa

Bormio 9 febbraio 2019

Ospiti dell'associazione "Insieme per vincere"

Sarezzo 19/01/2019

Istituto "Primo Levi"

Ravenna 16/11/2018

Faenza 17/11/2018

EXPOSALUS Roma 09/11/2018

Tappa conclusiva 2017/2018 BRESCIA

Tappa n° 13 ROMA

Tappa n°12 PALERMO

Chiara (una studentessa)

Abbiamo imparato che siamo noi tutti quelli da compatire. Noi che scoppiamo di salute, ma che della vita non abbiamo capito niente. E continuiamo a fare drammi per ogni stupidaggine che non ci va a genio, a nasconderci dietro maschere, apparenze e banalità. Perdiamo i nostri giorni a GUARDARCI VIVERE. E probabilmente ce ne rendiamo veramente conto solo passando da Beirut. Per questo vi chiediamo scusa, e ancora grazie.

Grazie ...

"Gent.ma collega, sono l'insegnante di latino e greco che questa mattina è venuto con la classe del liceo Umberto per conoscere il progetto frutto del tuo lavoro e di quello dei ragazzi. Ti esprimo ancora riconoscenza per la opportunità che hai dato ai tuoi ragazzi di portare in giro la testimonianza della loro sofferenza e della loro tenacia e speranza di guarigione, ed a noi di essere scossi dal torpore di vite tranquille e annoiate. Esprimo con questo i sentimenti anche di alcuni dei miei ragazzi che sono rimasti molto colpiti.

Come ti dicevo stamattina, non so bene come, ma se anche la scuola in cui insegno potesse contribuire a condividere e diffondere la preziosa esperienza svolta dal vostro gruppo, ne sarei lieto, e sono sicuro che ne verrebbe fuori un importante stimolo a coinvolgere sempre più persone nella cultura della solidarietà e della donazione di sangue e di midollo osseo.

[...] Spero dunque che l'incontro di questa mattina non rimanga un unicum, ma possa far scaturire qualche altra forma di collaborazione o condivisione."

Tappa n° 11 CAGLIARI

Tappa n° 10 BARI

Grazie a tutti coloro che ci danno forza scrivendoci cose magnifiche, come questa prof. dell'Istituto Lenoci di Bari...

"Gent.ma Prof.ssa Berenzi,

La ringrazio infinitamente per la possibilità che ha offerto a me e alla mia classe IV AT , di partecipare all'incontro del progetto "In viaggio per guarire" presso il policlinico di Bari il 17 marzo u.s.

Dal silenzio assoluto che c'era nell'aula magna, è apparso subito chiaro che tutti, adulti e ragazzi erano intimamente colpiti da questi fantastici ragazzi. Abbiamo molto da imparare dai loro racconti e dalle loro esperienze. Per tutti è stato un incontro davvero coinvolgente ed importante. Ci ha insegnato a dare il giusto valore alle persone, ai valori, alla vita.

Auguro a questi eroi di poter riprendere pienamente la loro vita tra le mani, il piu' lontano possibile dall'ospedale, che pur è diventato la loro seconda casa.

Apprezzo la Sua forza: vivere quotidianamente a contatto con malattie oncologiche e condividere il dolore degli studenti (che per noi sono sempre dei figli), richiede davvero molta energia emotiva. Il Suo progetto è davvero coinvolgente: a volte nelle scuole si svolgono progetti inutili. [...]

Avrei abbracciato uno per uno i suoi studenti, ma ero così commossa dopo l'incontro che non ci sono riuscita!

La prego, lo faccia Lei da parte mia....

A loro auguro il meglio: la guarigione totale

A lei, Prof.ssa Berenzi, auguro di proseguire nel progetto, che merita davvero la massima diffusione. [...] "

Tappa n° 8 FIRENZE


Tappa n° 9 NAPOLI


Tappa n° 2 PADOVA 17/11/2017

GRAZIE EMANUELE!!! <3

COINVOLTI nel Viaggio per guarire. Riflessione di uno studente.

“Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare”. Con questa citazione di Sir Winston Churchill si potrebbe riassumere l’incontro avvenuto venerdì 17 novembre al teatro Don Bosco, a Padova, tra gli studenti di numerose scuole ed il gruppo di ragazzi partecipanti al progetto “In viaggio per guarire”. Alla base di questo progetto vi è la volontà di alcuni ragazzi, studenti d’una Scuola d’Ospedale, dopo aver affrontato una grave malattia oncologica, di raccontare cos’ha significato per loro rendersi conto della preziosità della vita, ed al tempo stesso della sua fragilità. Guidati dalla prof.ssa Anna Berenzi, loro insegnante o ex-insegnante presso la sezione ospedaliera dell’I.I.S. “B. Castelli” presso gli Spedali Civili di Brescia, eletta per il suo operato migliore Prof d’Italia, girano il Paese e come una band in tournée fa scuotere la testa agli spettatori, loro scuotono gli animi di chi li ascolta. La naturalezza con cui si esprimono, la forza con cui dichiarano vittoria, la serietà con cui guardano al passato e la speranza con cui si rivolgono al presente non possono che rendere il loro incontro un momento di crescita personale per noi che abbiamo la loro stessa età e non siamo stati toccati dalla sofferenza. Nell’ascoltare i loro racconti personali nasce una grande stima nei loro confronti e ammirazione per la loro forza d’animo. I loro interrogativi intorno alla vita ferita dalla malattia, ci hanno raggiunto con forza sfondando quel muro di superficialità dietro il quale ci ripariamo. Ascoltando quei compagni è nato in noi quasi un senso di vergogna nell’accorgersi dei tanti momenti quotidianamente sprecati, delle nostre lamentele infondate e del valore esagerato che diamo alle cose. Un esperienza significativa quella con la sofferenza, che non si conclude in teatro, ma che accompagna lo spettatore fino a casa, ricordandogli che la malattia non è un incidente della vita, è essa stessa vita. Se avrete la fortuna di partecipare al viaggio di questi ragazzi sentirete quale trasformazione è avvenuta nella loro vita a partire dal momento in cui hanno messo piede in ospedale: la lontananza dai parenti e dagli amici, le snervanti attese di un esame diagnostico o di una terapia; la delusione nel costatare al ritorno a scuola o nella normalità della vita sociale che certe amicizie non erano più tali e, dunque, la fatica di inserirsi nel gruppo. La scoperta di docenti eccezionali in ospedale che hanno saputo risvegliare in loro la speranza e la voglia di rimettersi in gioco. È importante che questo messaggio venga lanciato tra noi, anche nella forma provocatoria e originale di consegnarci all’ingresso della sala una mascherina con l’invito di indossarla e di tenerla fino alla fine. Di conseguenza questo incontro insegna come la donazione del sangue e del midollo osseo non siano semplici gesti ma veri atti di generosità, mirati a salvare vite umane. La partecipazione a Un viaggio per guarire rappresenta un invito straordinario di contatto con malattia, ma anche di contatto con il coraggio dei nostri coetanei. Occasioni di crescita umana come questa non ce ne sono molte. Buon viaggio per guarire. A chi? A tutti! Anche a noi!

Emanuele Lana – classe 4B liceo scientifico – Don Bosco

Tappa n° 3 TRIESTE

AUTISTA DEL PULLMAN DELLA TAPPA PADOVA-TRIESTE

"Bravi ragazzi, mi spiace non aver potuto assistere ai vostri interventi fatti a Padova e Trieste.

A Padova non sapevo nemmeno cosa ci eravate andati a fare, ho parcheggiato nel cortile del Liceo, ho sistemato due cose, e non vi ho piú visto, non sapevo dove eravate andati e forse non avevo nessun diritto di scoprire del perché vi avevo portati lí.

Il servizio mi era stato affidato il giorno prima, carico all'Istituto Castelli, due carrozzine a bordo, quindi 4 file di sedili in meno e due giorni tra Padova e Trieste con delle classi del Castelli, credevo.

Alle 6 davanti alla scuola mi dicono che non serve la pedana per sollevare le carrozzine, c'era solo una ragazza con stampelle, mi chiesi del perché mi avevano fatto togliere i sedili, ma ci stavate ugualmente, quindi partenza.

Nel viaggio ho notato che eravate dei ragazzi tranquilli ed educati, mi sono detto, meno male, solitamente fan casino ma questo è un bel gruppo, sono fortunato.

Tutto normale fino a sera, quando l'unico posto libero a tavola nella birreria Forst è quello accanto alla professoressa Anna che dialoga molto con dei colleghi di Trieste, al che dalle frasi e conversazioni varie capisco che quei ragazzi che portavo in "gita" erano ragazzi che avevano avuto e alcuni avevano ancora, dei problemi con la malattia del secolo, e la gita ,non era altro che una tappa del vostro percorso didattico per far conoscere ad altri ragazzi la realtà di questa malattia, della vostra degenza, del calvario che avete dovuto sopportare per arrivare al momento dove si rivede la luce fuori dal tunnel.

Ero sconvolto da quello che avevo appena saputo, ragazzi giovani belli come voi con una voglia di vita che non avevo mai visto nei ragazzi che normalmente porto in gita d'"istruzione" come viene chiamata, dove vedi che non c'è nessun interesse di vedere e scoprire cose istruttive, ma il fine della gita è quello di mangiare da McDonalds, stare in camera a far casino, possibilmente andare in discoteche o pub e fare anche danni.

Dopo cena, usciti da ristorante ho un ricordo di voi allegri, che correvate contro un vento che vi teneva in piedi anche quando eravate a 45 gradi, le foto scattate in quella meravigliosa Piazza e sul lungomare.

Il giorno dopo mi ero prefissato di trovare un posto dove lasciare il bus vicino al Liceo e venire a sentire le vostre esperienze, ho girato parecchio nel raggio di qualche km ma non ho trovato un posto per lasciare tranquillamente il 12 metri in sicurezza, ho cosi dovuto riandare in stazione, ma ero a 6 km da voi.

Sul bus mentre aspettavo di venire a prendervi, ho trovato dei fogli stampati o scritti a mano con l'esperienza di due di voi, Andrea e Ivan.

Mi sono seduto nell'ultima fila e ho letto.

Ho letto e avevo un pugno nello stomaco mentre capivo quello che avevate provato nel vostro ospedale, in quei periodi terribili che con la vostra forza siete riusciti a superare.

Mi sono sentito un niente rispetto a voi.

Voi siete persone grandissime e meritate tutto il mio rispetto, e sono fiero di avervi accompagnato in una tappa del vostro Tour.

Dal quale arriverete tutti primi, tutti vincitori.

Non so se qualcuno di voi leggerà questo mio pensiero, voglio che sappiate che mi avete dato molto, sì, voi a me e devo solo ringraziarvi.

Colgo l'occasione per salutare le insegnanti, che vi hanno accompagnato assieme agli assistenti, infermiere e genitori, mi sembra ci fossero pure dei genitori.

Spero di potervi sentire ancora, la settimana scorsa per motivi di lavoro non ho visto il programma di una tv dove eravate ospiti al pomeriggio, spero di farcela a ritrovarvi.

Vi faccio i migliori Auguri per le Feste imminenti, e che qualche Babbo o Santa vi porti tanta salute, felicità e per chi è ancora in cura una preziosa guarigione che vi meritate al più presto.

Emilio, autista del bus arancione🚌"

5-Video FB Padova.mp4
3-Video FB Padova.mp4
1-Video FB Padova.mp4
6-Video FB Padova.mp4
4-Video FB Padova.mp4
2-Video FB Padova.mp4

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, l'onorificenza al Merito della Repubblica Italiana alla prof.ssa Anna Berenzi.

Sotto i video dell'annuncio da parte della Dirigente Simonetta Tebaldini

( http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3305 )

Annamaria Berenzi, 52 anni (Brescia), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per la professionalità e l'umanità con cui presta il proprio servizio presso le sezioni scolastiche ospedaliere a favore di studenti malati di tumore o con problemi neuropsichiatrici e per l'impegno nella sensibilizzazione sul tema della malattia".

Insegna matematica nella sezione ospedaliera dell'Istituto Tecnico Castelli di Brescia e nel reparto di neuropsichiatria. Ha vinto l'edizione 2017 dell'Italian Teacher Prize portando in dote alla sua scuola 50mila euro che verranno utilizzati per realizzare il suo sogno: mandare gli adolescenti delle sue classi a parlare nelle scuole di quanto la malattia abbia cambiato la loro vita. All'Auditorium dell'Istituto Sant'Ambrogio di Milano, nell'ottobre scorso, sono cominciati gli incontri tra i ragazzi malati di cancro e gli alunni delle scuole superiori.

Annuncio Cavaliere Repubblica.mp4
Reazione Annuncio Anna.mp4

Tappa n° 4 TORINO

10000000_2090399714525514_4172156829339484160_n.mp4

Tappa n° 6 BOLOGNA

Tappa n° 7 ANCONA

Contattaci: