Vigneti vibranti

I VIGNETI VIBRANTI

IL BELLO DELL’ ENTOMOLOGIA AGRARIA

Di P. Barrella

Invece di combattere i parassiti dei vigneti con i pesticidi chimici, il che va oltretutto contro le idee di chi pratica un metodo di agricoltura biologico o biodinamico, da alcuni anni si stanno provando sistemi di vibrazione che allontanino gli insetti.

Si è già sperimentata la diffusione della musica classica nei vigneti e adesso Valerio Mazzoni, responsabile del gruppo di Entomologia agraria alla Fondazione Mach, ha trovato un metodo ancora più originale per allontanare i parassiti pericolosi per l'uva.

Visto che “moltissimi insetti comunicano a suon di vibrazioni”, si può cercare di disturbare la loro comunicazione amorosa, ad esempio quella delle cicaline, responsabili della fitoplasmosi, tramite un disturbatore di frequenze chiamato “mini-shaker”. Questo strumento emette una vibrazione di una particolare lunghezza d'onda, non udibile all'orecchio umano ma captabile dagli insetti, tramite il loro speciale organo subgenuale, situato nella tibia.

Dai pali del vigneto la vibrazione si propaga ai tessuti delle piante, che non ne risentono, al contrario le cicaline, che sono in fase di corteggiamento, a causa di queste vibrazioni interrompono l’accoppiamento.

La prossima stagione sarà utilizzato per la prima volta questo tipo di antiparassitario. L’esperimento pilota avverrà in un vigneto di un ettaro e mezzo, piantato a Cabernet Franc, a San Michele all'Adige.

Come si è giunti a questa tecnica “pulita”?

Valerio Mazzoni ha spiegato che, “attraverso l’uso di strumentazioni laser, in camere insonorizzate, è possibile registrare e decifrare il linguaggio di questi insetti con cui poi redigere un vero e proprio dizionario. Una volta identificate le regole base della grammatica e attribuito il significato ai segnali è possibile, attraverso sofisticati strumenti elettronici, riprodurre tali segnali per interagire con le specie studiate. In questo modo è possibile dare ordini oppure confondere gli insetti, impedendo loro di fatto una corretta comunicazione. Su questo principio si basa il metodo della confusione sessuale vibrazionale, vale a dire un metodo finalizzato a impedire l’accoppiamento di insetti nocivi del vigneto attraverso la trasmissione di segnali vibrazionali di interferenza.”

Nello specifico la Cicalina crea un danno diretto e indiretto sulla vite, il danno diretto è la suzione della linfa, quello indiretto invece è la possibilità di trasmissione del fitoplasma della flavescenza dorata. Questa malattia della pianta porta al blocco del trasporto della linfa elaborata e così all'ingiallimento di foglie e tralci, da qui il nome della malattia. La flavescenza dorata può restare in incubazione anche per anni e porta alla degenerazione della vite, che produce grappoli secchi e deformi.

mini-shaker sulle viti

flavescenza dorata