domande frequenti

F.A.Q. frequently asked questions

in generale ....

1. Che cosa si intende per “inquinamento elettromagnetico” o “elettroinquinamento” o “elettrosmog”?

Sono diversi termini usati per indicare l'alterazione dei valori naturali di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico presenti da sempre sulla Terra. Tale alterazione è prodotta dall’uomo con l’utilizzo di sorgenti artificiali.

2. Quali sono le sorgenti artificiali di campi elettromagnetici?

Qualsiasi apparecchiatura elettrica genera un campo elettromagnetico. Le principali sorgenti esterne presenti nelle città sono gli elettrodotti e le cabine di trasformazione, le stazioni radiobase per i telefoni cellulari e le antenne trasmittenti delle radio e delle televisioni; in casa, invece, sono tutti gli elettrodomestici, l'impianto elettrico, i telefoni “cordless”; infine, la sorgente più diffusa è il telefono cellulare.

3. Le varie sorgenti sottopongono i cittadini agli stessi rischi?

Ogni sorgente ha una sua caratteristica e, quindi, genera valori differenti di campo elettromagnetico che dipendono da diversi fattori; alcuni di questi sono la potenza, il tipo di irradiazione, la distanza dal nostro corpo.

4. Quali sono i rischi per le persone esposte ad “elettroinquinamento” e quali sono le conseguenze per l'ambiente?

Esistono diversi rischi che dipendono dai valori di campo e dalle condizioni di esposizione prolungata; in alcuni casi sono stati accertati effetti nocivi, in altri sono ancora in corso gli studi scientifici. Le conseguenze per l'ambiente sono sicuramente di natura estetica e paesaggistica; indagini scientifiche stanno valutando gli effetti a lungo termine.

5. Vi sono leggi che tutelano i cittadini da questi rischi?

Si, esistono specifiche normative internazionali, leggi nazionali, regionali e anche Regolamenti Comunali. L'Italia ha una Legge fra le più cautelative esistenti al mondo.

6. Chi controlla il rispetto delle leggi?

L'organo di controllo è l'A.R.P.A. (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente), il Sindaco ha una precisa responsabilità come massimo ufficiale sanitario, mentre sui luoghi di lavoro la competenza è dell'ISPESL, Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro.

7. Esistono rimedi per proteggersi dalle radiazioni “a rischio”?

Sono diversi i rimedi che si possono adottare in casa o a livello personale: riguardano soprattutto il corretto utilizzo sia degli elettrodomestici che del “telefonino”. Per le sorgenti esterne, invece, bisogna far misurare i valori presenti negli ambienti in cui viviamo o informarsi sulle condizioni di esposizione. Il diritto all'informazione così come quello alla salute sono sanciti e tutelati dalla Legge.

e a proposito di 5G...

Che cos’è il 5G?

Il 5G è il nuovo standard di trasmissione per la telefonia mobile. Rispetto agli attuali sistemi, GSM, DCS, UMTS e LTE, il 5G permette elevata velocità di trasmissione e tempi di reazione della rete ad una richiesta molto ridotti, caratteristiche che fanno prevedere aumento e miglioramento dei servizi e delle prestazioni.

In che ambiti di attività verrà utilizzato?

È difficile immaginare ora l’evoluzione della rete ma la ricerca si sta sviluppando in diversi settori, tra cui quello della mobilità (introduzione graduale di auto a guida autonoma) e quello sanitario (possibilità di fare operazioni a distanza così da intervenire anche in zone dove non ci sono ospedali avanzati); altri scenari di sviluppo riguardano certamente la pubblica sicurezza, il turismo e, ovviamente, anche l’intrattenimento.

Come funziona?

Dal punto di vista tecnologico cambia la modalità di trasmissione, non più ‘statica’ in una determinata area ma centrata sull’utente o meglio sul dispositivo: le nuove antenne consentono di ottenere fasci di emissione ‘dinamici’ nel tempo e nello spazio.

Quali frequenze utilizza?

La tecnologia 5G lavorerà su tre diverse bande di frequenza: 694-790 MHz, 3.6-3.8 GHz, 26.5-27.5 GHz.

La prima è destinata ora alla trasmissione televisiva e verrà riassegnata agli operatori di banda larga mobile dopo il primo luglio 2022, le altre due sono frequenze più elevate rispetto a quelle attualmente in uso per la telefonia mobile.

La nuova tecnologia usa frequenze che possono essere più dannose di quelle utilizzate da quelle già attive?

La normativa italiana fissa i limiti nella gamma di frequenza 100kHz - 300GHz, indipendentemente dalla tecnologia di rete utilizzata. Le tre bande di frequenza che verranno utilizzate per il 5G ricadono all'interno di questo intervallo i cui limiti, individuati dalla normativa italiana per la tutela della salute pubblica, sono tra i più cautelativi d’Europa.

Riferimenti normativi: L.Q. 36/2001, DPCM 08.07.03 e L. 221/2012

Ci sono studi sui possibili danni alla salute legati all’utilizzo di queste nuove frequenze?

Si ritiene importante segnalare un recente studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, che fa il punto sui rischi per la salute legati ai campi elettromagnetici. Il rapporto conclude affermando che le evidenze scientifiche correnti non giustificano modifiche sostanziali all’impostazione attuale degli standard internazionali di prevenzione dei rischi per la salute (cioè gli attuali limiti di esposizione). Rapporto ISTISAN 19/11

L’aggiunta delle antenne 5G a quelle già presenti sul territorio aumenta i possibili effetti sulla salute?

Le valutazioni preventive dei livelli attesi di campo elettromagnetico e le misure effettuate sul territorio considerano il livello di campo dovuto a tutti i sistemi per telecomunicazioni presenti intorno all’area di interesse, incluso il nuovo segnale 5G, se presente.

Come vengono rilasciate le autorizzazioni per installazioni di antenne per il 5G?

Si segue il procedimento autorizzativo previsto per l’installazione di qualsiasi nuovo impianto di telecomunicazione o per la riconfigurazione di esistenti. L'Arpa Regionale rilascia un parere preventivo, che è favorevole solo quando i livelli di campo elettromagnetico, dovuti al nuovo impianto e a quelli già presenti nella stessa zona, risultano inferiori al limite, al valore di attenzione ed all’obiettivo di qualità - ove applicabili - fissati dalla normativa vigente. Tutte le emissioni degli impianti di telecomunicazione sono quindi controllate in fase di autorizzazione preventiva.

Riferimenti normativi: D.lgs.259/03

Le antenne 5G andranno semplicemente ad aggiungersi alle precedenti (2G, 3G, 4G) o andranno a sostituirle in parte?

È probabile che lo sviluppo di questa nuova tecnologia porti ad un aumento considerevole di impianti sul territorio. In ogni caso, l’incremento atteso con la diffusione del 5G non potrà mai portare ad una crescita indiscriminata dei livelli di campo elettromagnetico, grazie ai controlli dell'Arpa Regionale sul rispetto dei limiti normativi. Nelle situazioni con valori già prossimi ai livelli limite non sarà possibile aggiungere ulteriori impianti, di qualsiasi tecnologia.

Le modalità con cui si eseguiranno i controlli cambieranno? Le Agenzie ambientali sono pronte?

I controlli preventivi effettuati da Comune e Arpa all’interno del procedimento autorizzativo per l’installazione degli impianti 5G sono eseguiti secondo le nuove disposizioni previste dal Sistema Nazionale per la Prevenzione dell’Ambiente (SNPA), che tengono conto delle specificità di questa nuova tecnologia.

I controlli strumentali sugli impianti in esercizio seguono quanto specificato dall’apposita norma tecnica nazionale.