Il progresso tecnologico degli ultimi anni ha causato un aumento esponenziale delle applicazioni delle onde elettromagnetiche: dai settori delle radiotrasmissioni a quello della distribuzione dell’energia elettrica, dalle applicazioni in campo industriale a quelle di tipo sanitario.
Si parla di "ELETTROSMOG", ovvero di inquinamento elettromagnetico da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, in altre parole quelle emesse da: emittenti radiofoniche, radio-onde per telefoni cellulari, telefoni cellulari e Wi-Fi (Wireless Fidelity) ovvero i dispositivi che possono collegarsi a reti locali (telefonia, Internet, ecc.), per mezzo di radio-onde.
La parola elettrosmog si riferisce alla possibilità che il campo elettromagnetico diffuso nell’ambiente da varie fonti sia un elemento inquinante, una specie di smog invisibile.
Smog è un termine inglese e si riferisce all’inquinamento ambientale causato dalla nefasta combinazione di fumo (smoke) e nebbia (fog).
Il termine è usato per designare, talvolta anche in maniera affrettata e impropria, un qualunque tipo di inquinamento ambientale dovuto a campi elettromagnetici di origine artificiale.