"In tempo de pase"              


Come nasce questo libro

La legge n. 92 del 30 marzo 2004, istituisce nel 10 febbraio “Il Giorno del Ricordo” in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati.

La data del 10 febbraio è stata scelta per ricordare il giorno in cui a Parigi, nel 1947, venne firmato il Trattato di Pace, in conseguenza del quale venne sancita la definitiva cessione di buona parte del Venezia Giulia alla Jugoslavia di Tito e l’abbandono di numerose città della sponda orientale dell’Adriatico da parte della popolazione - italiani autoctoni - che vi abitava.

Il libro è frutto di uno studio storiografico e di una testimonianza autentica e si fonda sulle Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica emanate il 20 ottobre 2022 dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Esso intende proporre ai giovani un approfondimento di ricerca e riflessione che coniughi passato e presente sul tema dei profughi, che da anni costituisce un’emergenza della nostra società globalizzata ed è stato anche un tema della nostra storia nazionale, in un contesto in cui i diritti umani sono stati violati e il senso di solidarietà e di giustizia è stato messo a dura prova.

La storia 

Attraverso la voce di Claudio Bronzin, esule da Pola e superstite della strage di Vergarolla, torneremo indietro nel tempo e ci faremo accompagnare nelle terre e nei luoghi che hanno segnato la sua vita. 

La strage di Vergarolla, la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, è raccontata attraverso gli occhi e la voce narrante dell’allora dodicenne Claudio Bronzin.

La vicenda si svolge tra Pola e Firenze, tra il 1943 e gli anni ’70 e vengono narrati i momenti di vita quotidiana di una famiglia e dei loro conoscenti e amici, durante la fine della seconda guerra mondiale e il primo dopoguerra, le preoccupazioni per una terra contesa e sospesa sul tavolo delle trattative tra Italia e Jugoslavia, le tensioni etniche dovute ai postumi del governo fascista e all’insediamento del potere titino, le rappresaglie e la paura delle ritorsioni sulla popolazione italiana dell’Istria.

Il climax ha la sua acme nell’episodio della strage di Vergarolla, punto di svolta sia della grande storia, che della piccola storia personale e umana della famiglia Bronzin, come di altre famiglie coinvolte nell’attentato, quale la famiglia del dott. Micheletti, ferocemente decimata negli affetti più cari.

Il racconto si avvia verso la conclusione cambiando di ritmo e di tonalità, passando dalle note tragiche dell’eccidio a quelle malinconiche dell’esodo di un’intera città: i preparativi, gli addii, i dubbi e il disorientamento tra chi sceglie di restare o, al contrario, di partire, lo sradicamento.

A Firenze la ricostruzione, le difficoltà della ripartenza con ciò che rimane, le piccole grandi vittorie personali di integrazione in un contesto sospettoso, talvolta ostile.

Il racconto si conclude con il diploma di Claudio e il pianto orgoglioso di suo padre, provato ma fiero. Un pianto dirotto, trattenuto a forza da troppo tempo.

Gli strumenti per la didattica 

Gli approfondimenti proposti daranno la possibilità allo studente di contestualizzare dal punto di vista geografico e storico la vicenda e, attraverso le risposte a domande sul dove? quando? come? e perché? lo accompagneranno nel percorso di apprendimento disciplinare e multidisciplinare.

Gli apparati didattici digitali che trovate in questo sito sono forniti gratuitamente dalle autrici e il loro utilizzo non è da intendersi ad uso commerciale. 

Le autrici 

Beatrice e Daniela sono due docenti che in seguito al progetto "Parole e Musica tra Storia e Memoria" attuato presso la Scuola Media "A. Spinelli" di Scandicci (FI) in occasione del Giorno del Ricordo 2022, si incontrano e traggono ispirazione da Claudio Bronzin per scrivere un libro sulla storia della sua vita e più in generale sulle vicende storiche della Frontiera Adriatica. 

Dal confronto sull'argomento emerge la considerazione su una certa povertà di proposte narrative per la scuola sulla tematica e la necessità di far conoscere una storia come questa. Beatrice lancia la sfida di raccontarla in un libro perché possa raggiungere più studenti possibili e Daniela, anche in considerazione della sua storia personale non può fare a meno di cogliere la proposta con entusiasmo.  

Entrambe appassionate per le metodologie didattiche attive, decidono di dare in mano agli studenti non solo un libro da leggere passivamente ma di farne un'occasione attiva di lavoro e di crescita, attraverso gli strumenti più utilizzati dai ragazzi. 

Ecco perché questa espansione digitale, ricca di attività interessanti capaci di stimolare e coinvolgere la creatività e il senso di iniziativa degli studenti, di valorizzare il potenziale di apprendimento del singolo, favorire l'autostima e la ricerca collettiva dei risultati. 


Contatti Autrici

Beatrice Raveggi - beatrice.raveggi@spinelliscandicci.com

Daniela Velli - daniela.velli73@gmail.com