Area 3

AREA 3: A OGNUNO IL SUO RUOLO, PER LA GIOIA DELLA SQUADRA E DI CHI INCONTRA QUELLA SQUADRA

(guardarsi per andare)

Presentazione tematica:

Si tratta sul focalizzarci sulle diverse forme di ministero nella Chiesa, sulla grazia delle loro presenze, sulla necessità di fare squadra: giochiamo nella stessa squadra, desideriamo divertirci e far divertire.

Partiamo da una consapevolezza che è la ricchezza di ministeri nel nostro territorio:

• laici (singoli ed associati – presenza di associazioni e movimenti ecclesiali)

• preti (16)

• diaconi (5)

• monasteri (Agra e Dumenza)

• vita consacrata femminile (Roggiano, Castelveccana, Germignaga)

Ci eravamo posti l’interrogativo: di quale Laico c’è bisogno oggi in questo territorio? E di quale prete c’è bisogno?

Il rischio è di esprimere semplicemente il proprio punto di vista. E’ necessario, qui più che altrove, non fermarsi all’aspetto soggettivo, ma allargare lo sguardo a documenti che ci aiutino a ridefinire il significato profondo di ogni ministerialità. Sappiamo bene che qui si gioca molto della chiesa dei prossimi anni: non si tratta semplicemente di dire che sono diminuiti i preti (dato di fatto sempre più evidente) ma di recuperare primariamente il sacerdozio battesimale. Sarà necessario avere una consistente base comune proprio circa quest’ultima sottolineatura per poter fare un esercizio di immaginazione: fra 10 anni come potrebbe essere la chiesa qui nel nostro territorio? Quali forze potrebbe mettere in campo? E come ci formiamo per essere pronti (non lo saremo mai a sufficienza ma possiamo provare ad attrezzarci!)?

Due ingredienti fondamentali:

• una formazione condivisa tra consacrati e laici

• guardare a chiese ben diverse dalla nostra da cui poter imparare (cfr. “Querida amazzonia”)

Per le nostre comunità è fantascienza ma forse solo il coraggio di sporgersi in modo così evidente (e forse un po' estremo e prematuro) ci aiuterà ad uscire da schemi che hanno sostenuto la Chiesa per secoli ed ora sembrano non essere più così resistenti.

Si tocca fortemente il tema della corresponsabilità (ma la questione è che la corresponsabilità va educata e agita: come?

Una attenzione fondamentale: volare alto ma tenere i piedi per terra (che vuol dire tracciare un orizzonte ma proporre piccoli passi realmente vivibili e verificabili)

Questo è anche il luogo in cui ripensare alla STRUTTURA (non ancora alle strutture): possibilità di costituire delle aree omogenee tra le nostre parrocchie… Quali suggerimenti, a partire dalle considerazioni effettuate in precedenza, ponendo attenzione circa la vita (del prete, dei diaconi, dei laici, dei religiosi e delle religiose … forse non possiamo non interrogarci anche sulla solitudine del prete in territori come i nostri)

La sintesi finale:

Ecco qui quanto è emerso a conclusione di questo tavolo di confronto: