I nostri alunni e le nostre alunne sono sempre attivi e produttivi. In questa sezione del nostro giornalino scolastico vi presentiamo alcune delle loro produzioni.
Quest’anno durante lo studio della civiltà egizia, noi bambini della 4A del plesso di Via Fiuggi, abbiamo approfondito le fasi di fabbricazione dei fogli di papiro. Il processo di lavorazione era molto lungo! Dal fusto triangolare della pianta venivano tagliate strisce sottili che venivano accostate l’una all’altra sino a formare uno strato cui ne veniva sovrapposto un altro analogo in senso trasversale. I due strati, essiccati al sole, aderivano tra loro senza bisogno di colle e, una volta levigati, formavano un foglio compatto di papiro. Affascinati da questa tecnica particolare, anche noi bambini abbiamo cercato di riprodurla per realizzare i “nostri” fogli di papiro.
Abbiamo seguito le istruzioni in lingua inglese ed utilizzato strumenti molto semplici: fogli di carta, pennelli, colla vinilica, garze e...caffè! Abbiamo disposto le strisce di garza in modo orizzontale per il primo strato e verticale per il secondo e abbiamo poi incollato i due strati, battendo per farli aderire bene. Il caffè è servito ad “antichizzare” il nostro foglio.
Per l’asciugatura sono stati necessari un paio di giorni. Infine ci siamo divertiti a riprodurre con fantasia disegni di faraoni, divinità e altre immagini egizie e a ravvivarle con pennarelli, pastelli e ombretti. Sono venute fuori bellissime opere d’arte! Voi che ne pensate?
Classe 4A
(Primaria - via Fiuggi)
Siamo ormai arrivati alla fine del nostro primo anno di scuola secondaria di primo grado e ci tenevo particolarmente a condividere con voi apettative, paure, sensazioni, emozioni che noi ragazzi della 1C abbiamo provato all'inizio di questo strano anno scolastico. Il video è frutto di una rielaborazione delle attività svolte in accoglienza e in ingresso nella classe 1C (a.s. 2020-2021).
Giulio Bozzetti
Classe 1C
(Secondaria di Primo Grado)
Quest'anno la nostra professoressa di lettere ci ha proposto un'attività veramente avvincente: scrittura e narrazione in modo alternativo. Vi presentiamo il nostro prodotto finale che raccoglie i frutti del nostro lavoro collaborativo. Qui troverete testo, immagini e file audio che vi aiuteranno a seguire meglio la storia di "Thora e il drago".
Classe 1C
(Secondaria di Primo Grado)
La nostra classe ha realizzato un ebook in occasione dei festeggiamenti del Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri. La data del 25 marzo è quella che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, ed è l’occasione per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante, con tante iniziative, anche on line, organizzate dalle scuole, dagli studenti e dalle istituzioni culturali. L'edizione del 2021 è anche più significativa perché avviene nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta.
Abbiamo voluto rappresentare a modo nostro il viaggio nell'Inferno dantesco.
Il I canto dell'Inferno infatti dovrebbe collocarsi nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 marzo del 1300, anno in cui Dante Alighieri aveva 35 anni. "Nel mezzo del cammin di nostra vita" ci indica l'età del poeta, 35 anni.
Il nostro lavoro inoltre ha voluto omaggiare Dante Alighieri, perchè proprio il 25 marzo 2021 è stato l'anniversario dei settecento anni dalla sua morte.
Classe 2B
(Secondaria di Primo Grado)
Quest'anno abbiamo approfondito lo studio della corrente artistica del Dadaismo. Un movimento di protesta, che nasce in Svizzera durante la Prima guerra mondiale come reazione alla cultura e ai valori che hanno portato al conflitto bellico. Il dadaismo vuole dare scandalo con un'arte che rifiuta i metodi tradizionali e sperimenta nuove forme espressive.
In Svizzera si erano rifugiati tedeschi, rumeni, francesi, russi. Tra loro ci sono artisti, poeti, attori ed emigrati politici come Tristan Tzara e Hugo Ball che nel 1916 fondano il Cabaret Voltaire. Si tratta di un caffè letterario dedicato provocatoriamente al filosofo illuminista Voltaire: in esso infatti si organizzano spettacoli che mettono in ridicolo proprio la razionalità in cui Voltaire credeva.
Il dadaismo deve il proprio nome all'espressione 'dada', una parola che non significa nulla e ricorda il primo balbettio emesso dai bambini. Si pensa che questa parola sia stata trovata dai dadaisti aprendo a caso il vocabolario francese, quando cercavano un nome adatto a esprimere la loro protesta.
Dalla Svizzera, il dadaismo si diffonde a New York, in Germania e in Francia diventando così un movimento internazionale. Mescolando letteratura, teatro, danza, musica, pittura, i dadaisti vogliono fondere arte e vita: attraverso gesti provocatori anche la vita infatti diventa un'esperienza artistica.
Per la prima volta l'arte non dipende più dall'abilità manuale dell'artista o da un'idea estetica, ma dal caso, dall'imprevisto, dalla combinazione improvvisata di oggetti o di parole. Hans Arp, per esempio, strappa a mano alcuni quadratini e li incolla nell'ordine in cui sono caduti: l'arte diventa il risultato di un gesto casuale.
ANCHE NOI COME I DADAISTI
Il nostro professore di arte, dopo una spiegazione approfondita su questo movimento artistico ci ha proposto di metterci alla prova.
Ci siamo ispirati ai collages che facevano i dadaisti come Hannah Hoch, Hans Arp, Duchamp, ecc...
Abbiamo utilizzato vecchie riviste e tramite forbici e colla abbiamo dato sfogo alla nostra fantasia, possibilmente senza un significato apparente e con la massima libertà.
Classe 3A
(Secondaria di Primo Grado)
Sembrerebbe un cordiale invito a partecipare ad una festa o ad un importante incontro e invece stiamo parlando di musica, precisamente dei due principi fondamentali che insieme al terzo: nessun suono ripetuto, stanno alla base della Dodecafonia.
Questa tecnica compositiva fu teorizzata e messa in pratica da Arnold Schönberg (1874-1951) e presentata per la prima volta in un articolo del 1923.
Nella dodecafonia si utilizzano i 12 suoni della scala cromatica...
...che il compositore dispone secondo un ordine da lui scelto per formare la serie. Ogni suono, prima che la serie si esaurisca, non può essere ripetuto, ma neanche mancare per dare a tutti i 12 suoni la stessa importanza.
Viene così messo da parte il sistema tonale, nel quale le note si organizzano in scale che, insieme agli accordi, dipendono dalla nota fondamentale, detta tonica (primo grado della scala).
Lo stesso Schönberg definisce il suo sistema: “Metodo di composizione con dodici note non imparentate fra loro e riferite solo l’una all’altra”.
A questo punto ci è venuta voglia di provare anche noi di comporre delle Serie stando bene attenti a non ripetere e a non escludere nessuno dei dodici suoni!
… e anche in DAD il nostro lavoro è continuato...
Per visualizzare il movimento delle altezze e la direzione, ci siamo divertiti a disporre sui banchi i nostri “biglietti-note”, collegandoli in modi diversi e anche un po’ bizzarri!
Naturalmente, ci siamo anche cimentati nell’esecuzione sulle tastiere delle nostre serie, variando durate e timbri.Siamo poi passati a trattare le serie da noi ideate, seguendo un procedimento compositivo molto semplice.
Partendo dalla forma originale lo abbiamo proposto nella forma retrograda, nella quale le note vengono disposte dall’ultima alla prima, tornando indietro.
Gli altri procedimenti compositivi sono:
· forma a specchio o inversione o per moto contrario- gli intervalli vengono letti per moto contrario, cioè quando nell’originale un intervallo sale deve invece scendere e viceversa
· forma a specchio retrograda – la combinazione delle ultime due forme.
La serie può essere trasportata su ognuna delle dodici note e in questo modo si possono ottenere addirittura 48 serie(4x12) da utilizzare per la composizione di un brano.
Inoltre può essere usata anche in senso verticale generando sovrapposizioni come accordi o polifonie.
Per finire, se il nostro percorso vi ha incuriosito e interessato, vi proponiamo di provare anche voi a comporre delle serie e poi a suonarle con i vostri strumenti.
Vi consigliamo di ascoltare alcune composizioni del periodo cosiddetto dodecafonico di A. Schoenberg, che facilmente potete trovare anche su youtube:
Cinque pezzi per pianoforte op.23, Serenata op.24, Suite per pianoforte op.25,
Un sopravvissuto di Varsavia Op.46.
Classe 3D
(Secondaria di Primo Grado)