Dipingere per me rappresenta la libertà
Presumibilmente nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art ed è stato inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno conosce la sua identità. Quello che sappiamo è che si è formato nella scena underground di Bristol, dove ha collaborato con diversi artisti e musicisti e che la sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta. Da questo momento in poi, ha iniziato a invadere numerose città, da Bristol a Londra, a New York, a Gerusalemme fino a Venezia con graffiti e varie performance e incursioni.
La mostra
La mostra ALL ABOUT BANKSY è organizzata da DART Chiostro del Bramante in collaborazione con Butterly Art News a cura di Butterfly & David Chaumet con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale media partner Sky Arte.
Oltre 100 opere, in un percorso espositivo rigoroso, raccontano il mondo di Banksy. All’interno dell’architettura cinquecentesca del Chiostro del Bramante, a Roma, trova spazio l’artista “sconosciuto” che ha conquistato il mondo grazie a opere intrise di ironia, denuncia, politica, intelligenza, protesta.
Da Love is in the Air a Girl with Balloon; da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, dalle stampe realizzate per Barely Legal, una delle più note mostre realizzate, ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD.
Facevo proprio schifo con la bomboletta, così ho cominciato a ritagliare stencil, dalle parole di Banksy l’indicazione sulla tecnica da lui più utilizzata. In mostra, grazie allo stencil: stampe su carta o tela, insieme a una selezione di opere uniche realizzate con tecniche diverse dall’olio o dall’acrilico su tela allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento ad alcune sculture di resina polimerica dipinta o di bronzo verniciato.
Perchè vedere la mostra?
Vi consigliamo di andare a vedere la mostra di questo artista perchè nonostante voglia risultare sconosciuto e e non ami essere musealizzato, Bansky è uno dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea.
La Redazione
La stanza priva di eco
All’inizio dell’anno abbiamo parlato del suono e su di esso ci siamo posti diversi quesiti. Quello che maggiormente mi ha colpito è stato...“
Esiste un luogo privo di suoni?”. Si esiste, la camera anecoica, la stanza priva di eco.
La camera anecoica di Ferrara è una delle più grandi in Europa nel suo genere. Un luogo chiuso dove il suono perde la sua naturale capacità di rifrangersi sulle cose. Anecoica, priva di eco. Quando parliamo produciamo delle onde sonore che si propagano nell’aria, quando sentiamo un suono lo sentiamo perche le onde sonore sono trasportate dal movimento delle particelle dell’aria fino al nostro orecchio che le interpreta come suoni.
La stanza anecoica è costruita con materiali tali che impediscono l’eco, non è quindi udibile nessun rumore di “fondo”. Nella camera anecoica c’è il silenzio assoluto, al punto che si possono avvertire i suoni prodotti all’interno del proprio corpo.
La stanza è stata ideata dagli Orfield Labs di Minneapolis (Stati Uniti), si è aggiudicata anche un posto nel Guinness dei primati nel 2008, per essere il luogo più silenzioso al mondo.
Al suo interno nessuno è mai riuscito a rimanere per più di 45 minuti perché troppo silenziosa.
Giulia Lacrimini
Classe 2D
Secondaria di Primo Grado