Biologia

La biologia è lo studio scientifico degli esseri viventi.

Biologia è un termine coniato all’inizio dell’Ottocento, fondendo i termini greci bíos, "vita", e lógos, "discorso, studio".

Indice degli argomenti

  1. I viventi: caratteristiche
  2. Il microscopio
  3. La cellula
  4. Monere (o batteri), virus, protisti e funghi
  5. Le piante

Gli organismi sono fatti da cellule.

Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule; la cellula è la più piccola unità vivente, capace di compiere tutte le funzioni vitali, tutti gli organismi viventi sono formati da una o più cellule; ogni cellula nasce da un’altra cellula, si riproduce e muore.

Gli organismi formati da una sola cellula sono gli unicellulari.

Sono unicellulari i batteri e i protisti.

I pluricellulari sono formati da più cellule, che collaborano insieme con una divisione di compiti. Sono pluricellulari gli animali, le piante e i funghi.

I viventi: caratteristiche

Le caratteristiche dei viventi: ciò che tutti abbiamo in comune

Gli organismi viventi condividono molte proprietà peculiari, che non si trovano nel mondo inanimato:

  • gli organismi sono fatti di cellule;
  • le cellule contengono informazioni ereditarie scritte in un linguaggio genetico universale (ovvero comune a tutte le diverse forme di organismi viventi), che trasmettono alla discendenza;
  • le cellule ricavano dall’ambiente energia e nutrienti;
  • gli organismi rispondono ai cambiamenti dell’ambiente esterno regolando il proprio ambiente interno;
  • gli esseri viventi interagiscono gli uni con gli altri;
  • tutti i viventi sono comparsi per evoluzione a partire da un antenato comune.

(da"Biologia, Studiare la vita", Zanichelli)

Il microscopio

Il microscopio ottico è uno strumento che lavora con un sistema di due lenti accoppiate, montate su un tubo: una, l’obiettivo, fornisce una prima immagine ingrandita dell’oggetto; l’altra, l’oculare, ingrandisce ulteriormente l’immagine ingrandita dalla prima lente.

L’oggetto da osservare, trattato con opportune tecniche, viene posto su un vetrino, che è fissato con una molletta sul tavolino del microscopio sopra un foro e sotto l’obiettivo. La luce necessaria per la formazione delle immagini può essere quella solare (in questo caso si fa l’osservazione davanti ad una finestra) oppure quella di una lampadina da tavolo. Lo specchietto del microscopio riflette la luce in modo che attraversi il foro del tavolino, il vetrino e quindi l’obiettivo.

L’occhio dell’osservatore vede l’immagine ingrandita attraverso l’oculare.

Il microscopio ottico è dotato di due viti: la vite macrometrica fa compiere al tubo del microscopio spostamenti di qualche centimetro, la vite micrometrica fa compiere al tubo del microscopio spostamenti di qualche micrometro (millesimo di millimetro).

Per conoscere quante volte l’immagine vista al microscopio è più grande dell’oggetto osservato, si moltiplica l’ingrandimento dell’obiettivo per quello dell’oculare. Ad esempio, con un obiettivo 30x e un oculare 10x l’ingrandimento sarà: 10x30 = 300 volte.

Esiste un altro tipo di microscopio: quello elettronico.

Il microscopio elettronico garantisce ingrandimenti maggiori del microscopio ottico. Invece dei raggi luminosi si utilizzano fasci di elettroni; le lenti sono elettromagneti. Con il microscopio elettronico si possono ottenere ingrandimenti di 100.000 volte.

Inoltre con il microscopio elettronico a scansione si possono vedere i preparati in tre dimensioni.

In tutti i laboratori scientifici ci sono vetrini già preparati su tanti argomenti.

Il vetrino lo puoi preparare anche da solo: bisogna seguire una certa procedura.

Il MICROSCOPIO si utilizza per osservare le cellule.

La cellula

La cellula è la struttura più semplice in grado di svolgere tutte le funzioni vitali. Alcuni organismi, detti unicellulari, sono formati da una sola cellula; altri, i pluricellulari, sono composti da numerose cellule specializzate in funzioni diverse.

La scoperta della cellula risale al Seicento ma ci sono voluti più di cento anni prima che la sua conoscenza facesse progressi significativi. Nel 1838, i biologi tedeschi Mathias Schleiden e Theodor Schwann, che studiavano rispettivamente la struttura dei vegetali e quella degli animali, rimasero colpiti dalle somiglianze tra le loro osservazioni e conclusero che gli elementi strutturali dei vegetali e degli animali sono fondamentalmente gli stessi. Questa conclusione costituisce la base della teoria cellulare che, nella sua forma moderna, afferma quanto segue:

  • le cellule sono le unità strutturali e funzionali di tutti gli organismi viventi;
  • tutte le cellule provengono da cellule preesistenti;
  • le cellule sono simili per composizione chimica e ospitano molte delle reazioni del mondo vivente;
  • tutte le cellule sono avvolte dalla membrana plasmatica, un involucro che delimita la cellula e seleziona le sostanze che entrano ed escono;
  • l’ambiente interno alla membrana è costituito da una miscela di acqua chiamata citoplasma in cui avvengono moltissime reazioni chimiche;
  • tutte le cellule posseggono un proprio materiale genetico, che contiene le informazioni ereditarie necessarie alla cellula per svilupparsi, accrescersi e riprodursi.

(da"Biologia, Studiare la vita", Zanichelli)

Esperimento

Le cellule vegetali al microscopio

Materiale occorrente:

  • una cipolla
  • foglioline di muschio
  • un paio di pinzette
  • vetrini portaoggetto
  • vetrini coprioggetto
  • acqua
  • tintura di iodio o blu di metilene
  • contagocce
  • microscopio ottico

Procedimento

1)Taglia un bulbo di cipolla, vedrai che è fatto di strati sovrapposti. Fra uno strato e l’altro si trova una sottilissima pellicola:con la pinzetta stacca un frammento di pellicina.

2)Metti la pellicina su un vetrino portaoggetto, su cui fai cadere una goccia di acqua e una di tintura di iodio.

3)Copri con il coprioggetto e metti il preparato sul piano del microscopio. Incomincia ad osservare con l’ingrandimento minore: quando hai messo a fuoco passa ad un ingrandimento maggiore.

Osservazioni e conclusioni

Si riconoscono bene la parete cellulare e il nucleo. Prova a disegnare quello che hai osservato.

Esperimento

Osservazione delle cellule animali della mucosa boccale al microscopio con l’obiettivo di confrontare l’osservazione con le cellule vegetali osservate in precedenza.

Materiale occorrente :

    • Microscopio
    • Bastoncini cotonati
    • Vetrini portaoggetti e coprioggetti
    • Blu di metilene
    • Acqua distillata o soluzione fisiologica
    • Contagocce

Procedimento

Passa un bastoncino cotonato sulla parte interna della guancia, raschiando leggermente, striscia la parte usata del bastoncino su di un vetrino portaoggetti; poni alcune gocce di blu di metilene sul vetrino e copri con il vetrino copri - oggetto. Osserva il vetrino al microscopio e confronta i risultati con l’osservazione di cellule vegetali.

Conclusioni

La cellula animale presenta la membrana cellulare; la cellula vegetale presenta la parete cellulare, i vacuoli e i cloroplasti.

I REGNI DELLA NATURA

In natura vi sono 5 regni che comprendono tutti gli esseri viventi: MONERE (o BATTERI) - VIRUS - PROTISTI - FUNGHI - PIANTE.

Monere (o batteri), virus, protisti e funghi

Le monere comprendono batteri e alghe azzurre, sono organismi formati da una sola cellula priva di nucleo. Molti sono eterotrofi, alcuni sono decompositori che trasformano animali e vegetali morti in sostanze organiche, sono i batteri che vivono nel terreno e lo arricchiscono di sali minerali, alcuni sono parassiti, vivono a spese degli altri provocando alcune malattie come la polmonite o il colera; essi, quindi, si dividono in batteri utili e batteri dannosi. tra i batteri utili ricordiamo quei batteri che trasformano alcune materie prime alimentari in prodotti nuovi: si ottengono così il formaggio e lo yogurt. Il lactobacillus è il batterio che provoca la cagliatura del latte ottenendo il formaggio.

I VIRUS

I virus sono più piccoli dei batteri; il virus non si nutre, non cresce, non respira. Ha solo due caratteristiche degli esseri viventi: è composto da alcune sostanze organiche (DNA o RNA) e, inoltre cambia nel tempo, quindi, ha una evoluzione. Il virus è un parassita obbligato intracellulare perché si riproduce solo all'interno di un altro organismo vegetale o animale.Ha un ciclo ben preciso. Negli esseri umani i virus provocano molte malattie: influenza, raffreddore, varicella, AIDS, epatite C, febbre gialla, poliomelite e vaiolo.

Sul sito si possono visualizzare filmati realizzati con una semplice telecamera da computer, montata su di un microscopio composto per biologia.

I N D I C E degli argomenti

PRESENTAZIONE - MONERE - ALGHE AZZURRE - ALGHE FLAGELLATE - ALGHE VERDI - ALGHE VERDI CONIUGATE - DIATOMEE - AMEBE - CILIATI - ORGANISMI PLURICELLULARI

I PROTISTI

I protisti sono i primi organismi viventi comparsi sulla Terra che presentano un nucleo. Comprendono le alghe unicellulari che sono autotrofe perchè svolgono la fotosintesi clorofilliana.

I FUNGHI

I funghi non contengono la clorofilla, quindi non possono svolger la fotosintesi clorofilliana.

Comprendono:

  • i lieviti che sono unicellulari, fanno lievitare il pane o trasformano il mosto dell'uva in vino
  • i funghi pluricellulari formati dal micelio, un intreccio di filamenti sottili chiamate ife
  • le muffe che si formano sugli alimenti in decomposizione.

Le piante

Le piante sono organismi autotrofi, capaci cioè di vivere da soli, perchè svolgono la FOTOSINTESI CLOROFILLIANA.

Struttura di una pianta:

  • la radice che fissa la pianta al terreno, assorbe acqua e sali minerali che costituiscono la linfa grezza;
  • il fusto che sostiene la pianta: sostiene la pianta e trasporta la linfa.
  • Le foglie svolgono tre funzioni importanti:

FOTOSINTESI-RESPIRAZIONE-TRASPIRAZIONE.

La fotosintesi è il processo attraverso il quale le piante trasformano l'acqua proveniente dalle radici e l'anidride carbonica dell'aria in uno zucchero detto il glucosio liberando ossigeno; questo processo avviene solo con la luce del sole.

La respirazione è il processo attraverso cui il glucosio viene trasformato dall'ossigeno in acqua e anidride carbonica.

La traspirazione è il processo attraverso cui la foglia elimina l'acqua in eccesso.

Da video raiscuola

Stefano Mancuso, uno dei massimi esperti mondiali di neurobiologia vegetale, spiega perché le piante sono intelligenti e perché è a loro che dobbiamo ispirarci.

Basi teoriche

Le piante sono organismi autotrofi; esse svolgono un processo importante per la vita di tutti gli esseri viventi:la fotosintesi clorofilliana.

Grazie all’energia del sole le piante trasformano l’anidride carbonica in ossigeno;tale processo avviene nei cloroplasti che contengono un pigmento (sostanza colorata) capace di catturare la luce del sole.Tale fenomeno avviene durante il giorno per la presenza della luce solare.

Gli animali sono esseri eterotrofi; tutti gli animali,compreso l’uomo non riescono a formare l’ossigeno da soli ma consumano l’O2 formato dalle piante.

Esperimento

La fotosintesi clorofilliana

Materiale occorrente:

  • un imbuto (meglio se di vetro)
  • acqua
  • un barattolo di vetro
  • una piantina
  • una provetta

Procedimento

Riempi il bicchiere di acqua e inserisci all’interno la piantina sulla base coprendola con l’imbuto; riempi la provetta di acqua e cercando di non far entrare l’aria capovolgila sull’imbuto accompagnandola con la mano.

Poniamo la pianta vicino alla fonte di luce e lasciamola per un po’ di tempo.Vedremo salire,dopo pochi minuti,alcune bollicine verso l’alto in direzione della punta della base della provetta. Dopo un po’ vedremo che il livello dell’acqua della base della provetta scende e le bollicine continuano a salire.

Osservazioni e conclusioni

Sotto la luce del sole la pianta produce ossigeno rappresentato dalle bollicine che salgono nella provetta.

La traspirazione

Basi teoriche

La traspirazione è un’importantissima funzione svolta dalle foglie e riguarda quasi tutta l’acqua assorbita dalle radici che, una volta arrivata alle foglie, è espulsa come vapore acqueo attraverso particolari aperture chiamate stomi, che si aprono e si chiudono secondo la maggiore o minore necessità della pianta.

Esperimento

La traspirazione nelle piante

Materiale occorrente:

  • una pianta da appartamento nel suo vaso
  • un sacchetto di plastica trasparente
  • una cordicella

Procedimento

Ricopri la pianta con il sacchetto di plastica e chiudilo bene con la cordicella. Osserva che cosa accade dopo un giorno.

Osservazioni e conclusioni

Dopo un giorno osservo che internamente al sacchetto si sono depositate alcune goccioline d’acqua. Questo dimostra che la pianta ha prodotto vapore acqueo che si è depositato sulle pareti del sacchetto. Il fenomeno avvenuto si chiama evaporazione; il vapore acqueo si diffonde dagli spazi intercellulari interni alla foglia verso l’atmosfera.

L'osmosi

Basi teoriche

L’osmosi è quel fenomeno per cui si ha un flusso di solvente (in genere acqua) tra due soluzioni separate da una membrana semipermeabile, il fenomeno è, in genere,dovuto a differenze di concentrazione e in tal caso il solvente fluisce dalla soluzione meno concentrata a quella più concentrata.

Esperimento

Osserva l’osmosi nelle cellule di alcuni vegetali

Materiale occorrente

  • una patata
  • una melanzana
  • un cetriolo
  • sale da cucina
  • 3 vasetti di vetro

Procedimento

Taglia a fettine la patata,la melanzana e il cetriolo, quindi spargi un pizzico di sale da cucina su ogni sezione.Dopo alcuni minuti sulla superficie delle tre sezioni vedrai formarsi alcune goccioline di acqua. Questo fenomeno si spiega con l’osmosi.

Osservazioni e conclusioni

L'acqua passa, per osmosi, dalla zona a maggiore concentrazione alla zona a minore concentrazione.

Esperimento

Osserva ancora il fenomeno dell’osmosi

Materiale occorrente:

  • una patata
  • acqua
  • 3 vasetti di vetro
  • zucchero

Procedimento

Taglia da una patata 3 fettine di uguale spessore e superficie. Riduci ogni fettina in pezzetti possibilmente uguali e distribuisci ciascuna nei seguenti vasetti:

A: acqua pura

B: acqua poco zuccherata

C: acqua molto zuccherata

Dopo un’ora controlla i risultati e scrivili.

Nel vasetto A i frammenti sono diventati più grossi.

Nel vasetto B i frammenti non hanno cambiato dimensione.

Nel vasetto C i frammenti sono diventati più piccoli.

Osservazioni e conclusioni

In questo esperimento il solvente (l’acqua) fluisce dalla soluzione.

Esperimento

La capillarità nelle piante

Sedano e fiore colorato

Materiale:

    • due gambi di sedano o due fiori con lo stelo
    • un becher da 250 ml
    • acqua
    • colorante per alimenti o inchiostro

Procedimento

Prepara nel becher del liquido colorato sciogliendo in acqua un colorante per alimenti o inchiostro;metti i gambi di sedano o i fiori nell’acqua colorata e attendi per 24 h.

Osservazioni e conclusioni

Il gambo del sedano e lo stelo del fiore si colorano.

L’acqua è risalita per “capillarità” lungo i vasi legnosi cioè lungo i canaletti attraverso cui,in natura,le sostanze nutritive assorbite dal terreno e disciolte nell’acqua si distribuiscono lungo tutta la pianta.

RISORSE ON LINE

Science for passion è un blog realizzato da un'insegnante laureata in Scienze biologiche.

Eni Scienze in classe: propone approfondimenti di discipline quali fisica, chimica, biologia e scienze della Terra in lingua italiana.

Il nucleo della cellula

Spiegazione animata on line sulle leggi di Mendel