Il Maestro

Corrado Lazzari è stato il più grande attore del Novecento. Il volto della tragedia shakespeariana, l’interprete sofisticato e potente, acclamato dalle platee di tutto il mondo, è oggi un uomo solo. La fama, il successo, gli amici, tutto perduto. Solo il suo archivio di fotografie, recensioni e tributi, gelosamente custodito e continuamente riordinato, testimonia il passato di un uomo ormai anziano che vive in solitudine, in un palazzo che tutti stanno abbandonando, nel centro di Roma. Le giornate di Corrado si inseguono, uguali, mescolando la fragilità del presente a ricordi del passato: gli anni all’accademia di arte drammatica, le tournée in giro per il mondo e il grande amore perduto per Francesca.Sembra che tutto debba continuare così, identico a se stesso, fino alla fine. Poi un giorno arriva lei, e tutto cambia. Alessandra è giovane, poco più di vent’anni, e studia lettere con indirizzo teatrale, così dice al maestro presentandosi. Timida e impacciata, cerca di far irruzione nella vita di quello che per lei è un mito. L’iniziale ritrosia dell’uomo viene spazzata via dall’ansia di sapere della giovinezza. E attraverso le parole del teatro, che hanno riempito la sua vita forse più di quelle spontanee, insieme a quella giovane, Corrado scoprirà finalmente il modo di accettare la propria caduta e di rendersi immortale nello stesso, perfetto istante.

Francesco Carofiglio ancora una volta dischiude una realtà intima e universale, in cui l’esistenza assume un significato autentico solo nella condivisione dell’attimo, e nel legame con l’altro, anche il più impensabile.


Piemme 2017