...e poi?
Come sarà il mondo?
Il futuro visto dai protagonisti
Cosa mangeremo, che lavoro faremo, come viaggeremo, come ci vestiremo, dove vivremo? Sono le domande, fra le tante, che ci facciamo in questo tempo e a cui non sappiamo dare risposta. Le risposte però si sprecano ed arrivano dalle tante task force che ambiscono a programmare il nostro futuro. Perché invece non essere noi stessi a disegnarlo, visto che del nostro futuro si tratta?
Non lasciarlo fare agli altri, disegna tu stesso il tuo e il nostro futuro grazie al più grande esercizio di crowd writing & foresight mai fatto prima di ora
Gli obiettivi
È un progetto di ricerca, comunicazione ed educazione mediante un esercizio collettivo e partecipato (crowd) di:
- immaginazione del futuro (foresight)
- scrittura (writing)
- didattica innovativa (innovative learning)
- educazione alla sostenibilità degli stili di vita (education)
“...E poi?” Dopo, che cosa succede?
È la domanda che fanno i bambini quando gli racconti una storia. Tutti vogliamo sapere come andrà a finire e cosa ci aspetta nel futuro: come sarà il dopo?
Un nemico invisibile ha modificato le nostre vite a livello planetario, condizionando il nostro modo di essere e di avere, le nostre relazioni
Siamo tutti disorientati, ma capiamo che tornare alla normalità di prima sarà molto difficile e cominciamo a renderci conto che lo stato in cui ci troviamo ora deriva anche da quella “normalità”
È ora di cambiare? Ma come?
le due fasi del progetto
Crowd foresight
Viene coinvolto un pubblico molto ampio in un esercizio di visione partecipata per immaginare il mondo nel post-pandemia attraverso la compilazione on-line di alcuni scenari futuri di vita quotidiana
Al termine si scarica gratuitamente (e-book): un racconto sui temi del cambiamento che presenta un finale aperto
Crowd writing
I lettori possono stendere il loro finale del racconto
Il racconto viene completato con i migliori finali elaborati dai lettori e da un finale scritto dagli autori sulla base di quanto ottenuto nel crowd foresight
Il racconto integrato con i vari finali verrà pubblicato come libro cartaceo ed e-book
Conosci e scrivi tu stesso il futuro che ti riguarda
Un occasione per riflettere e coinvolgere il massimo numero di persone sui grandi temi che riguardano il futuro dell’umanità, cercando di cogliere nell’attuale crisi un’opportunità di cambiamento degli stili di vita: dal lavoro alla mobilità, dalla produzione al consumo, dal tempo libero al turismo...
Una metodologia di ricerca innovativa, partecipata e dal basso, che permette di uscire dalle logiche delle task force e degli esperti che calano dall’alto modelli impraticabili
Una modalità originale per promuovere la cultura della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con particolare riferimento agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030
I contenuti
...con le frasi del libro
Il cambiamento climatico
...“Hai letto che il ghiacciaio della Marmolada rischia di scomparire entro 30 anni?” mi domanda. “Hanno stimato come il volume del ghiacciaio, che è il più grande delle Dolomiti, in soli dieci anni si è ridotto di un terzo, mentre la superficie è diminuita del 20 per cento. Con questo ritmo entro 25-30 anni il ghiacciaio potrebbe sparire del tutto.”...
LA VELOCITà
...Siamo il numero di cose che facciamo, di incarichi che ricopriamo, di email inviate e ricevute, di contatti e like sui social. Che importa se poi, in tutte queste cose, in realtà non ci siamo mai fino in fondo...
L'ignoto
...“L’ignoto no.” Riprende Elisa, che ormai è persa nel suo ragionamento. “Ci dà ansia, è qualche cosa che non possiamo conoscere e che quindi non possiamo controllare....
La consapevolezza
...Il dover ridurre il peso dello zaino, ti costringe sempre a pensare a che cosa ti serve veramente e alla fine sono più le cose che lasci a casa che quelle che ti porti dietro. Spesso mi domando perché in questo nostro tempo siamo così pieni di oggetti inutili...
LA Nutrizione
...“Lo sai che l’OMS segue da tempo l’andamento dell’obesità mondiale e riporta che è quasi triplicata se confrontata con la situazione del 1975?” dico pensando ad alta voce mentre mi siedo sulla panca. “Sono numeri importanti quelli che si leggono nelle loro banche dati: nel 2016 le persone adulte in sovrappeso erano oltre 1,9 miliardi tra cui oltre 650 milioni erano obesi...
LA dieta mediterranea
...“Se ne parla tanto ma è assai poco praticata, anche nel nostro paese dove è stata scoperta. Pensare che la scienza ha dimostrato che la piramide alimentare della dieta mediterranea è quella che promuove una vita lunga e in salute. E poi l’UNESCO l’ha riconosciuta come patrimonio dell’Umanità....
L'agricoltura
...“Con l’industrializzazione prima e la globalizzazione poi, le esigenze sono state quelle di produrre frutta e verdura che fossero esteticamente belle, di forma regolare e omogenea, non troppo piccole, né troppo grandi e soprattutto ben conservabili e resistenti alla meccanizzazione della raccolta e cernita...
L'acquisto
...La frutta che comperi in supermercato non la puoi mica assaggiare prima di metterla nel sacchetto e tanto meno riportarla indietro perché non ti piace il sapore, quindi la comperi basandoti su attributi visivi o tattili che non sempre poi sono indicazione di gustosità ...
La (bio)diversità
...Mi sembrava che le stoviglie cromate, i piatti sbeccati e le padelle di alluminio con il fondo bitorzoluto ferissero la sacralità di quel posto. Ora però ne scorgo la bellezza. I riflessi danzanti della luce della candela le rendono magiche, vive. La loro diversità racconta una storia. Ognuna ha un passato. Qui, ora e poi avrà anche un futuro...
Le relazioni
...Mi chiedo che cosa conosco di lei e che cosa mi sfugge ancora. Forse sono le cose che ci sfuggono delle persone che ce le fanno sentire vicine, perché in fondo anche a noi manca una profonda conoscenza della nostra parte più inconscia e in questa dimensione ignota ci ritroviamo con l’altro...
IL cambiamento
...Tu, Carlo, ripeti che si deve cambiare, ma nello stesso tempo non lo ritieni possibile. C’è una contraddizione di fondo nel tuo argomentare. Il ‘dover cambiare’ che si frantuma sul ‘non si può cambiare’. Mentre tu, Elisa, dici che è possibile cambiare, ma nello stesso tempo non vedi la spinta al cambiamento in coloro che potrebbero avere gli strumenti per innescarlo. Anche qui c’è una contraddizione di fondo. Il ‘poter cambiare’ contrapposto al fatto che non c’è alcuno che ‘riesce a far cambiare’.”
IL TEMPO
...Riappropriarsi del tempo, per sentire le cose di cui abbiamo bisogno veramente. Il tempo permette di dare la giusta priorità alle cose. Sembra paradossale, ma il ‘dover correre’ che parrebbe dover imporre una scelta su che cosa è prioritario e va mantenuto a discapito di cosa invece è inutile e va abbandonato, in realtà è solo frenesia. Non corriamo, ma ci agitiamo...
La scoperta
...Mi alzo per prendermi cura del fuoco che si sta spegnendo, muovo un po’ le braci con l’attizzatoio di ferro incrostato di fuliggine e metto un nuovo pezzo di legna nella stufa. Intanto non perdo d’occhio Elisa che si agita sulla panca, dondolandosi avanti e indietro mentre parla. Non l’avevo mai notato che fa così: è una gestualità che mi piace, anche se non so dire perché....
La libertà della conoscenza
...“No, anzi. Niente Grande Fratello.” Precisa Liam “Si tratta di istruire le persone e di far crescere la loro capacità di analisi e coscienza critica. La conoscenza e il ragionamento possono permettere che le singole persone comprendano autonomamente e quindi scelgano liberamente e spontaneamente le cose che fanno bene. Mentre l’ignoranza e la superficialità permettono la manipolazione. Per questo motivo se ci viene ridato il tempo, possiamo approfondire, conoscere, capire e scegliere”
prendersi cura
...Fare il pane significa anche prendersi cura di se stessi, attraverso la soddisfazione di un primario bisogno fisiologico: il nutrirsi. Il nutrirsi non si esaurisce però nell’io. Il preparare il cibo non è solo funzionale all’io, ma si completa quando lo posso fare per l’altro. Diventa quindi prendersi cura dell’altro. Io, tu, noi. Con il noi raggiungiamo una dimensione nuova...
vedere
...Li guardo, guardo la stanza. La luce della candela è sempre la stessa, ma mi sembra che ora sia tutto più chiaro e luminoso. Come se gli occhi, abituati all’oscurità, avessero imparato a vedere meglio. Le pareti rivestite di legno sono un po’ annerite dal fumo e ci sono alcuni chiodi arrugginiti conficcati tra le assi. Il pavimento è di pietra e cemento....
Il futuro
...Vedo le cose, anzi è tutta una vita che guardo il presente, immagino il futuro e penso a come dovrebbe essere. Come un accordatore di pianoforte in pieno silenzio: ho un orecchio assoluto, sento la corda che stona. Nel sistema complesso che non funziona, intuitivamente capisco cosa che non va. Analizzo il problema e trovo una soluzione che nessuno ancora vede...
cambio io
...Quando stamattina mi sono detto “Basta, ho chiuso: non cambio più il mondo, cambio io” mi sono sentito un fallito, un incapace. Per anni ho vissuto nella convinzione di cambiare il sistema, ma ad un certo punto mi è stato chiaro che non ne sarei stato capace. Solo riconoscendo questo fallimento ho visto, finalmente, ciò che prima era invisibile...
E poi?
..“... e poi?” è la domanda che tutti ci facciamo sempre quando guardiamo al futuro. Il futuro è sempre migliore del passato per gli ottimisti, oppure una tragedia immane che aspetta al varco per i pessimisti. Mentre sarà frutto delle azioni attuali per i realisti...
non Un progetto per cambiare il mondo, ma per cambiare noi
DECIDI tu come andrà a finire, non lasciare che altri disegnino il tuo futuro